di Alfredo De Vuono
09.02.15
"Il nostro impegno sarà quello di saldare le scadenze Irpef e gli stipendi"
11.02.15
"Abbiamo fatto le disposizioni necessarie, i primi bonifici sono già partiti"
15.02.15
"Tra domani e martedì arriveranno i soldi. Il futuro del club è nelle mie mani"
18.02.15
"Ieri e oggi abbiamo verificato. I soldi oggi o domani ci saranno"
23.02.15
"Le somme? Stiamo lavorando, cerchiamo di sbloccarle il prima possibile"
26.02.15
"I soldi arriveranno. Quando? Tra qualche giorno, abbiamo degli sponsor"
28.02.15
"Non mi interessa quello che dice il sindaco: il denaro arriverà nei prossimi giorni"
02.03.15
"Due-tre giorni bancari, di mezzo ci sono il sabato e la domenica"
04.03.15
"Ho sempre parlato di tempi tecnici riferiti non solo da quello che abbiamo estrapolato da tutti i dati ma anche tempi che ci permettevano di valutare l’effettivo debito e i pagamenti da fare" (? ? ?)
09.03.15
"Se ci avessero consentito di lavorare con più calma, le cose sarebbero andate diversamente. Il progetto andrà in tribunale e poi saprete da dove arriveranno i soldi"
12.03.15
"Continuo a dire che pagheremo, io gli stipendi li avevo versati, ma poi al mattino successivo i bonifici sono stati annullati, non so perché"
cit. Giampietro Manenti
Nel giorno in cui Parma (e non solo) si risveglia cosciente dell'inconsistenza finanziaria del rubicondo Giampietro Manenti - arrestato stamane con l'accusa di reimpiego di capitali illeciti -, viene naturale stilare un vademecum cautelare. Al pari della custodia scelta da chi di dovere per evitargli di trascinare ulteriormente una società fiera e storicamente ficcante quale il Parma è, verso una deriva che potrebbe conoscere il suo triste culmine già domani. Quando, in tribunale, si terrà la prima udienza pre-fallimentare d'un percorso talmente triste e folle da aver gettato nel comprensibile sconforto non solo appassionati e tifosi, ma anche tesserati e dipendenti. I cui ultimi tempi sono stati trascorsi nel confuso magma di solo un leit-motiv: dove sono i soldi di Manenti? Quanto tempo ancora dobbiamo aspettarli?
Beh, considerato che, come afferma la GdF, Manenti era "il terminale, il beneficiario in contatto con uno dei componenti di questo gruppo, che operava sulla piazza di Milano", e che, come stamattina a parmafanzine ha spiegato Alborghetti, "La moglie fa la badante, vivono con la pensione della madre"...La risposta è tanto. Tantissimo. Per sempre. Ecco perché, per solidarietà nei confronti delle povere vittime di gente come questa (e, probabilmente, anche di Taci e Ghirardi), decidiamo di stemperare il momento rendicontando 10 cose - in rigoroso ordine casalingo e casuale - che gli italiani aspettano più dei soldi di Manenti.
#1) Un allenatore vero sulla panchina del Milan (Sarri? Mihajlovic? La reincarnazione di Lobanovsky?);
#2) Il trionfo di un portiere al pallone d'oro (ogni riferimento a Neuer e Buffon è puramente casuale);
#3) L'app Leghe per iOS di Fantagazzetta (avete ragione. Siamo in ritardo. Ma ci siamo quasi);
#4) Il gol di Podolski in campionato;
#5) La fine dei lavori sulla Salerno - Reggio Calabria;
#6) Il milione di posti di lavoro promessi da Silvio Berlusconi (da "contratto con gli italiani", 8 maggio 2001);
#7) Il giorno in cui il congiuntivo tornerà di moda;
#8) L'uscita dal portone della vostra ragazza che otto mesi fa vi ha whatsappato un esile "ekkomi, 2 minuti" correndandolo da odiosissima facc-emoticon con sorriso a 4 denti da frantumare ad uno ad uno mediante alabarda medievale;
#9) Una visita dermatologica all'Ospedale Niguarda;
#10) La quarta stagione di Boris e la terza di Twin Peaks.
Com'è naturale che sia, voi, nei commenti, siete liberi di inserire qualsiasi cosa vogliate con altrettanto candore. Consci come pochi che, ovviamente, ciò che aspettate così ardentemente arriverà lo stesso giorno in cui arriveranno i soldi di Manenti.