720 minuti sono indicativi per stilare un parterre d'eccezione: la top 5 delusioni al Fantacalcio. Abbiamo preso in considerazione soltanto quei giocatori andati sempre a voto finora, ecco lo schieramento che ne è venuto fuori.
Top 5 delusioni al Fantacalcio dopo 8 giornate
- RUI PATRICIO (Roma) - La solidità dell'anno scorso è solo un vecchio ricordo. Tanti, troppi problemi difensivi per i giallorossi che hanno preso la bellezza di 12 gol. E il portoghese non è neanche da modificatore: media voto del 5.88, pesano le insufficienze di Genova e Verona con una solta volta con una valutazione superiore al 6.
- ROMAGNOLI (Lazio) - Da punto di forza ad anello debole della retroguardia. Non è l'unico sotto rendimento, ma da un potenziale semitop come lui ci si aspetterebbe una costanza di rendimento di certo superiore. Tutto il contrario: a parte i zero bonus, impressiona il 50% di voti sotto la sufficienza fino a qui rimediati.
- BARELLA (Inter) - L'assist di Salerno unica isola felice in un mare di prestazioni fantacalcistiche oggettivamente anonime. In una squadra che trova facilmente la via del gol come l'Inter trovare più bonus sarebbe lecito, ma lui per adesso non è riuscito a cambiare marcia. La fanta-media del 6.31 non rende giustizia a uno dei centrocampisti migliori del listone, può crescere molto anche se al momento è in stand-by.
- ZACCAGNI (Lazio) - A proposito di top: lui partiva, insieme con Pulisic, con l'etichetta di miglior centrocampista del campionato, per pericolosità, posizione in campo e bonus attesi. Per adesso quasi nulla di tutto ciò si è visto: 1 gol e nient'altro nel suo bottino, come Barella può fare decisamente meglio ma per quanto è stato pagato è un parziale flop.
- NZOLA (Fiorentina) - "Lo prendo perché conosce bene Italiano". In quanti lo avete pensato ad agosto? La realtà racconta una storia diversa: si è sbloccato da poco, entrando nel finale col Cagliari. 1 rete in 8 presenze non è una media da attaccante neanche di quarto slot, figurarsi per uno come lui che con lo Spezia faceva la differenza. E la concorrenza di Beltran è una bella gatta da pelare...