di Paolo Pierangelo

 

Il mese di febbraio è stato davvero amaro per il Pescara di mister Oddo, un mese avaro di vittorie e che ha visto i biancazzurri perdere quella brillantezza che li aveva contraddistinti prima di allora.

La prima gara di marzo ha fatto registrare la clamorosa sconfitta casalinga contro il Trapani dell'ex Cosmi, un passo falso che accentua il periodo nero del Pescara e che porta inevitabilmente a fare delle riflessioni.

Il tecnico biancazzurro negli ultimi tempi ha rilasciato dichiarazioni forti, che poi messe a confronto, vanno a cozzare tra loro, evidenziando come l'allenatore si vada a contraddire nel giro di poche settimane.

Dopo la netta vittoria a Perugia, Oddo fu pronto a confermare quello che disse alla vigilia, ovvero che il Pescara avrebbe puntato alla promozione diretta, quindi successivamente dopo l'ingiusta sconfitta a Cagliari, ribadiva ai microfoni il grande valore della sua squadra.

 

 

 

Il sentito match contro l'Ascoli doveva rappresentare la rampa di lancio per il delfino, ma sul campo le cose non sono andate come nelle previsioni, vantaggio iniziale ascolano, poi la rimonta del Pescara e nel finale il pareggio beffardo dei tenaci bianconeri.

Al termine dell'incontro, Oddo si distanziava anni luce da ciò che disse nei giorni precedenti, parlando di squadra immatura e di conseguenza non all'altezza di un grande traguardo.

 

 

In conclusione vorrei sottolineare l'importanza di ciò che si afferma davanti ai microfoni, l'allenatore biancazzurro è bravo ma pecca ogni tanto di supponenza e dovrebbe essere più bilanciato nei giudizi sulla sua squadra, un bagno d'umiltà non farebbe male.