L’iperbolica cessione di Pogba per 105 milioni e il ricco mercato in entrata rendono necessario un aggiornamento delle stime di bilancio della Juventus al fine di capire le mosse future della dirigenza e le disponibilità economiche per completare la squadra nel calciomercato estivo.

Per consultare i vari riferimenti all’articolo precedente potete cliccare QUI.

Per chi volesse approfondire ulteriormente la metodologie di costruzione delle varie stime, tutti gli altri articoli (in ordine cronologico decrescente, dal più recente al più antico) relativi alle stime del bilancio Juve possono essere consultati QUI.

STIMA SUL BILANCIO 2015/16

L’ultimo mese e mezzo di stagione ha inciso sulle stime di tre voci del bilancio come si può vedere dalla tabella seguente:

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I ricavi da gare sono aumentati di 0,8 milioni in virtù di maggiori incassi rispetto al previsto nelle ultime giornate di campionato e nella finale di Coppa Italia. I proventi da diritti televisivi sono aumentati di 1,1 milioni grazie alla vittoria della Coppa Italia. Le imposte correnti sono aumentate di 0,1 milioni a causa dei due aumenti di ricavi precedenti. Di conseguenza a oggi la mia stima finale per il bilancio Juve 2015/16 è un attivo di 0,3 milioni contro il passivo di 1,5 milioni ipotizzato nella stima precedente.

STIMA SUL BILANCIO 2016/17

Vediamo come il mercato ha cambiato fino a questo momento la stima sul bilancio 2016/17 (che ricordo è costruito nell’ipotesi peggiore di andamento molto negativo in Champions League con 6 sconfitte in 6 partite nella fase a gironi con contemporanea finale Roma-Napoli, che impatterebbe negativamente sul market pool, e vittoria dello scudetto con il conseguente peggioramento dei conti a causa dei premi da elargire ai giocatori). 

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Innanzitutto è necessario un piccolo approfondimento sulla questione plusvalenza di Pogba, che da comunicato Juve risulta di “appena” 72,6 milioni una volta detratti dai 105 milioni del costo del cartellino il contributo di solidarietà (pari a 1,6 milioni se è vero che il Manchester United ha rinunciato alla sua quota che sarebbe stata pari ad ulteriori 1,6 milioni), l’ammortamento residuo (4,7 milioni) e i costi accessori (che a questo punto risulterebbero pari a 26,1 milioni). Nella prima mattinata di ieri si era diffusa la voce, priva di qualsiasi fondamento, che questi 26,1 milioni dipendessero da una percentuale da destinare all’erario come “tassa preventiva sulle plusvalenze”. In realtà non è così e nel corso della giornata molti mezzi di comunicazione sono arrivati alla conclusione corretta, ovvero che quei 26,1 siano la famosa commissione da destinare a Raiola al momento del trasferimento (faccio notare che il 25% di 105 milioni è 26,25… una cifra molto simile a quella effettivamente contabilizzata). Fra i tifosi è ovviamente scattato il dibattito sul fatto che sia stato o meno giusto accettare un’offerta che alla fine della fiera per Pogba, tolta la commissione Raiola, è risultata essere di 78,9 milioni di euro + 5 di bonus. In linea di massima la cifra, seppur elevata, non rappresenta quel valore eccezionale che ci si poteva aspettare, ma siccome non ci piace ragionare di “pancia” e preferiamo tentare di capire perché certe cose accadono, non si può non ricordare che sia per l’aiuto dato al momento del primo ingaggio del giocatore a parametro zero sia per accettare i successivi due rinnovi è molto probabile che Raiola abbia inserito come condizioni imprescindibili sia la percentuale di sua spettanza che il tacito accordo di accettare l'eventuale volontà del giocatore di lasciare la Juve in caso di offerta che potesse superare i 100 milioni di euro. E da quello che si deduce dalle prime parole di Pogba il giocatore al suo ritorno da vincitore al Manchester United ci teneva eccome…

Passando all’analisi del bilancio, a prima vista potrebbe risultare sorprendente un bilancio finale ancora in passivo di 36 milioni nonostante la cessione di Pogba. In realtà, se riletti alla luce della premessa di “ipotesi peggiore possibile” questi numeri sono invece buoni per la Juventus, basti pensare che dalla Champions League la sola qualificazione agli ottavi di finale potrebbe bastare per avvicinare il pareggio di bilancio se le altre italiane venissero eliminate e che andando avanti nella competizione la Juventus potrebbe raggiungere addirittura i 70 milioni extra di incassi rispetto a quelli già contabilizzati in tabella. E’ quindi evidente che la Juventus ha più di una possibilità di chiudere il bilancio 206/17 con un attivo anche in caso di ulteriori spese da qui a fine mercato, che sicuramente sarebbero seguite da una o due cessioni utili a far cassa e a liberare posti nelle liste.

Data la cessione di Pogba, che ha portato i conti in ampio margine di sicurezza nonostante l'onerosa campagna acquisti, in questo aggiornamento ho considerato il peso a bilancio di tutti e 32 i giocatori ancora in rosa (compreso Isla, per la cui cessione al Cagliari manca solo il comunicato ufficiale, ed esclusi i Primavera o gli ex Primavera dallo stipendio irrisorio) andando a incidere sul costo del personale tesserato anche con gli ultimi esuberi ancora da vendere. Prima di vedere le variazioni voce per voce è opportuno ricapitolare la possibile “lista dei 25” della Juventus a oggi ricordando che tutti gli under 21 (nati dal 1° gennaio 1995 in poi) sono iscrivibili senza limitazione. In corsivo gli under 21, in neretto i giocatori provenienti dal settore giovanile.

Portieri: Buffon, Neto, Audero

Difensori: Lichtsteiner, Dani Alves, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Benatia, Rugani, Alex Sandro, Evra, Mattiello

Centrocampisti: Khedira, Marchisio, Pjanic, Sturaro, Lemina, Asamoah, Hernanes, Pereyra, Mandragora, Marrone

Attaccanti: Dybala, Higuain, Mandzukic, Zaza, Pjaca

Necessita di spiegazione la situazione relativa a Rugani. A quanto pare il giocatore per la Serie A potrà essere considerato “vivaio club” in quanto è stato di proprietà della Juventus per tre anni fra la stagione in cui ha compiuto 15 anni e quella in cui ne ha compiuti 21. In particolare le tre stagioni valide sono quelle dal 2013/14 al 2015/16, con le prime due nelle quali il giocatore era in comproprietà con l’Empoli ma con i diritti sportivi detenuti dalla Juventus (che lo ha ceduto in prestito all’Empoli) e il terzo giocato nella Juve. Inoltre è stato chiarito che essendo il giocatore nato nel luglio del 1994 la stagione 2015/16 è effettivamente computabile come quella in cui ha compiuto il ventunesimo anno di età perché iniziata ufficialmente il 1° luglio. Per quanto riguarda la Champions League il regolamento prevede invece la presenza effettiva in squadra per tre anni quindi Rugani non può essere considerato prodotto del vivaio così come Pjaca non è tesserabile in “lista B” di Champions League non essendo tesserato per i bianconeri da due anni. Quindi dalla rosa precedente, oltre a Mandragora, se si volessero rendere eleggibili per la Champions League Pjaca e Rugani si dovrebbero escludere altri due giocatori non appartenenti al vivaio (per esempio Hernanes e Zaza).

Inoltre sono ancora in rosa altri quattro giocatori da piazzare in prestito o cedere: il già citato Isla, Bouy, Thiam e un giocatori proveniente dal settore giovanile ma destinato a non rimanere in rosa, ovvero De Ceglie (non escludo per lui la rescissione consensuale con buonuscita al più tardi a gennaio). Quasi certa anche la partenza di Zaza, vista la presenza in rosa di due altre prime punte come Mandzukic e Higuain.

Queste le variazioni rispetto alla stima precedente:  

Proventi Gestione Calciatori: Variazione (+93,7 milioni) in seguito alla plusvalenze generate dalle cessioni di Pogba (72,6), Morata (16,7), Magnusson (2), Buchel (0,9), Appelt Pires (0,7), Schiavone (0,4), Josipovic (0,2) e Fiorillo (0,2).

Personale tesserato: Variazione (-25,9 milioni) dovuti ai seguenti giocatori (con il segno + i giocatori ceduti per i quali è stato risparmiato lo stipendio arrotondato alla data di cessione, con il segno – i giocatori entrati in rosa):

Higuain -13 milioni

Pjanic -8,3 milioni

Dani Alves -6,5 milioni

Benatia -5,4 milioni

Pjaca -3,7 milioni

Zaza -0,7 milioni (aumento del contratto rispetto all’anno precedente)

Altri (Thiam, Isla, Bouy più gli aggiustamenti relativi ai giocatori di ritorno da prestito e già ceduti) -2,1 milioni

Padoin +1,5 milioni

Morata +4,6 milioni

Pogba +7,7 milioni

Da notare che grazie alla plusvalenza Pogba i ricavi annui schizzano per la prima volta sopra i 400 milioni anche nel caso peggiore possibile. 

Oneri calciatori: Variazione (-2,8 milioni) per il costo del prestito di Benatia (-3), parzialmente compensati dalla cancellazione del pagamento di 0,2 milioni all’agente di Morata in caso di permanenza dello spagnolo in bianconero.

Ammortamenti calciatori: Variazione (-22,3 milioni) riferita ai seguenti giocatori (con il segno meno il peso a bilancio annuale dei giocatori acquistati, con il segno più il risparmio dovuto all’uscita dei calciatori ceduti):

Higuain -18 milioni

Pjanic -6,4 milioni

Pjaca -4,5 milioni

Petrelli -0,2 milioni

Magnusson +0,3 milioni

Appelt Pires +0,3 milioni

Buchel +0,3 milioni

Fiorillo +0,4 milioni

Padoin +0,6 milioni

Pogba +1,6 milioni

Morata +3,3 milioni

Imposte correnti: Variazione (+1,0 milioni) risultato degli aggiustamenti nelle altre voci di bilancio.

In totale, rispetto alla precedente stima, abbiamo un miglioramento dei conti di 43,7 milioni di euro e un bilancio stimato in passivo di 36,1 milioni di euro.

FAIR PLAY FINANZIARIO

La perdita attualmente prevista, molto contenuta rispetto alle stime fatte nella prima parte della stagione, permette alla Juventus di guardare con assoluta tranquillità ai parametri del Fair Play Finanziario anche per la stagione 2016/17.

Patrimonio Netto: Per quanto riguarda il Patrimonio netto, che deve essere non negativo, se le stime sul bilancio 2015/16 risulteranno corrette la Juventus parte in questa stagione con un attivo di 45,4 milioni utilizzabile per coprire la perdita che si genererebbe in caso di cammino disastroso Champions League.

Break-Even: il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2014/17 richiede un passivo massimo di -30 milioni, al momento è in attivo di 30,4 milioni. Basandosi le stime sull’ipotesi “scenario peggiore” questo valore non dovrebbe scendere ulteriormente in maniera rilevante e quindi la richiesta dovrebbe essere rispettata.

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: i ricavi al netto delle plusvalenze sono di 309,1 milioni, ben superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 31 marzo era di 183,9 milioni. Il parametro dovrebbe quindi essere rispettato senza particolari problemi anche dopo questa tornata di mercato. L'incasso dei 105 milioni relativi alla cessione di Pogba in sole due rate aiuta anche a coprire gli esborsi elevati in una e due rate degli acquisti relativi a Pjanic e Higuain, che in caso contrario avrebbero causato la necessità per Exor di intervenire per riequilibrare le uscite di questa stagione.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: questo è l’unico dato che al momento non rispetta le richieste poiché, non contando le plusvalenze, i ricavi fin qui contabilizzati non giustificano la crescita di 43,2 milioni rispetto all’anno precedente della “potenza di fuoco” data da monte ingaggi + monte ammortamenti. A oggi questa percentuale è del 79,9%, nettamente superiore alla soglia minima consentita. Ma due osservazioni fanno dormire comunque alla Juventus sonni tranquilli. La prima è che questo parametro, a differenza di quello relativo al Break Even, non è vincolante, ovvero può non essere rispettato e viene utilizzato dall’Uefa solo come un segnale di possibile criticità futura per avvisare il club di tenere sotto controllo un’eventuale insostenibilità dei costi nel lungo periodo. La seconda è che questa percentuale dovrebbe comunque scendere nei prossimi mesi sia per un calo del monte ingaggi dovuto all’uscita di alcuni esuberi (anche a fronte di nuovi ingressi) sia per la crescita dei ricavi in caso di buon cammino in Champions League.

Nessun problema per il 2016/17 quindi, ma necessità di pensare fin da ora ai conti della stagione successiva quando non sarà più presente a bilancio la plusvalenza di Pogba. Se immaginiamo per semplicità di costruire un'ipotetica stima del bilancio 2017/18 mantenendo uguali tutte le altre voci di bilancio a questo punto del mercato il passivo sarebbe di 108,7 milioni di euro (lasciamo i 23 milioni di plusvalenze che non riguardano Pogba ricordando che la sola cessione di Coman porterà nelle casse bianconere una plusvalenza di 20 milioni e molto probabilmente verrà conteggiata nel 2017/18 se non sarà necessario anticiparne la contabilizzazione in questa stagione. Ma anche se ciò fosse necessario il miglioramento dei conti del 2016/17 comporterebbe un'equivalente aumento del Patrimonio Netto e una minor necessità di rientro nella seconda stagione, non cambiando lo scenario conclusivo sull'intero biennio). Una cifra da far tremare i polsi, se non fosse che preoccuparsi ora di questo dato è ampiamente prematuro perché ci sono troppe variabili nel bilancio societario che potrebbero variare sensibilmente questa stima nell’arco dei due anni che ci separano dalla chiusura del bilancio al 30 giugno 2018. Basti pensare che non è così improbabile, anzi, che al 30 giugno 2017 il Patrimonio Netto risulti cresciuto anche in misura consistente rispetto ai 43,5 milioni del 30 giugno 2016 grazie agli introiti provenienti dalla Champions League e all’eventuale attivo del 2016/17, rappresentando una tranquillizzante cifra a disposizione della società per coprire eventuali perdite consistenti nella prossima stagione. Inoltre non vanno dimenticati i presumibili introiti extra derivanti anche dalla partecipazione alla massima competizione continentale anche nel 2017/18. Insomma è evidente che la Juventus ha utilizzato in questa sessione di mercato il “volano” della plusvalenza Pogba per alzare di molto la “potenza di fuoco” della squadra, con l’obiettivo nell’arco di un biennio di riuscire ad alzare contestualmente anche ai ricavi grazie a buone prestazioni in coppa e all’ampliamento dei ricavi commerciali che l’acquisto di numerosi giocatori di nome potrebbe (o meglio dovrebbe, secondo le speranze bianconere) comportare. Come tutte le strategie propense al rischio ci sono ovviamente possibilità di fallimento del progetto. Ma dopo cinque scudetti consecutivi e con alcuni pilastri della squadra agli ultimi anni di carriera alzare l’asticella era diventata una necessità quasi improrogabile, pena la condanna a rimanere all’infinito una squadra costruita per un futuro che non sarebbe mai arrivato, anche perché (e la vicenda Pogba lo dimostra) la forza economica dei bianconeri non è così grande da poter respingere qualsiasi assalto per i propri migliori giocatori (non fosse altro che per pareggiare offerte contrattuali ultramilionarie) e difficilmente lo sarà in futuro rispetto alle grandi potenze inglesi e spagnole soprattutto. Puntare sui giovani forti per farli crescere, quindi, non è garanzia di costruzione di uno squadrone in futuro ma solo di avere buone possibilità di incassare elevate plusvalenze quando i suddetti calciatori raggiungono lo status di top player mondiale. L’unica alternativa a questo “loop” era ed è rappresentata dall’investire i proventi dell’ottimo lavoro dirigenziale in merito alla valorizzazione dei calciatori rispetto al prezzo d'acquisto in giocatori già pronti per puntare all’obiettivo massimo possibile in tempi brevi, pur lasciando sempre spazio a qualche investimento sui giovani come è stato fatto anche quest’anno con Pjaca e come si proverà forse a fare con Gabigol. Se la scelta di puntare al bersaglio grosso rappresentato dalla Champions sarà vincente i soldi incassati ripagheranno gli investimenti sostenuti, se così invece non sarà arriverà per la Juventus al massimo fra due o tre anni la necessità di fare uno o più mercati in attivo (pratica comunque abituale nei primi anni di questa gestione e che non ha impedito alla società di ottenere ottimi risultati) per far quadrare i conti.

E’ sicuramente vero che bloccare sul bilancio di ogni anno per i prossimi cinque 31 milioni (18 di ammortamento e 13 di ingaggio) per un solo giocatore rappresenta un rischio, ma è anche vero che al momento Higuain rappresenta con Suarez e Lewandowski il top mondiale nel ruolo di prima punta, che avendo 28 anni e mezzo garantisce sulla carta almeno altre quattro stagioni ad alto livello e che con il “mercato pazzo” di questo periodo è davvero difficile acquistare un giocatore di questo calibro a una cifra inferiore (basti ricordare gli 80 milioni pagati dal Manchester United per Martial l’anno scorso, gli 80 che potrebbe spendere il Chelsea per Lukaku e la cifra analoga che il Real Madrid ha rifiutato per Morata, un giocatore che alla Juventus ha dimostrato di poter essere un “crack” del futuro ma che come continuità e “killer instinct” è a oggi molto lontano dal rendimento del “Pipita”).

In sintesi poiché il teorema caro ad alcuni tifosi “teniamo tutti i migliori e compriamo ogni anno nuovi top player se no non possiamo competere con le big d’Europa” è molto semplice da dire ma insostenibile economicamente, visto che le big d’Europa hanno una “potenza di fuoco” nel breve e medio periodo inavvicinabile per il club bianconero e oltretutto anche loro utilizzano spesso le plusvalenze per finanziarsi ulteriormente, per avere una squadra in grado di giocarsela con tutti anche in Europa la Juventus non ha a oggi alternative a quello che è stato mirabilmente fatto in questi anni e che ha permesso la strategia aggressiva di questo mercato sul fronte acquisti: far crescere gradualmente i ricavi e scovare giocatori che possano crescere di valore anno dopo anno permettendo alla società di finanziare il rafforzamento della rosa con le loro cessioni arrivando a poter reggere, seppur con qualche sacrificio, una “potenza di fuoco” fino a cinque anni fa totalmente insostenibile (aumentata in cinque anni da 190 a oltre 300 milioni). Per essere chiari, come già avevo scritto prima del mercato, senza le cessioni di Pogba e Morata (entrambe comunque “subite” dalla Juventus, una per la volontà del calciatore e l’altra per la “recompra” che favoriva il Real Madrid) probabilmente sarebbe arrivato al massimo uno dei cinque nuovi acquisti ingaggiati fino a ora e difficilmente uno dei due più costosi… la società ha fatto buon viso a cattivo gioco e una volta capito che avrebbe perso il francese e lo spagnolo ha puntato giocatori di elevata qualità reinvestendo con gli interessi tutto quanto era stato guadagnato senza paura di rischiare qualcosa sui conti futuri. Risparmiare i soldi investiti per Higuain per comprare altri giocatori meno costosi, al momento meno forti ma più di prospettiva, non solo avrebbe allontanato la possibilità di ottenere grandi risultati in Europa quest’anno ma avrebbe probabilmente finito per togliere motivazioni anche al gruppo storico, che già nelle prime dichiarazioni dei veterani risulta rinvigorito e altamente motivato dall’arrivo dei nuovi acquisti e che avrebbe probabilmente mal digerito un'altra stagione “di costruzione”.

Dopo aver spiegato le motivazioni che stanno dietro al mercato della Juventus e a questa variazione di strategia societaria in relazione ai bilanci, andiamo nello specifico a vedere cosa ci dobbiamo aspettare ancora in queste ultime settimane di mercato.

IL MERCATO

La situazione economica del bilancio 2016/17 lascia alla Juventus la possibilità di completare la rosa con uno o due acquisti di qualità a fronte di uno o due uscite. Nonostante la plusvalenza di Pogba sia stata meno elevata del previsto, infatti, l’assoluta necessità di cedere un giocatore per inserirne un altro in rosa data la mancanza di posti disponibili in lista lascia spazio alla possibilità di incassare il denaro utile per i nuovi arrivi anche dal punto di vista strettamente contabile relativo ai costi dei cartellini (per il momento la Juve è in perdita su questo fronte di 16,5 milioni, che diventerebbero 42,6 circa se si volesse togliere la “commissione Raiola” anche se normalmente questi valori sono considerati a parte rispetto ai costi dei cartellini, ma che scenderebbero a 22,6 se alla fine la cessione di Coman al Bayern Monaco verrà contabilizzata già quest'anno). Dal punto di vista del solo bilancio annuale, come abbiamo visto, ci sarebbe spazio anche per un acquisto importante e oneroso senza allontanarsi dall’obiettivo di mantenere in attivo il Patrimonio Netto, ma è chiaro che ci si deve muovere ragionando sulle possibilità di spesa almeno su un arco di due anni come abbiamo fatto nel paragrafo precedente. Inoltre è abbastanza probabile che al di là della commissione Raiola anche sull’arrivo dei cinque (o sei... o sette...) nuovi giocatori peserà in qualche misura il fattore “comissioni agli agenti” e che nel corso della stagione venga rinnovato il contratto sia a Bonucci che a Dybala col rischio di un ulteriore aumento dei costi (per l’argentino però questo può essere in buona parte compensato allungando il contratto e diminuendo così in misura significativa l’ammortamento residuo). Detto quindi che non si può stabilire una cifra specifica per gli ultimi acquisti, si può però sicuramente concludere che in caso di buona cessione di Zaza ci siano senza alcun dubbio i fondi per una qualsiasi delle operazioni indicate qua sotto, che quindi andranno valutate più come valutazione globale dei giocatori (da non ipervalutare) e dell'effettiva disponibilità delle squadre proprietarie a venderli che rispetto alla possibilità che si possano o meno spendere certe cifre. Come fatto in passato vediamo ora quanto peserebbero a bilancio i giocatori che sono nel mirino bianconero prendendo per buone le cifre lette in questi giorni sui giornali per quanto riguarda il costo dei cartellini:

Matic (costo: 35, anni di contratto: 5, stipendio lordo annuale: 6,5): 13,5 milioni

Witsel (costo: 25, anni di contratto: 5, stipendio lordo annuale: 6,5): 11,5 milioni

Matuidi (costo: 30, anni di contratto: 4, stipendio lordo annuale: 9,3): 16,8 milioni

Sissoko (costo: 25, anni di contratto: 5, stipendio lordo annuale: 5,2): 10,2 milioni

Luiz Gustavo (costo: 20, anni di contratto: 4, stipendio lordo annuale: 7): 12 milioni

Gabigol (costo: 25, anni di contratto: 5, stipendio lordo annuale: 4,2): 9,2 milioni

Cuadrado (costo: prestito, anni di contratto: 1, stipendio lordo annuale: 5,6): 5,6 milioni

Credo sia inutile considerare le ipotesi Biglia e Rakitic, che seppur nomi usciti recentemente sono lontanissimi dal possibile approdo a Torino. Anche per Paredes la strada sembra molto in salita: difficile che dopo il caso Pjanic la Roma ceda un altro giocatore alla Juve in questa sessione di mercato. Non sono esclusi discorsi su eventuali esuberi dei top club europei nel caso in cui questi facessero nuovi acquisti e si ritrovassero con troppi giocatori a centrocampo, ma per il momento non sembra la strada che vuole battere la dirigenza e inoltre sono tutte da definire le eventuali richieste delle squadre proprietarie dei cartellini (per esempio da ieri escono da fonti diverse numerosi centrocampisti del Real Madrid ma credo sia il caso di prendere queste notizie con le pinze, Isco non parrebbe il profilo di giocatore cercato, Casemiro difficilmente sarà in vendita e anche per Kovacic, nonostante il giocatore piaccia molto ad Allegri, non pare ci siano movimenti concreti per ora).

Questi invece sono i risparmi ottenibili cedendo alcuni dei giocatori attualmente in rosa fra esuberi e non (lo stipendio risparmiato è calcolato nell’arco di 11 mesi essendo già passato il mese di luglio):

Isla (costo: 4, plusvalenza: 0,7, ammortamento annuale risparmiato: 3,3, stipendio lordo risparmiato: 2,4): 6,4 milioni (ai quali andrà probabilmente tolta la buonuscita che a seconda delle fonti varia da 600 mila euro a 1,5 milioni)

Zaza (costo: 25, plusvalenza: 11, ammortamento annuale risparmiato: 3,5, stipendio lordo risparmiato: 3,7): 18,2 milioni

De Ceglie (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 2,2): 2,2 milioni

Thiam (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 0,5): 0,5 milioni

Bouy (costo: prestito, stipendio lordo risparmiato: 0,5): 0,5 milioni

Pereyra (costo: 15, plusvalenza: 4,5, ammortamento annuale risparmiato: 2,8, stipendio lordo risparmiato: 2,5): 9,8 milioni

Lemina (costo: 25, plusvalenza: 15,5, ammortamento annuale risparmiato: 2,3, stipendio lordo risparmiato: 2): 19,8 milioni

Hernanes (costo: 7,8, plusvalenza: 0, ammortamento annuale risparmiato: 3,9, stipendio lordo risparmiato: 5,1): 9 milioni (in caso di prestito il risparmio è del solo stipendio di 5,1 milioni)

Marrone (costo: prestito; ammortamento annuale risparmiato: 0, stipendio lordo risparmiato: 0,4): 0,4 milioni

Strana la situazione riguardante il terzino destro. Se da una parte si parla di rinnovo per Lichtsteiner, dall’altra il pressing sul Milan per De Sciglio lascia pensare che forse ci sia qualche club interessato allo svizzero e che la Juventus potrebbe cederlo a sorpresa prima della fine del mercato. Ricordo che Lichtsteiner ha un ammortamento residuo a bilancio di 0,8 milioni, è all’ultimo anno di contratto e guadagna 5,2 milioni lordi a stagione. Se si presentasse una squadra disposta a spendere su di lui qualche milione la Juventus potrebbe effettivamente entrare nell’ordine delle idee di realizzare con lui una plusvalenza e ripiegare sul giovane italiano molto stimato da Allegri (per quanto il Milan però chieda per lui 25 milioni, cifra che a bilancio peserebbe 5 dato il probabile contratto quinquennale e alla quale andrebbe aggiunto l’ingaggio annuale... anche questo è motivo di valutazione). Va ricordato che Cuadrado potrebbe essere visto come “cavallo di ritorno” in caso di addio di Lichtsteiner, anche se in questo caso la Juventus sarebbe un po’ scoperta nel ruolo di terzino destro di difesa in un’ipotetica difesa a quattro, con il solo Dani Alves di ruolo e Barzagli da “adattare”.

Fra i giocatori in uscita non ho considerato Sturaro e Asamoah perché a quanto pare la società non ha alcuna intenzione di cederli, cosa che in realtà pare che i dirigenti non vogliano fare nemmeno con Lemina. Va comunque ricordato che a gennaio/inizio febbraio ci sarà la Coppa d’Africa e parteciperanno tre giocatori juventini: Benatia con il Marocco, Asamoah con il Ghana e Lemina con il Gabon, perciò non è escluso che la Juventus possa pensare di vendere uno dei due centrocampisti. Di contro va detto che se la società è convinta di poter contare su di loro ancora per diversi anni non sarà certo un mese di Coppa d’Africa a giustificare una cessione a titolo definitivo.

In conclusione diamo quindi un rapido sguardo d’insieme alla composizione che la rosa potrebbe avere alla fine del mercato ruolo per ruolo.

Portieri: Buffon inamovibile titolare, Audero promosso a terzo portiere e Neto a quanto pare felice di fare il secondo, anche se ancora non del tutto fuori a discorsi di mercato (ultimo un possibile scambio con Marchetti della Lazio).

Difensori: i cinque difensori centrali garantiscono grande solidità al reparto difensivo, con i due terzini brasiliani a dare spinta sulle fasce e i “vecchi” Lichtsteiner (se rimarrà) ed Evra a dare loro il cambio mettendo in campo l’esperienza.

Centrocampisti: è vero che in questa zona del campo ci sono diversi problemi fisici, fra Marchisio che rientrerà a metà ottobre, Khedira sempre a rischio infortuni, Asamoah e Pereyra che non garantiscono continuità al 100% e Sturaro reduce dal problema avuto contro la Germania nei quarti di finale degli Europei. Ma è anche vero che il reparto, se come sembra verrà ulteriormente rinforzato, è numericamente importante e potrebbe essere formato alla fine del mercato da undici giocatori per tre o quattro ruoli… inoltre se una preparazione senza intoppi consegnerà ad Allegri Asamoah e Pereyra più sani di quanto siano stati per buona parte della scorsa stagione tutti e due potrebbero essere annoverati come “nuovi acquisti” che alzano la qualità della rosa. Di certo sarà comunque importante non sbagliare la scelta del “sostituto” di Pogba, che deve necessariamente essere un giocatore di livello (altrimenti tanto vale mantenere la rosa esistente e risparmiare i soldi per il futuro). Stando alla recente conferenza stampa di Allegri nella quale ha indicato Pjanic come giocatore ideale davanti alla difesa, diminuiscono le possibilità che il nuovo giocatore abbia un profilo da regista più simile a Luiz Gustavo e aumentano invece le chance di Witsel e soprattutto Matuidi, senza dimenticare che il francese ha come procuratore proprio Mino Raiola… Il problema è che al momento per tutti gli obiettivi non c'è identità di vedute sul prezzo con le società proprietarie del cartellino. Per quanto riguarda Marrone mi sorprende la decisione di metterlo sul mercato: da prodotto del vivaio e vista la sua duttilità e la possibilità di utilizzarlo in emergenza come vice-Bonucci io lo terrei in rosa...

Attaccanti: Dybala-Higuain sulla carta riporta la Juventus a un potenziale offensivo che ricorda le annate magiche di Del Piero e Trezeguet. Mandzukic è la terza punta di alto livello assolutamente imprescindibile per non farsi trovare impreparati in Champions League in caso di infortuni e Pjaca è il giovane talento da scoprire. Solo il campo scioglierà i dubbi sull’utilizzo del croato come seconda punta (per ora è più probabile che con lui in campo si passi a un 4-3-2-1), forse  per quello la Juventus sta cercando di portare a casa anche Gabigol che non solo è più seconda punta di Pjaca ma che sarebbe l’ideale per schierare un tridente di riserva di assoluto livello Pjaca-Mandzukic-Gabigol. A mio avviso praticamente impossibile la conferma di Zaza, chiuso nel ruolo di prima punta da Higuain e Mandzukic. Da stabilire solamente la sua destinazione: in caso di un solo nuovo acquisto in un qualsiasi ruolo sarà molto probabilmente lui il partente, visto e considerato che non sarebbe così strano vedere la Juventus iniziare la stagione con quattro punte, scenario già visto l’anno scorso. 

Il 21 settembre verrà approvato il bilancio annuale 2015/16, l'appuntamento è quindi attorno a quella data per l'aggiornamento delle stime relative al bilancio della Juventus.