Ennesimo clean sheet di una stagione da incorniciare. Oggi deve fare ben poco: una respinta prima del gol annullato, qualche disimpegno. Nel secondo tempo commette una leggerezza in fase di costruzione, ma stasera c'è poco da segnalare.
- Darmian 26’
- Martinez L. 46’
- Dimarco 55’
- Frattesi 72’
Ennesimo clean sheet di una stagione da incorniciare. Oggi deve fare ben poco: una respinta prima del gol annullato, qualche disimpegno. Nel secondo tempo commette una leggerezza in fase di costruzione, ma stasera c'è poco da segnalare.
Ennesimo clean sheet di una stagione da incorniciare. Oggi deve fare ben poco: una respinta prima del gol annullato, qualche disimpegno. Nel secondo tempo commette una leggerezza in fase di costruzione, ma stasera c'è poco da segnalare.
L'inserimento nel finale del primo tempo apre gli spazi per il gol di Lautaro. Sempre pericoloso sulla sinistra, chiude la partita con un gol di rapina dopo l'errore dal dischetto di Lautaro.
Leader difensivo silenzioso, l'olandese non sbaglia un intervento e si conferma al top della forma in questo periodo. Sfrutta l'assenza di Acerbi e sfodera l'ennesima prestazione priva di sbavature.
Leader difensivo silenzioso, l'olandese non sbaglia un intervento e si conferma al top della forma in questo periodo. Sfrutta l'assenza di Acerbi e sfodera l'ennesima prestazione priva di sbavature.
Rispetto ai compagni del terzetto difensivo è, come al solito, il più intraprendente. Il piede è delicato e gli permette di rendersi pericoloso quando avanza nella metà campo offensiva.
Rispetto ai compagni del terzetto difensivo è, come al solito, il più intraprendente. Il piede è delicato e gli permette di rendersi pericoloso quando avanza nella metà campo offensiva.
Sfrutta l'errore di Carnesecchi bruciando Zappacosta e insaccando la rete dell'1-0. Evidentemente ci prende gusto, perché poco dopo rischia di firmare una clamorosa doppietta, ma questa volta il portiere risponde presente. Inzaghi lo leva perché ammonito.
Inizio da brividi, regala un'occasione all'Atalanta con una leggerezza al 10': per sua fortuna l'arbitro annulla il gol di De Ketelaere. Si salva con l'assist per Lautaro, nel secondo tempo ordinaria amministrazione.
Inizio da brividi, regala un'occasione all'Atalanta con una leggerezza al 10': per sua fortuna l'arbitro annulla il gol di De Ketelaere. Si salva con l'assist per Lautaro, nel secondo tempo ordinaria amministrazione.
Entra nel secondo tempo con la voglia di spaccare il mondo. Si procura il calcio di rigore andando a giocare un pallone che altri davano per perso, ottiene il calcio di punizione da cui nasce la rete di Frattesi con una progressione impressionante.
Entra al posto di Dimarco, quando la gara ha ormai poco da dire. Le sue accelerazioni sono sempre temibili, ma oggi non trova concretezza nelle sue giocate.
Oggi ruba l'occhio per la sua capacità di trovare i compagni smarcati con lucidità e disinvoltura. Gioca con una tranquillità inedita, sa sempre qual è la cosa giusta da fare; innesca Dimarco nell'azione del secondo gol, è sempre nel posto giusto quando occorre chiudere le linee di passaggio dell'Atalanta.
Oggi ruba l'occhio per la sua capacità di trovare i compagni smarcati con lucidità e disinvoltura. Gioca con una tranquillità inedita, sa sempre qual è la cosa giusta da fare; innesca Dimarco nell'azione del secondo gol, è sempre nel posto giusto quando occorre chiudere le linee di passaggio dell'Atalanta.
Il suo inserimento in profondità scardina la difesa uomo su uomo dell'Atalanta: semina Ederson e agevola l'errore di Carnesecchi. Nel fraseggio nerazzurro è, come al solito, fondamentale.
Entra, segna ed esce. Un contributo lampo alla partita, con un gol dei suoi: tempi di inserimento perfetti, colpo di testa preciso, intesa con Sanchez ormai assodata. Si infortuna ed è costretto a lasciare il campo.
Entra, segna ed esce. Un contributo lampo alla partita, con un gol dei suoi: tempi di inserimento perfetti, colpo di testa preciso, intesa con Sanchez ormai assodata. Si infortuna ed è costretto a lasciare il campo.
Entra per dare il suo apporto nel finale. Concentrato, aiuta il palleggio interista ed è attento nella fase difensiva, fatto non scontato.
Sostituisce al meglio l'infortunato Calhanoglu: play basso per impostare l'azione, oggi è particolarmente concentrato nella fase di interdizione. Quando palleggia non sbaglia un passaggio.
Entra bene in campo, con voglia e grinta. Concorda con Frattesi la giocata del quarto gol e lo pesca con un tocco preciso direttamente da calcio di punizione.
Partita a tutto campo del capitano nerazzurro, che trascina i compagni con una furia agonistica spaventosa. Innesca Mkhitaryan nell'azione del primo gol, sigla il raddoppio con una stoccata che lascia di stucco Carnesecchi, colpisce una traversa con un gran destro. Mezzo punto in meno per il rigore sbagliato.
Una delle poche note stonate nell'Inter di stasera: non era la sua partita, una gara fatta di accelerazioni improvvise e pressing a tutto campo. Cerca comunque di dare il massimo, anche nella fase difensiva.
Demolisce l'Atalanta di Gasperini, lo score è di 8 gol fatti e 0 subiti nelle ultime 2 partite: la sua Inter è una macchina inarrestabile per qualsiasi avversario. 12 punti di vantaggio e una spaventosa ferocia nell'affrontare le partite.
Demolisce l'Atalanta di Gasperini, lo score è di 8 gol fatti e 0 subiti nelle ultime 2 partite: la sua Inter è una macchina inarrestabile per qualsiasi avversario. 12 punti di vantaggio e una spaventosa ferocia nell'affrontare le partite.
Un errore sul gol che apre la partita, lascia la palla per la battuta di Darmian. Respinge la conclusione dell'esterno pochi minuti dopo, mentre il tiro di Lautaro non gli lascia scampo. Si riscatta con il rigore parato allo stesso attaccante argentino.
Un errore sul gol che apre la partita, lascia la palla per la battuta di Darmian. Respinge la conclusione dell'esterno pochi minuti dopo, mentre il tiro di Lautaro non gli lascia scampo. Si riscatta con il rigore parato allo stesso attaccante argentino.
Perde il confronto con Darmian, che lo brucia e lo anticipa sul pallone vagante dell'1-0. Qualche buona sortita offensiva, ma anche tante sofferenze nella sua metà campo; resta uno dei pochi a provarci.
Esce da San Siro con un bel mal di testa. Gli attaccanti interisti arrivano da tutte le parti, nel primo tempo non riesce ad assorbire le accelerazioni di Lautaro e compagni. Male in occasione del gol di Frattesi.
Tanti errori di posizionamento e poca incisività nelle giocate. La sua colpa maggiore è lasciar tirare Lautaro con troppa libertà; ingenuo in occasione del calcio di rigore.
Tanti errori di posizionamento e poca incisività nelle giocate. La sua colpa maggiore è lasciar tirare Lautaro con troppa libertà; ingenuo in occasione del calcio di rigore.
Bruciato da Dimarco in occasione del raddoppio nerazzurro. Oggi partita difficile: gli avversari andavano al doppio della sua velocità. Prova a rifarsi con qualche sortita offensiva, ma senza riuscirci.
Entra al posto di Kolasinac, si trova di fronte un cliente scomodo come Dumfries. Abbatte l'olandese e causa la punizione da cui nasce il gol di Frattesi. Nel finale prova a impensierire Sommer con un tiro che termina a lato.
Non è tra i maggiori responsabili, ma è coinvolto nello sbandamento collettivo dell'Atalanta. Quando l'Inter accelera, fa fatica a seguire i movimenti degli avversari, oggi imprendibili.
Non è tra i maggiori responsabili, ma è coinvolto nello sbandamento collettivo dell'Atalanta. Quando l'Inter accelera, fa fatica a seguire i movimenti degli avversari, oggi imprendibili.
Entra al posto di Scalvini, non fa molto meglio del compagno di squadra. Costretto a fermare gli attaccanti nerazzurri con le buone o con le cattive, sceglie queste ultime.
Un pesce fuor d'acqua, è responsabile di diverse occasioni concesse all'Inter. Concede a Lautaro il tiro che si stampa sulla traversa, perde il confronto con l'avversario di turno, lascia colpire di testa Frattesi: partita da dimenticare.
Un pesce fuor d'acqua, è responsabile di diverse occasioni concesse all'Inter. Concede a Lautaro il tiro che si stampa sulla traversa, perde il confronto con l'avversario di turno, lascia colpire di testa Frattesi: partita da dimenticare.
Entra al posto di Koopmeiners, prova ad aumentare la fisicità del centrocampo orobico. Il problema è che gli altri corrono a una velocità doppia.
A inizio gara ci prova, ma si spegne troppo presto. Gasperini prova a cambiargli posizione, ma c'è poco da fare: l'Inter spacca la partita con 2-3 accelerazioni, il russo non è in grado di tenere un ritmo del genere.
A inizio gara ci prova, ma si spegne troppo presto. Gasperini prova a cambiargli posizione, ma c'è poco da fare: l'Inter spacca la partita con 2-3 accelerazioni, il russo non è in grado di tenere un ritmo del genere.
Oggi non trova mai la posizione, girando a vuoto per tutto il tempo in cui rimane in campo. Mai nel vivo dell'azione, esce senza aver lasciato il segno.
Mkhitaryan lo semina in occasione del primo gol. Qualche intervento sopra le righe, tanta corsa, ma quasi mai efficace. Il centrocampo dell'Inter oggi lo fa a fettine.
Mkhitaryan lo semina in occasione del primo gol. Qualche intervento sopra le righe, tanta corsa, ma quasi mai efficace. Il centrocampo dell'Inter oggi lo fa a fettine.
Il contraccolpo psicologico del gol annullato non gli lascia scampo: da quel momento esce fuori dal match mentalmente e non rientra più. Fuori dal gioco, sparisce dai radar fino all'inevitabile sostituzione.
Entra al posto di Miranchuk, ma non combina molto più del compagno. Qualche tentativo solitario e poco dialogo con i compagni: il suo stato di forma è approssimativo.
Entra nel finale, quanto basta per qualche intervento falloso di pura frustrazione. Indietro di condizione, dovrà impegnarsi per strappare minuti in situazioni meno compromesse.
L'Inter di Inzaghi devasta la sua Atalanta, che tiene botta per un quarto d'ora, poi cade sotto i colpi di un'avversaria molto più forte. Le scelte del tecnico non convincono: la squadra prova a reggere ritmi impossibili da sostenere, invece che difendere in modo più ordinato. E i cambi non sortiscono effetto.
L'Inter di Inzaghi devasta la sua Atalanta, che tiene botta per un quarto d'ora, poi cade sotto i colpi di un'avversaria molto più forte. Le scelte del tecnico non convincono: la squadra prova a reggere ritmi impossibili da sostenere, invece che difendere in modo più ordinato. E i cambi non sortiscono effetto.
L'Inter di Inzaghi devasta la sua Atalanta, che tiene botta per un quarto d'ora, poi cade sotto i colpi di un'avversaria molto più forte. Le scelte del tecnico non convincono: la squadra prova a reggere ritmi impossibili da sostenere, invece che difendere in modo più ordinato. E i cambi non sortiscono effetto.