Tra qualche ora la Juventus scenderà in campo contro l'Atletico Madrid per l'ultima amichevole prima dell'inizio ufficiale della stagione. L'elenco dei convocati per l'impegno odierno è composto da 19 elementi, di cui i tre portieri Di Gregorio, Perin e Pinsoglio e i due NextGen Sekulov e Mbangula. Con un semplice calcolo matematico si va dunque a dedurre che Thiago Motta ha a disposizione solamente quattordici giocatori di movimento per la prima squadra, al netto delle assenze forzate di Adzic e Miretti alle prese con i loro rispettivi problemi fisici. 

Rispetto a sette giorni fa non è dunque cambiato nulla, se non l'ingresso ufficiale di Savona e Rouhi in prima squadra, mentre dal mercato non è arrivato ancora nessun innesto. Anzi, possibilmente, le cose si sono messe ancora peggio in quanto anche l'obiettivo numero due (dopo Calafiori) per la difesa è sfumato: dopo aver a lungo atteso l'accordo tra Juventus e Nizza Todibo ha infatti sciolto le riserve accettando la corte del West Ham e volando in Inghilterra poche ore dopo che gli hammers ed i nizzardi hanno raggiunto l'intesa dal punto di vista economico. 

L'unica notizia "positiva" per la Juventus è la decisione definitiva di Koopmeiners di sposare i colori bianconeri. Il tuttocampista olandese ha infatti inviato un certificato medico all'Atalanta affermando di non potersi allenare, con lo scopo preciso di forzare la mano di Percassi perché definisca al più presto la sua cessione alla Vecchia Signora. Un'altra trattativa che sembra essere sul punto di subire una brusca accelerazione è quella per Nico Gonzalez: anche per lui si è già trovato l'accordo con l'entourage del giocatore ed ora non resta che trovare la quadra anche con la Fiorentina. Sul piatto ballano circa 30 milioni di Euro, cifra che la Juventus vorrebbe abbassare piazzando uno di quei giocatori in esubero e che non rientrano nei piani di Thiago Motta, il più chiacchierato è senza dubbio l'americano McKennie, al netto se questa volta dovesse decidere di accettare la destinazione o meno.

Gli ingressi di Koopmeiners e Nico Gonzalez, oltre ai rientri di Adzic e Miretti, porterebbero a 18 gli uomini di movimento a disposizione di Thiago Motta. Per avere una squadra competitiva mancherebbero almeno un centrale difensivo, un esterno offensivo e una punta che possa far rifiatare Vlahovic in questa stagione che si preannuncia lunghissima. Per il difensore si aspetterà quasi certamente gli ultimi giorni di mercato alla ricerca di qualche possibile occasione, dando nel frattempo fiducia a Cabal e Gatti che si giocheranno il posto da titolare accanto all'inamovibile Bremer. 

Per colmare queste lacune potrebbe entrare in scena un po' di politica e di intelligenza sociale. La Juventus ha già in casa due elementi, Chiesa e Milik che corrispondono perfettamente a questi target e Giuntoli dovrebbe mettersi al tavolo con tutte le parti coinvolte per trovare la soluzione migliore per tutti. Il problema di Chiesa è ormai arci-noto: il figlio d'arte ha chiesto una cifra molto importante per rinnovare il suo contratto, cifra che in questo momento non può essere supportata dall'asfittica situazione delle casse juventine. Da quel momento è arrivata l'impasse con Thiago Motta che ha avallato la cessione dell'esterno, salvo poi ritrovarsi scoperto in quel reparto. Se tutte le parti coinvolte si trovassero allo stesso tavolo, da persone intelligenti, la soluzione soddisfacente potrebbe arrivare nel giro di pochi minuti: rinnovo ponte alle condizioni attuali e una titolarità pressoché assicurata nello scacchiere tattico di Motta. Per Milik invece la soluzione è ancora più semplice, visto che dietro non ci sono situazioni contrattuali da risolvere: un reintegro nella rosa con il ruolo di riserva. Con il loro reintegro la Juventus si ritroverebbe ad avere una rosa sufficientemente lunga e qualitativamente soddisfacente per poter provare a competere su più fronti.