Torniamo ad occuparci del bilancio Juve con un aggiornamento pre-mercato invernale che tiene conto dei cambiamenti a livello economico avvenuti negli ultimi mesi. Come forse avrete notato non è stato possibile effettuare un aggiornamento dopo l’approvazione della trimestrale perché a seguito di una nuova legge la società non è più tenuta a comunicare dati economici relativi al bilancio nei passaggi intermedi di primo e terzo trimestre, ma solamente in sede di approvazione della semestrale e del bilancio annuale.
Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento in passato, l’ultimo dei quali è consultabile QUI.
Tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.
STIMA DEL BILANCIO 2016/17 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE
Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari trimestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale, uscita agli ottavi di finale di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori).
Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2015/16 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.
Le stime delle voci di bilancio corrette rispetto all’ultimo aggiornamento sono sei (Ricavi da Gare, Diritti TV, Altri Ricavi, Stipendi, Ammortamenti e Imposte Correnti) e incidono ovviamente su Totale Ricavi, Totale Costi, Risultato Operativo e valori relativi al soddisfacimento dei vincoli del Fair Play Finanziario.
Ricavi da gare: Variazione positiva (+2,1 milioni) causata dalla qualificazione agli ottavi di Champions League e alla conseguente aggiunta della stima prevista per l’incasso di Juventus-Porto del 14 marzo. Rimangono invariate le previsioni sugli incassi relativi alle mancanti partite casalinghe di Serie A e confermate dagli incassi annunciati le stime globali sulle partite già giocate in Champions League e in campionato.
Diritti TV: Variazione positiva (+14,6 milioni) causata dai risultati ottenuti in Champions League. In particolare +6 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale, +5 milioni per i risultati ottenuti nel girone dall'ultimo aggiornamento, +3,3 milioni di guadagno minimo derivante dal market pool nell’ipotesi di eliminazione agli ottavi e raggiungimento della finale da parte del Napoli e +0,7 milioni come incremento della quota spettante alla Juventus nella redistribuzione alle 32 squadre, in proporzione ai risultati ottenuti nel girone, dei soldi non distribuiti dall’Uefa per le partite terminate in parità nella fase a gruppi (ricordo che se una squadra vince la propria partita nel girone incassa 1,5 milioni, mentre in caso di pareggio le due contendenti incassano “solo” 500 mila euro a testa lasciando sul piatto gli altri 500 mila euro residui). Peggiora di 0,4 milioni invece la stima del valore dei Diritti TV della Serie A a causa della diversa ripartizione annunciata dalla Lega relativamente ai maggiori introiti che incasseranno le 20 squadre di Serie A nel 2016/17 rispetto al 2015/16.
Altri Ricavi: Variazione positiva (+0,6 milioni) data dall’annuncio di Sopravvenienze Attive pari a 0,6 milioni come maggiori introiti distribuiti dall’Uefa rispetto al previsto in relazione alla Champions League 2015/16.
Stipendi: Aumento del monte ingaggi (+2,7 milioni) a causa dei rinnovi dei contratti di Rugani, Sturaro e Bonucci avvenuti nel mese di dicembre a cifre superiori alle precedenti e che dovrebbero quindi andare a impattare sulle ultime sette mensilità della stagione.
Ammortamenti: Diminuzione della quota ammortamenti (-0,5 milioni) anche questa a seguito del rinnovo dei contratti di Rugani, Sturaro e Bonucci con conseguente prolungamento e diluizione degli ammortamenti residui su più semestri.
Imposte Correnti: Variazione negativa (-0,7 milioni) data dall’ipotesi che i maggiori introiti delle voci precedenti generino un aumento della pressione fiscale.
Queste variazioni portano i seguenti cambiamenti nelle voci aggregate:
Totale Ricavi: Crescono da 442,2 a 459,5 milioni.
Totale Costi (esclusi ammortamenti): Crescono da 351,4 a 354,1 milioni.
Risultato Operativo prima delle Imposte: dati i maggiori introiti realizzati, la stima del Risultato Operativo ante-Imposte migliora svoltando in positivo e passando da –11,1 a +4,0 milioni.
Risultato del Periodo: rimane invece negativa (pur migliorando) la stima sul risultato finale del periodo, previsto al momento in perdita: -1,0 milioni contro i –15,4 dell’aggiornamento precedente.
FAIR PLAY FINANZIARIO
Per quanto riguarda i parametri del Fair Play Finanziario, la situazione societaria è confortante.
Entrando nei dettagli rimangono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:
Patrimonio Netto Non Negativo: il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2016/17 è positivo di 52,3 milioni (in miglioramento di 14,3 milioni rispetto alla stima precedente) ed è quindi conforme ai criteri del Fair Play Finanziario.
Break-Even: il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2014/17 richiede un passivo massimo di -30 milioni, al momento è rispettato in quanto in attivo di 67,8 milioni al netto dei costi virtuosi.
Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: i ricavi al netto delle plusvalenze sono di 336,1 milioni, ben superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 30 giugno è risultato di 199,4 milioni. Il parametro sarà quindi rispettato senza particolari problemi alla fine della stagione.
Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: nella stima effettuata il costo del personale sarebbe pari al 71,1% dei ricavi al netto delle plusvalenze, in miglioramento rispetto al 74% stimato nell’ultimo aggiornamento ma non ancora sufficiente per rispettare la richiesta dell’Uefa. Va però ricordato che questo parametro non è vincolante ma è solo un indicatore della salute economica a lungo termine della società dal punto di vista della sostenibilità del monte ingaggi. Quindi, anche se la Juventus non dovesse rispettare questo parametro a fine stagione, non sarebbero previste sanzioni da parte dell’Uefa. Attualmente, senza considerare eventuali aumenti dei costi dovuti per esempio a nuovi acquisti nel mercato di gennaio, per tornare sotto il 70% i ricavi dovrebbero aumentare ulteriormente di almeno 5,4 milioni.
Come già segnalato nello scorso aggiornamento, non ci sono problemi nemmeno per il soddisfacimento delle richieste relative al Fair Play Finanziario italiano.
POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE
La qualificazione agli ottavi di finale di Champions League ha permesso alla Juventus di avvicinarsi all’obiettivo pareggio di bilancio, anche se la contemporanea qualificazione del Napoli ed eventuali operazioni in entrata nel mercato invernale non garantiscono ancora al 100% di chiudere anche in questa stagione il bilancio in positivo. Va comunque ricordato che se per Zaza la possibilità di una cessione a titolo definitivo entro il 30 giugno è sfumata in ottica West Ham, e potrebbe essere complicata anche verso altre squadre, ci dovrebbero essere molte più probabilità che il Bayern Monaco riscatti Coman portando nelle casse della Juventus una plusvalenza di 20,2 milioni che basterebbe e avanzerebbe sia per chiudere il bilancio in positivo che per concludere operazioni aggiuntive nel mercato invernale senza togliere il segno "+" dai conteggi finali. Anche nella peggiore delle ipotesi, comunque, l’eventuale scostamento rispetto al punto di pareggio non sarà però in ogni caso preoccupante in quanto sicuramente inferiore al Patrimonio Netto positivo residuo. Prima di passare ad analizzare eventuali movimenti di mercato, passiamo in rassegna quali potrebbero essere le voci di bilancio migliorabili da qui a fine stagione al di là della già citata cessione a titolo definitivo di Coman.
Se la Juventus dovesse riuscire a battere il Porto, il passaggio del turno in Champions League varrebbe circa 12,4 milioni di euro (6,5 di premio per il passaggio del turno, 2,7 di aumento del Market Pool, 2,2 di stima per la percentuale spettante alla squadra di casa delll’incasso per l’eventuale quarto di finale allo Juventus Stadium e 1 milione di bonus garantito dal contratto di sponsorizzazione con Jeep).
Un’eventuale eliminazione del Napoli negli ottavi di finale di Champions League porterebbe nelle casse bianconere circa 6,1 milioni provenienti dal Market Pool indipendentemente dal risultato di Juventus-Porto (ciò vuol dire che in caso di qualificazione dei bianconeri ai quarti di finale questi soldi vanno a sommarsi ai 12,4 milioni indicati nel paragrafo precedente).
Andare ulteriormente avanti in Champions League (quindi approdare in semifinale, finale e vincerla) può portare a incassare fino a ulteriori 23 milioni di premi per i risultati conseguiti sul campo, ai quali aggiungere 2,4 milioni di “ricavi da gare” (da quest’anno le società finaliste non hanno più diritto a una parte dell’incasso della finale) e un massimo di ulteriori 3,3 milioni dal Market Pool rispetto all’ipotesi “Napoli eliminato dal Real Madrid negli ottavi di finale”. Ci sono quindi ancora 47 milioni in palio per la Juventus in Champions League, vedremo quanti di questi sarà capace di incassarne la società.
La vittoria della Coppa Italia potrebbe voler dire fra incassi da stadio e Diritti TV un extraintroito di circa 5 milioni, la maggior parte dei quali incassabili arrivando però almeno in finale.
Il bilancio potrebbe essere inoltre migliorato da una “non vittoria” dello Scudetto, per via dei minori premi da distribuire ai giocatori per una cifra che molto probabilmente supererebbe i 5 milioni di euro. Ovviamente è uno scenario del quale società e tifosi farebbero volentieri a meno.
Sono poi sempre possibili piccole operazioni contabili (come bonus extra dagli sponsor) o anche errori di calcolo nella stima nelle varie voci, queste ultime che però potrebbero essere sia in positivo che in negativo.
In ultima analisi il bilancio può variare con operazioni di mercato nella finestra invernale come vedremo nel prossimo paragrafo.
IL MERCATO INVERNALE: PROSPETTIVE
La prima parte di stagione ha dato indicazioni piuttosto chiare alla dirigenza. A meno di clamorose partenze al momento abbastanza improbabili (nonostante le voci di vaghi interessamenti esteri per Mandzukic, Benatia e Lichtsteiner), in uscita dovrebbero esserci solamente Mandragora (in prestito, probabilmente al Pescara) e probabilmente Hernanes, sempre che si trovi una sistemazione che lo renda disponibile al trasferimento. In entrata tutto o quasi è invece incentrato proprio sulla ricerca di uno o due centrocampisti che possano innalzare la qualità del reparto. Uno pare proprio in dirittura d'arrivo: Rincon ha effettuato ieri le visite mediche e manca solo l'ufficialità per il suo passaggio in bianconero. Non deve sorprendere la modalità d'acquisto, che dovrebbe essere prestito con obbligo di riscatto. Una scelta di questo genere non dipende affatto da una mancanza di fondi, ma anzi dalla necessità di far pesare sul bilancio di quest'anno una cifra (i 2 milioni del prestito, ai quali aggiungere 1,3 milioni di stipendio lordo per calcolare il costo complessivo dell'acquisto da qui al 30 giugno) un po' superiore rispetto a quella che sarebbe andata alla voce "ammortamenti" per il solo secondo semestre del 2016/17, alleggerendo così il peso del giocatore sui bilanci successivi. L'arrivo di Rincon non esclude la pista Witsel, promesso sposo dei bianconeri dopo quanto accaduto sul finale del mercato estivo. Il belga è già destinato ad arrivare a Torino a giugno, ma la Juventus proverà ad anticiparne l’approdo a Vinovo offrendo allo Zenit San Pietroburgo un corrispettivo economico adeguato. Difficilmente basteranno i sei milioni dell’offerta iniziale, ma a mio avviso (al di là delle voci di mercato che sostengono il contrario) i bianconeri potrebbero decidere con il passare delle settimane di alzare l’offerta fino a una cifra vicina ai dieci milioni perché se da una parte è vero che si tirerebbero fuori molti soldi per un calciatore che potrebbe arrivare a parametro zero fra sei mesi, dall’altra è altrettanto vero che il centrocampista di caratura internazionale serve ora e possibilmente deve essere qualcuno disponibile a giocare in Champions League (cosa che N’Zonzi, altro candidato che si legge in questi giorni sui giornali, non potrebbe fare). Inoltre, dal punto di vista prettamente economico, l’impatto sul bilancio 2016/17 di un acquisto di Witsel a 10 milioni sarebbe più oneroso di appena 444 mila euro rispetto all’ipotesi di un suo arrivo a 6 milioni, in quanto i quattro milioni di differenza sarebbero spalmati in nove semestri (il belga ha già un accordo per un contratto fino al 30 giugno 2021 a 4 milioni netti l’anno). Supponendo quindi un suo arrivo per 10 milioni di euro e con l’ingaggio appena citato, il suo peso a bilancio sarebbe fra ingaggio e ammortamento semestrali di poco meno di 5 milioni di euro, una cifra assolutamente sostenibile per i motivi citati in precedenza (ovvero bilancio quasi in pareggio fin da ora e grandi possibilità di incassare la plusvalenza Coman). Non creerebbe problemi economici alla Juventus nemmeno il ventilato acquisto del giovane difensore Caldara per 15 milioni: il giocatore rimarrebbe a Bergamo, forse addirittura fino al 2018, e il suo ammortamento semestrale da inserire nel bilancio 2016/17 si aggirerebbe sul milione e 700 mila euro. Bastano questi esempi (e la possibilità di risparmiare qualcosa almeno a livello di ingaggi con le eventuali partenze di Mandragora e, soprattutto, Hernanes) per realizzare che davvero, come ha recentemente fatto capire Marotta, i bianconeri potrebbero investire in maniera importante sul mercato di gennaio senza pregiudicare troppo gli obiettivi economici stagionali ma, così come già successo in estate, la buona disponibilità economica si scontra con la scarsa presenza sul mercato di giocatori di livello ancora più alto rispetto a quelli seguiti. Rispetto ai ragionamenti fatti alcuni mesi fa, va comunque notato che l’impatto della Coppa d’Africa sarà meno importante di quanto si poteva supporre visto che la Juventus giocherà l’andata degli ottavi di Champions League nella seconda settimana di gare, ben 17 giorni dopo la fine della coppa, e che probabilmente Asamoah non partirà per il Gabon vista la condizione fisica non eccezionale (lo sapremo entro domani, ultimo giorno per comunicare da parte delle nazionali africane la lista dei 23 convocati). A proposito di Asamoah, sarà verosimilmente lui a essere tagliato dalla lista Champions insieme ad Hernanes in vista degli ottavi di finale. Al loro posto al momento dovrebbero entrare Rincon e Lichtsteiner, ma se dovesse arrivare anche Witsel occhio perché probabilmente uno dei tre rischierebbe di star fuori a meno di non rinunciare a Lemina (e sulla eventuale scelta peseranno sicuramente anche le condizioni di Dani Alves al momento della consegna della lista).
Come già fatto nello scorso aggiornamento, però, non si può fare a meno di allungare lo sguardo verso la stagione 2017/18 che, a livello di bilancio, potrebbe essere più difficoltosa di questa venendo a mancare nella prossima stagione i 123,4 milioni di plusvalenze realizzate quest’anno. A settembre avevamo calcolato in 105 milioni il passivo di partenza della Juventus nell’estate del 2017 ipotizzando già la qualificazione diretta ai gironi di Champions League, ai quali andrebbe aggiunto a oggi il milione attualmente stimato di passivo per quest’anno. Un deficit troppo alto per il quale non basterebbero le riserve date dal Patrimonio Netto positivo per le nostre stime di 52,3 milioni. La differenza fra 106 e 52,3 milioni è di 53,7 milioni, cifra copribile in maniera pressoché perfetta ipotizzando da qui a gennaio 2018 la cessione di Coman e ottime performance nel girone di Champions League della prossima stagione con andamento delle altre italiane non entusiasmante. In questo scenario la Juventus dovrebbe quindi puntare a un bilancio in pareggio per il prossimo mercato, finanziando con le plusvalenze gli eventuali nuovi acquisti. Vanno però aggiunte due importanti annotazioni a questo calcolo piuttosto semplicistico: la prima è che difficilmente la società vorrà erodere in una sola stagione l’intero patrimonio netto, quindi è ipotizzabile che l’obiettivo per il bilancio 2017/18 sia migliore di un -50 milioni che comunque sarebbe accettabile per il Fair Play Finanziario; la seconda è che i soldi per finanziare la campagna acquisti della prossima estate potrebbero arrivare non solo dalle cessioni ma anche da un ottimo cammino nella Champions League 2016/17 che aumenterebbe l’attivo di bilancio di quest’anno portando il patrimonio netto a cifre talmente elevate da far accettare più serenamente agli amministratori finanziari bianconeri un’annata in più che probabile perdita senza l’esigenza di vendere per forza qualche buon (se non ottimo) giocatore per fare cassa.
Per oggi è tutto, vi do appuntamento per un nuovo aggiornamento delle stime sul bilancio della Juventus indicativamente attorno a mercoledì 1 marzo, dopo pubblicazione della Semestrale 2016/17 che ci permetterà di affinare le previsioni e inserire nei conteggi le eventuali operazioni concluse nel mercato invernale.