Il pareggio 0-0 tra Roma e Juventus sembra già aver fatto scuola. Ora le squadre che si trovano ad affrontare i bianconeri hanno capito che la squadra allenata da Motta soffre molto contro le formazioni che fanno molta densità nella propria metà campo.

Contro l'Empoli, in quel dello Stadio Castellani, Gatti e soci non sono infatti riusciti ad andare oltre al secondo pareggio consecutivo a reti bianche. I bianconeri sono scesi in campo schierando dal 1' tutti gli acquisti più importanti: Kalulu ad occupare la corsi di destra in difesa, Douglas Luiz in mezzo al campo, Koopmeiners e Nico Gonzalez alle spalle di Vlahovic con Yildiz a completare il quartetto offensivo. L'altra sorpresa è rappresentata dal portiere dove Thiago Motta, in vista del prossimo impegno di Champions League, ha preferito Perin in luogo del titolare Di Gregorio. A completare la formazione i "soliti" titolari: Bremer e Gatti coppia centrale, Cambiaso esterno a sinistra con la licenza di accentrarsi e Locatelli ad allacciare i vari reparti. Dall'altra parte D'Aversa si affida a Ismajli in difesa affiancandogli Goglichidze e Viti, in avanti è Colombo il riferimento offensivo con Maleh ed Esposito alle sue spalle, tra i pali Vasquez, grande protagonista del match.

Fin dai primissimi minuti i bianconeri prendono in mano il pallino del gioco, ma l'Empoli difende molto ordinatamente con gli esterni Gyasi e Pezzella che ripiegano spesso sulla linea dei difensori per evitare alla Juventus di creare facilmente superiorità numerica. Al centro Ismajli segue a uomo Vlahovic cercando di limitarne il raggio d'azione e l'efficacia. La Juventus ci prova anche con Gatti con un perentorio colpo di testa, ma il portiere toscano si esalta deviando sul fondo. Nella ripresa è Vlahovic ad avere l'occasione più importante della partita, ma ancora una volta l'estremo difensore colombiano riesce a respingere, così come sulla conclusione volante di Koopmeiners di pochi minuti dopo.

Con il senno di poi è facile pensare che sarebbe stato meglio sfruttare il gran momento di forma di Mbangula e far rifiatare Nico Gonzalez dopo le fatiche e l'infortunio subito con la Nazionale dell'Argentina. Ma quella andata in campo ieri è stata una Juventus decisamente meno pimpante di quella che si è vista nelle prime due giornate e se contro la Roma ci si poteva accontentare di portare a casa un punto, uno 0-0 contro l'Empoli non si può certamente considerare un risultato positivo.

La sensazione lasciata dalla prestazione della Juventus di ieri è di incompiuto. Nella fase difensiva i bianconeri hanno dimostrato ancora una volta una grande solidità, lasciando all'Empoli pochissime occasioni importanti e terminando ancora una volta con il mantenere inviolata la propria porta, ma davanti manca ancora qualcosa. Per Thiago Motta il lavoro da fare è ancora molto: i suoi uomini in questo momento non riescono a creare i varchi giusti per mettere in difficoltà la squadre che creano densità nella propria metà campo e si difendono con ordine. Ai bianconeri sembra proprio mancare quella miccia, quel guizzo capace di innescare la reazione a catena decisiva per far saltare il fortino eretto dai toscani. Ovviamente non si può far ricadere la colpa sui singoli, ma a volte sembrano proprio mancare quei movimenti e quegli automatismi che tanto hanno fatto bene nel Bologna della passata stagione. 

Partire da una difesa eccellente è importante e garantisce sicurezza, per l'allenatore italo-brasiliano il grosso del lavoro dovrà ora concentrarsi nel dare un'identità offensiva alla sua squadra. Il materiale umano non manca ed è certamente di qualità, ma va messo in condizione di poter rendere nel migliore dei modi anche contro le difese più organizzate della Serie A e delle prossime avversarie in Champions League. Il progetto di Thiago Motta richiederà tempo, ma ora la stagione inizia a decollare sul serio e dunque ci sarà la necessità di arrivare quanto prima a questo fatidico traguardo.