La tecnica al potere, espressa in due modi molto diversi tra loro, a tratti complementari. La Lazio che va a segno da quindici partite di fila - l'ultima volta è accaduto nel 2006 - è frutto di un lavoro certosino e quotidiano sul campo, forte di un'idea tattica molto precisa, esaltata dalle doti dei singoli. È qui che salgono sul piedistallo Sergej Milinkovic Savic e Luis Alberto. Entrambi nati in Spagna - sì, anche il nazionale serbo - ma con un accarezzamento del pallone, che rispetta in pieno il sangue originale. Lo slavo lo tratta elegante di suola e arrogante di potenza, lo spagnolo, gentile di punta e di tacco, veloce nel farlo correre al pari del pensiero. E se la squadra di Inzaghi dietro sbarella - 22 i gol incassati in 16 partite - davanti balla con grazia e prepotenza. 

Dal piedistallo al podio, quello dei centrocampisti migliori secondo le statistiche di Fantagazzetta. Al primo posto c'è Milinkovic Savic con la media di 6,53 e la fantamedia di 7,53. Quindici le gare giocate, 5 gol e un assist. Seguono Torreira della Sampdoria e Luis Alberto. Il trequartista gode di una media pari al 6,5 e di una fantamedia di 7,62. Lo spagnolo ha giocato sin qui tutte le sedici partite di A, mettendo la firma su 5 gol e su 3 assist. 

I numeri, tuttavia, non bastano a spiegare l'importanza che le due pedine hanno per la Lazio di Inzaghi, il tutto non solo in fase di possesso palla ma anche in quella di non possesso. Una premessa è doverosa e rende per l'ennesima volta merito a mister Inzaghi: l'adozione del 3-5-1-1, con Milinkovc mezz'ala sinistra e Luis Alberto dietro Immobile (o Caicedo, come accaduto domenica scorsa contro l'Atalanta). I compiti impartiti ai singoli sono precisi, esattamente come le porzioni di campo che vanno a ricoprire. Un'evoluzione di un concetto che era maturato la stagione scorsa ma che da quest'anno gode di un'arma un più: lo spagnolo in stato di grazia e "dentro" l'idea di gioco del suo allenatore. 

Nel campionato precedente, infatti, l'azione offensiva si sviluppava per lo più nelle assi laterali, con lo stretto dialogo tra mezz'ala, esterno e attaccante, quest'ultimo per lo più sponda di riferimento per andare in profondità e poi al cross oppure a cercare il corner, situazione dalla quale la Lazio ha ricavato spesso numerose occasioni da rete.

35° giornata della stagione 2016-17, Lazio-Sampdoria 7-3: il gol al 26' della ripresa di Immobile (youtube)

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In questa stagione la dinamica non cambia ma, ferma la continua crescita di Milinkovic, il vero valore aggiunto è stato ed è Luis Alberto. All'ex Liverpool c'è voluto un anno per ambientarsi in Italia, recuperare una condizione fisica ottimale, calarsi mentalmente in un contesto dove doveva dimostrare tutto daccapo. Solo che era difficile farlo, se un direttore sportivo, nello specifico Tare, ti presenta come il sostituto di un ala - Candreva, passato all'Inter - e tu sei un trequartista naturale. C'è voluto tempo anche a Inzaghi per metabolizzarlo al meglio dentro un contesto tattico, ora ad hoc sia per lui che per tutti gli altri centrocampisti. Tra l'altro, fino all'infortunio muscolare patito in estate, Felipe Anderson era un titolare inamovibile. In questo il giocatore ha avuto fortuna: i problemi a lungo sofferti dal brasiliano, gli hanno concesso tutto lo spazio in campo necessario, per salire al vertice delle gerarchie delle scelte tecniche. 

3° giornata della stagione 2017-18, Lazio-Milan 4-1, una delle tre reti di Immobile (youtube)

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L'arma in più proposta da Luis Alberto, ma anche da tutti i centrocampisti della Lazio, è la grande capacità di giocare tra le linee. Il trequartista si posiziona tra difesa e centrocampo avversari e aspetta il pallone, riuscendo spesso e volentieri a farsi trovare smarcato, in maniera molto rapida. 

Una delle ennesime partenze tra le linee, di Luis Alberto (amante della bola -youtube)

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In questa fase sono le mezz'ali a fargli arrivare la palla e possono essere sia Parolo, ma anche e soprattutto Milinkovic Savic. L'intesa tra il trequartista e il serbo è così ben collaudata, che spesso l'ex Liverpool si allarga sulla sinistra, non solo per facilitare il servizio del compagno, ma anche per andare a creare densità su quel lato di campo e futura superiorità in area avversaria. Dal limite, parte il servizio per Immobile che s'incunea vicino alla porta con tagli chirurgici. In alternativa, ove possibile, la rifinitura di Luis Alberto finisce ad uso per lo più di esterni e dei centrali, bravi negli inserimenti senza palla.  
Il servizio in area di Luis Alberto per Milinkovic Savic (youtube)

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Uno dei tanti scambi ravvicinati tra MS e Luis Alberto (youtube)

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L'azione offensiva della Lazio, parte spesso anche dalla difesa, con le verticalizzazioni di De Vrij, ma anche dello stesso Strakosha, a superare la metà campo. Qui, è più che sfruttabile la stazza e l'abilità aerea sopratutto di Milinkovic, oltre alla già citata dote di smarcarsi con rapidità di Luis Alberto. Inoltre, anche in fase di non possesso, il serbo e lo spagnolo sono fondamentali: in questa fase la Lazio passa ad un 4-3-3 con loro due più Immobile, a fare diga davanti al centrocampo, tenere il pressing alto e approfittare dei rilanci lunghi della difesa in caso di contropiede. 

Il rinvio di Strakosha per la testa di Milinkovic Savic (youtube)

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Il contributo dei due non si ferma qui e nemmeno nella loro abilità nel tiro da fuori area. Entrambi s'incaricano spesso di battere le punizioni e in particolare i corner, spesso con sviluppi fruttuosi. 

2° giornata della stagione 2017-18, Chievo-Lazio 1-2: il corner di Luis Alberto per la testa e il gol di Immobile (youtube)

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4°  giornata della stagione 2017-18, Genoa-Lazio 2-3, la punizione di MS che porta al gol di Bastos

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L'aspetto più positivo per la Lazio, di questa coppia serbo-spagnola, è senza dubbio la continuità: sono infatti veramente poche le partite "sbagliate" dai due giocatori, in virtù di una grande tenuta fisica, tanto che Inzaghi non ha praticamente mai sottoposto a turnover il trequartista che si è giocato tutto il campionato sin qui disputato, mentre il serbo ha saltato in Serie A, solo il turno al "Bentegodi" contro il Verona, per un problema muscolare. La sfida tattica, pare però non sia finita. L'allenatore biancoceleste, pare voglia inserire nell'undici titolare anche Felipe Anderson, sul quale, nella preparazione estiva, aveva puntato moltissimo. L'idea potrebbe quindi essere quella di passare al 3-4-2-1 o al 4-3-2-1, con il brasiliano e Luis Alberto dietro a Immobile. La soluzione potrebbe essere affascinante. 
Dal punto di vista contrattuale, invece, il presidente Lotito pare voglia inserire una clausola per Milinkovic - sicuramente non inferiore ai cento milioni di euro - nel contratto firmato di recente tra le parti e valevole sino al 2022. Per lo spagnolo, invece, l'accordo con la Lazio scade nel 2021 ma non è fuori luogo pensare ad un adeguamento, ora che il giocatore è entrato nell'orbita Nazionale e potrebbe partecipare al Mondiale russo.