Pochi calcoli per una gara che al Napoli chiede due cose: i tre punti e una costanza di gara che non si divida in due tempi dal verso opposto. A Udine e a Genova il Napoli si è ritrovato nel bel mezzo di prestazioni dai due volti. Il secondo tempo con l’Udinese e il primo col Genoa. Sufficienti per ottenere il massimo risultato, ma con un intorno di sofferenza tattica.

Nelle due trasferte vinte dai partenopei è andato due volte in scena un Napoli dal doppio volto. Inconcludente nella prima frazione in Friuli, per poi venire fuori con autorevolezza nella ripresa, e brillante nel primo tempo con un Grifone con luogo a procedere in una seconda parte di gara con troppi brividi e troppo Meret.

Anche Antonio Conte ha sottolineato la necessità di non smarrire il giusto livello di concentrazione. Aspetto che risulta decisivo in una corsa in cui ogni dettaglio e ogni frangente possono risultare determinanti, soprattutto in relazione a un calendario che presto metterà i partenopei davanti a una fase, quella del “profondo” gennaio, che molto probabilmente fornirà al Napoli responsi condizionanti per il prosieguo del campionato rispetto a certe consapevolezze. 

Col Venezia i precedenti degli azzurri sono incoraggianti, ma sia il dato statistico che la posizione in classifica dei lagunari non devono trarre in un inganno che ha in sé il più classico degli scivoloni. Il Venezia, inoltre, ha dimostrato di poter mettere in difficoltà anche le squadre di alta classifica. I veneziani hanno sfiorato l’impresa a Torino con la Juve e dall’Inter sono stati sconfitti dopo una partita in cui i nerazzurri hanno patito non poco la prestazione dei veneti. 

Per la sfida al Maradona gli ospiti dovranno fare i conti con diverse assenze. Di Francesco, oltre a Svoboda, dovrebbe rinunciare a Duncan, Sagrado e Raimondo. Conte, invece, dovrebbe aver recuperato Politano. Sull’altra fascia Kvara e Neres saranno protagonisti di un ballottaggio staffetta in cui il georgiano dovrebbe essere il favorito per una maglia da titolare. 

È ovvio che il copione tattico preveda l’iniziativa offensiva nelle mani del Napoli, con gli azzurri costretti a sviluppare una manovra offensiva efficace per cercare di avere ragione di un Venezia che probabilmente cercherà di ripiegare in un atteggiamento più prudente e improntato sulla difensiva. Al Napoli, quindi, il doppio obiettivo di vincere e convincere.