Non deve compiere nemmeno una parata, solo qualche disimpegno con i piedi (di cui uno da brividi). Quando non può arrivare, ci pensa Abraham a salvare la sua imbattibilità.
- Pellegrini Lo. rig 6’
Ringhia sulle caviglie degli avversari, annullando Soriano quando si allarga dalle sue parti e rendendosi protagonista di un anticipo decisivo su Arnautovic al 55'.
Governa la difesa con esperienza e carisma, non lascia toccare palla ad Arnautovic e nel finale è decisivo per blindare la vittoria con un gran salvataggio. Protagonista anche al 55', quando si immola su una conclusione dal limite: imprescindibile per Mourinho.
Croce e delizia dei giallorossi, è capace di chiusure in extremis e di errori di posizionamento banali. All'interno della stessa partita può fare di tutto, nel bene e nel male; oggi la Roma non paga dazio.
Poco incisivo sulla destra, si schianta spesso su Lykogiannis. Anche se non concede molto sul suo lato, è impreciso e commette un'ingenuità, regalando un calcio di punizione agli avversari con un fallo di mano evitabile.
Il rigore battuto e segnato al 6' si rivela decisivo per la vittoria: la Roma si arrocca e porta a casa il risultato, il capitano fluttua tra le linee e prova a innescare gli attaccanti, riuscendo in più occasioni. Ma quel che più conta è il gol segnato dal dischetto.
Il rigore battuto e segnato al 6' si rivela decisivo per la vittoria: la Roma si arrocca e porta a casa il risultato, il capitano fluttua tra le linee e prova a innescare gli attaccanti, riuscendo in più occasioni. Ma quel che più conta è il gol segnato dal dischetto.
Partita esclusivamente difensiva del centrocampista giallorosso, che si schiaccia sulla linea arretrata e prova a disinnescare le imbucate del Bologna. Alcuni buoni intercetti e poche proiezioni offensive.
Parte bene, spingendo sulla fascia sinistra con regolarità, ma Posch non si lascia sorprendere. Gradualmente cala, senza riuscire più a incidere come in avvio, ma limitandosi a controllare la posizione.
Parte bene, spingendo sulla fascia sinistra con regolarità, ma Posch non si lascia sorprendere. Gradualmente cala, senza riuscire più a incidere come in avvio, ma limitandosi a controllare la posizione.
Entra al posto di Tahirovic per assicurare la sua esperienza in un momento delicato della partita. Contribuisce a rendere più solido il fortino della Roma nel finale.
Entra al posto di Tahirovic per assicurare la sua esperienza in un momento delicato della partita. Contribuisce a rendere più solido il fortino della Roma nel finale.
Si dà da fare, ma è impreciso nel momento clou. Ci prova al 44' con un sinistro al volo, che finisce ampiamente a lato; ha una grande occasione in apertura di ripresa, ma la spreca. Esce per infortunio e tiene in apprensione Mourinho.
Entra al posto di El Shaarawy quando la Roma ha bisogno di forze fresche. Presidia bene la fascia di competenza e dà una mano alla sua squadra nel combattuto finale.
Entra al posto di El Shaarawy quando la Roma ha bisogno di forze fresche. Presidia bene la fascia di competenza e dà una mano alla sua squadra nel combattuto finale.
Ha a disposizione uno scampolo di partita, lo sfrutta bene con ottime ripartenze e qualche buona giocata in velocità. Riesce ad allungare la squadra e a portare la palla lontano dall'area di rigore.
Una partita di buon livello, quella del classe 2003: smista bene il pallone, sa inserirsi e, dopo aver vinto l'iniziale timidezza, riesce a produrre giocate interessanti.
Procura il calcio di rigore con bravura e furbizia, produce buone giocate dialogando con i compagni e sgusciando via ai difensori del Bologna. Al 41' va vicino al gol con un pallonetto che sorvola di poco la traversa, si fa apprezzare anche per i ripiegamenti in difesa: non a caso esce stremato.
Procura il calcio di rigore con bravura e furbizia, produce buone giocate dialogando con i compagni e sgusciando via ai difensori del Bologna. Al 41' va vicino al gol con un pallonetto che sorvola di poco la traversa, si fa apprezzare anche per i ripiegamenti in difesa: non a caso esce stremato.
Entra in campo con una gran voglia di segnare, ma il meglio lo dà nella propria area di rigore: il suo salvataggio sulla linea è fondamentale per la partita e forse per la stagione della Roma.
Il calcio è semplice: vince chi segna un gol in più dell'avversario. Lo Special One, oggi sostituito in panchina dal suo vice, ottiene la vittoria capitalizzando il gol su rigore di Pellegrini. Per la qualità occorrerà aspettare ancora.
Pomeriggio più tranquillo del previsto: se si esclude il rigore di Pellegrini, ha pochissimo lavoro da fare. Un salvataggio su Zaniolo, un'uscita con i piedi e poco altro.
Pomeriggio più tranquillo del previsto: se si esclude il rigore di Pellegrini, ha pochissimo lavoro da fare. Un salvataggio su Zaniolo, un'uscita con i piedi e poco altro.
Gioca davanti alla difesa, spesso è costretto a scalare dietro per dare manforte ai compagni della retroguardia. Presidia bene la sua zona e dà l'avvio alla manovra del Bologna.
Controlla Celik senza perdere il duello, si fa vedere nella metà campo avversaria, sfornando anche qualche bel cross per i compagni. Nel complesso non demerita.
Zaniolo e Dybala lo mettono in difficoltà con i loro movimenti, il difensore fa fatica a seguire i tagli e non riesce a rimediare. Rischia di combinare un pasticcio clamoroso al 48', ma Zaniolo lo grazia.
Entra nella ripresa, è vivace ma altrettanto impreciso. La sua energia è utile nell'assalto finale, ma spesso si lascia prendere dalla fretta e le sue giocate ne risentono.
Entra nella ripresa, è vivace ma altrettanto impreciso. La sua energia è utile nell'assalto finale, ma spesso si lascia prendere dalla fretta e le sue giocate ne risentono.
L'intervento da rigore su Dybala decide la partita: troppo frettoloso, regala alla Roma l'occasione per passare in vantaggio. Nonostante qualche buona giocata, la sua partita rimane macchiata dall'episodio in avvio.
L'intervento da rigore su Dybala decide la partita: troppo frettoloso, regala alla Roma l'occasione per passare in vantaggio. Nonostante qualche buona giocata, la sua partita rimane macchiata dall'episodio in avvio.
Parte bene, con due chiusure efficaci, poi è costretto agli straordinari contro un avversario in palla come El Shaarawy. Controlla bene la fascia destra e riparte ogni volta che può.
Pur con alcuni errori, è tra i migliori nelle fila degli ospiti: ci prova in tutti i modi, anche in rovesciata, ma senza mai trovare la stoccata giusta o il tocco illuminante per i compagni. Rispetto ai quali è però più incisivo e determinato.
Thiago Motta lo schiera largo sulla fascia, non è il suo ruolo e si vede: combina poco o nulla, sbaglia il posizionamento e le giocate, risultando un corpo estraneo alla squadra. Non a caso è il primo a essere sostituito.
Thiago Motta lo schiera largo sulla fascia, non è il suo ruolo e si vede: combina poco o nulla, sbaglia il posizionamento e le giocate, risultando un corpo estraneo alla squadra. Non a caso è il primo a essere sostituito.
Entra al posto di Medel, sostanzialmente con gli stessi compiti. La sua maggiore propensione offensiva lo porta a cercare gloria in avanti, ma a parte un tiro ampiamente fuori misura non ha grandi occasioni per mettersi in mostra.
Scambia spesso la posizione con Ferguson, alternandosi tra il ruolo di playmaker e quello di trequartista. Sulla sua valutazione pesano i numerosi errori di misura, a causa dei quali il Bologna spreca tante azioni pericolose.
Scambia spesso la posizione con Ferguson, alternandosi tra il ruolo di playmaker e quello di trequartista. Sulla sua valutazione pesano i numerosi errori di misura, a causa dei quali il Bologna spreca tante azioni pericolose.
Entra al posto di Soriano, rispetto al compagno di squadra mette in campo maggiore applicazione. Lotta su tutti i palloni e si lascia apprezzare per la sua duttilità.
Trequartista o centrocampista centrale, copre discretamente entrambe le posizioni, ma oggi non brilla in modo particolare. Ammonito per simulazione, si arrabbia molto per la mancata concessione del calcio di rigore.
Partita complicata per l'attaccante austriaco, che si trova davanti uno Smalling in forma smagliante e non riesce a trovare spazi. Un tiro velleitario al 39', tante liti con gli avversari e poco altro nella sua partita.
Partita complicata per l'attaccante austriaco, che si trova davanti uno Smalling in forma smagliante e non riesce a trovare spazi. Un tiro velleitario al 39', tante liti con gli avversari e poco altro nella sua partita.
Il suo Bologna palleggia molto, ma punge pochissimo. Può essere soddisfatto per la personalità mostrata all'Olimpico, però deve ritrovare i gol; per farlo, sarà meglio che Arnautovic sia servito a dovere. Non convince la posizione di Soriano.