È un Napoli ad alta tensione. Anche la vittoria col Venezia è arrivata con sofferenza. Non per il gioco, non per ragioni tattiche, ma per una rincorsa che ha avuto i toni della partita stregata. A Firenze i partenopei affronteranno una gara per cui probabilmente servirà tutto. Anima e prestazione.
Fiorentina-Napoli ha il sapore degli appuntamenti importanti. Al di là di una classifica che vede entrambe lanciate verso obiettivi importanti, soprattutto per gli uomini di Conte la gara in Toscana assume un valore a tratti decisivo per la corsa a quello che nessuno vuole pronunciare. La trasferta sul campo della squadra di Palladino è il prologo a un calendario di impegni che dalla seconda metà di gennaio metterà il Napoli davanti a una svolta.
La Fiorentina rievoca un tipo di avversario che negli appuntamenti recenti ha visto il Napoli balbettare. Atalanta e Lazio, entrambe al Maradona, hanno messo in difficoltà l’assetto tattico di una squadra che contro gli avversari in grado di saper colpire di rimessa agendo in velocità non è riuscito a far valere la fase difensiva e, al tempo stesso, la capacità di andare a rete. Il Napoli sembra patire un certo tipo di squadre. E la Fiorentina può essere quel genere di undici in grado di rievocare quei fantasmi.
Il gioco di Palladino, che ha subito stabilito un ottimo feeling con la sua nuova panchina, è caratterizzato da una manovra armonica e veloce. Dall’altra parte il “reggente” Juan Jesus dovrà vedersela con un attacco che ha saputo mettere in difficoltà quasi tutte le squadre del campionato e il resto della difesa azzurra dovrà fare appello a tutte le energie per sopperire all’assenza di Buongiorno. Inoltre Conte dovrà fare a meno di Kvara e Politano. Le opzioni possibili pareggiano le ipotesi sui probabili sostituti. A condizionamento anche di qualche ruolo da adattare.
Il 4-2-3-1 dei viola costituisce un elemento di interesse rispetto a un copione tattico di una gara in cui gli ospiti potrebbero lasciare più spesso l’iniziativa offensiva ai padroni di casa. Tornando, così, a un atteggiamento visto spesso nella fase centrale del girone di andata.
A Firenze, però, il Napoli potrebbe anche giocare con l’idea di un doppio risultato utile, ma il primo posto, visto il ritmo tenuto dalle dirette contendenti, non consente rallentamenti.