Red e Toby erano nemici-amici, mentre Antonello Venditti canta "Amici mai" ma per questioni d'amore. Il rapporto tra Inter e Juventus invece sembra più quello tra due nemesi fumettistiche, due che non potranno mai andare a braccetto, neppure in casi di estrema necessità.
Anche questo pomeriggio gli intrecci in campo ed extra-campo sono davvero numerosi: dalla sfida tra i fratelli Thuram, ai bianconeri Thiago Motta e Di Gregorio che incontrano il loro passato, finendo con il presidente nerazzurro Beppe Marotta che si ritrova faccia a faccia con la squadra che ha aiutato a risorgere dopo i primi anni bui del post-calciopoli.
Sia per quanto riguarda il campionato di Serie A che la Champions League le due squadre sono separate da un punto, con i meneghini che guardano i bianconeri dall'alto in basso in entrambe le competizioni. In Europa Lautaro e compagni sono imbattuti e hanno conquistato 7 punti figli di due vittorie (Stella Rossa e Young Boys) ed un pareggio (Manchester City), mentre i bianconeri sono a quota 6 con due vittorie (PSV e Lipsia) e una sconfitta (Stoccarda). In campionato invece i nerazzurri sono a 17 punti grazie a 5 vittorie, 2 pareggi e la sconfitta subita nel derby milanese, con i bianconeri fermi a 16 con 4 vittorie e altrettanti pareggi, ancora a 0 la casella delle sconfitte.
L'Inter è una formazione ormai rodatissima che però quest'anno sta dimostrando qualche crepa di troppo nel reparto difensivo con ben 9 reti subite in 8 partite giocate in campionato, ma questi scricchiolamenti vengono ben nascosti dall'attacco con un Marcus Thuram in stato di grazia come dimostrano le 7 reti messe a segno fino a questo momento. I bianconeri invece sono in piena rivoluzione sia dell'organico che tecnica e, inoltre, sono alle prese con diversi infortuni che hanno decimato la rosa. La tenuta difensiva della formazione di Motta è eccellente con una sola rete subita in campionato, per altro su rigore, mentre per quanto riguarda la produzione offensiva i numeri sono al limite dell'allarmante con appena undici reti segnate di cui 5 da un Dusan Vlahovic piuttosto discontinuo.
I nerazzurri dovranno fare a meno di due elementi molto importanti: il difensore Acerbi ed il regista Calhanoglu. Al loro posto Inzaghi dovrebbe affidarsi a De Vrij in difesa e Asllani a centrocampo. Molto più corposo l'elenco degli infortunati juventini con Thiago Motta che dovrà rinunciare a Bremer, Douglas Luiz, Milik, Nico Gonzalez e Koopmeiners, riducendo di fatto all'osso la rosa e con scarsissime possibilità di scelta sia in attacco che a centrocampo, gli unici dubbi sono in difesa dove accanto agli intoccabili Kalulu e Cambiasso ci sono Danilo, Cabal, Gatti e Savona a contendersi due maglie da titolare. A centrocampo la scelta ricadrà quasi certamente su Locatelli e Fagioli, mentre alle spalle di Vlahovic ci saranno Yildiz, McKennie e Weah.
La speranza è che venga fuori una partita molto piacevole tra due squadre vogliose di affrontarsi a viso aperto, ma la vittoria del Napoli, seppur sofferta, rischia di complicare i piani di entrambe. Veder aumentare il distacco dalla formazione di Conte già adesso sarebbe problematico per le speranze Scudetto, soprattutto della formazione campione d'Italia in carica. Pertanto è altamente probabile che il big match di questa nona giornata si trasformi ben presto in una partita a scacchi tra i due allenatori, una sfida a chi sbaglia di meno.
Al di là di quello che sarà il risultato finale del campo al triplice fischio resteranno comunque due certezze: che la sfida tra Inter e Juventus non finirà mai e che le società non riusciranno mai a costruire un rapporto sereno e costruttivo tra di loro, troppe le situazioni di scontro nel passato, troppi gli incroci e gli obiettivi in comune. Amici mai, rivali sempre.