Nel pomeriggio di ieri, in un clima surreale vista la decisione del prefetto di far disputare la partita a porte chiuse, è andato in scena a Marassi il terzo anticipo della sesta giornata di Serie A, con la Juventus protagonista a Genova contro il Grifone allenato da Alberto Gilardino. 

Al termine della partita in casa bianconera ci sono larghissimi sorrisi grazie alla vittoria arrivata con un netto 3-0 e che, di conseguenza, ha riportato Vlahovic e soci in testa alla classifica almeno per una notte. Dopo i tre pareggi consecutivi a reti bianche torna dunque il sereno in casa Juventus con tanti aspetti positivi figli della vittoriosa trasferta nel capoluogo ligure. 

Di certo il più rinfrancato dopo la partita di ieri è l'attaccante serbo Dusan Vlahovic, autore di una doppietta che, di fatto, ha affondato il Genoa. Se il primo gol è arrivato solamente su rigore, la seconda rete è arrivata grazie ad un movimento perfetto dell'attaccante che si è allargato rispetto alla posizione di Bani per poter ricevere quasi in solitaria il passaggio in profondità di Koopmeiners ed avere tutto il tempo di preparare la conclusione sul palo più lontano evitando anche il tuffo disperato di Gollini. Dopo la marcatura l'ex Fiorentina ha fatto subito intendere che avesse qualche sassolino da togliersi dalla scarpa con un'esultanza un po' polemica. Così come contento lo è certamente Francisco "Chico" Conceição che al ritorno dall'infortunio ha subito timbrato la sua prima rete con la maglia della Juventus. 

Altri sorrisi arrivano sicuramente dal reparto difensivo visto che i bianconeri hanno mantenuta inviolata la propria porta per la sesta partita consecutiva in campionato, unica formazione a riuscirci in tutti i top cinque campionati d'Europa. A far risaltare ancora di più questo straordinario risultato è la "liquidità" del pacchetto arretrato juventino con l'unico punto fisso rappresentato fino a questo momento dal brasiliano Bremer: dietro di lui si sono alternati i portieri Perin e Di Gregorio, accanto a lui hanno giocato Gatti, Kalulu e Danilo, sugli esterni si sono visti Cambiaso, Cabal, Rouhi e Savona. Insomma Thiago Motta ha dato spazio a tutti i giocatori a sua disposizione, ma il risultato è stato sempre il medesimo, sinonimo di un grande lavoro di squadra e di reparto, con l'ex Torino che sembra essere in uno stato di grazia assoluta avendo annichilito finora tutti gli attaccanti con cui ha incrociato la strada.

Sembra tutto molto bene, ma come ben sappiamo non è tutto oro quel che luccica. Nella roboante vittoria di ieri la Juventus ha infatti avuto bisogno di una clamorosa ingenuità dell'ex De Winter per sbloccare il match. Nella prima frazione di gioco si era rivista infatti la solita situazione che si è presentata anche nelle sfide contro Roma, Empoli e Napoli: i bianconeri hanno mantenuto a lunghissimo il controllo del pallone, ma con un possesso sterile, lento e che non riusciva mai a trovare il pertugio giusto per mettere in allarme l'attenta difesa del Genoa. Gli unici guizzi interessanti erano portati da Nico Gonzalez ogni qualvolta si trovava in condizione di puntare uno contro uno il giovanissimo Ahanor, ma questa situazione si è sviluppata così sporadicamente che alla fine non si è mai riuscita a sfruttarla fino in fondo.

L'esperienza di Thiago Motta sulla panchina della Juventus è ancora agli albori e le numerose defezioni, oltre ai ritardi di condizioni e di adattamento, non ne agevolano di certo il lavoro. L'italo-brasiliano dovrà però trovare presto delle soluzioni alternative a questo prolungato possesso palla, o meglio delle idee differenti per finalizzare le infinite manovre che vedono spesso coinvolta tutta la squadra. A sparigliare le carte potrebbero essere giocatori di sicuro talento come Conceição e, soprattutto Douglas Luiz, ma per poterne vedere i benefici sarà necessario attendere il loro completo ambientamento in bianconero ed alla nostra Serie A. La speranza di tutto il popolo bianconero è che il meglio debba ancora venire e che in un futuro prossimo non ci sia la necessità di sfruttare i regali degli avversari per sbloccare il punteggio.