Il portiere nerazzurro non viene praticamente mai chiamato in causa per i primi 80 minuti di gioco. Il suo merito è quello di rimanere sveglio per l'assalto finale dei blucerchiati: prima chiude di piede su Pussetto e poi sul tentativo di autorete di Acerbi nel recupero.
Il portiere nerazzurro non viene praticamente mai chiamato in causa per i primi 80 minuti di gioco. Il suo merito è quello di rimanere sveglio per l'assalto finale dei blucerchiati: prima chiude di piede su Pussetto e poi sul tentativo di autorete di Acerbi nel recupero.
Partita di grande continuità per l'esterno nerazzurro. Si fa vedere molto spesso nella metà campo avversaria per cercare i cross e, quando possibile, anche la conclusione a rete. Il suo pezzo forte comunque restano i calci da fermo con cui mette spesso in imbarazzo la retroguardia blucerchiata.
Partita di grande continuità per l'esterno nerazzurro. Si fa vedere molto spesso nella metà campo avversaria per cercare i cross e, quando possibile, anche la conclusione a rete. Il suo pezzo forte comunque restano i calci da fermo con cui mette spesso in imbarazzo la retroguardia blucerchiata.
Il difensore olandese non aveva iniziato la sua stagione nel migliore dei modi ed in molti pensavano che potesse venire soppiantato da Acerbi. Questa sera ha dato la risposta migliore esibendo una prestazione di grande spessore con la ciliegina del gol che sblocca il match.
Mette lo zampino nella rete del definitivo 3-0 lanciando la corsa di Correa verso la metà campo avversaria, ma nei minuti di recupero rischia di regalare una rete agli avversari.
Mette lo zampino nella rete del definitivo 3-0 lanciando la corsa di Correa verso la metà campo avversaria, ma nei minuti di recupero rischia di regalare una rete agli avversari.
Partita piuttosto semplice per il leader difensivo dell'Inter che lascia il palcoscenico ai compagni di reparto. Uno degli ex della serata si limita a controllare un Caputo molto isolato e va vicinissimo al gol di testa su un preciso calcio di punizione battuto da Dimarco.
Difensivamente non viene molto impegnato e allora il giovane difensore nerazzurro decide di dare sfogo alle sue qualità offensive e balistiche. A metà del primo tempo dà vita ad una bella sgroppata, poi sul finale di frazione inventa uno splendido assist per Barella: lancio di quasi 70 metri che pesca perfettamente il compagno di squadra a cui non resta che controllare e calciare in porta.
Difensivamente non viene molto impegnato e allora il giovane difensore nerazzurro decide di dare sfogo alle sue qualità offensive e balistiche. A metà del primo tempo dà vita ad una bella sgroppata, poi sul finale di frazione inventa uno splendido assist per Barella: lancio di quasi 70 metri che pesca perfettamente il compagno di squadra a cui non resta che controllare e calciare in porta.
Nel prepartita l'esterno nerazzurro subisce un colpo che evidentemente ne condiziona anche la prestazione in partita. L'olandese prova a farsi vedere nella metà campo avversaria, ma appare meno esplosivo e continuo del solito, anche se riesce a regalare comunque qualche cross interessante.
Il suo periodo d'oro sembra non voler terminare mai. Il centrocampista trova la quinta rete in campionato, la terza nelle ultime tre giornate. Il suo movimento a cogliere di sorpresa gli avversari è perfetto, così come il successivo controllo e soprattutto il tiro che non lascia scampo ad Audero.
Il suo periodo d'oro sembra non voler terminare mai. Il centrocampista trova la quinta rete in campionato, la terza nelle ultime tre giornate. Il suo movimento a cogliere di sorpresa gli avversari è perfetto, così come il successivo controllo e soprattutto il tiro che non lascia scampo ad Audero.
Tutti lo elogiano per le sue splendide qualità balistiche, correttamente per altro come dimostra l'assist fornito a De Vrij, ma contro la Sampdoria il centrocampista turco unisce quantità alla qualità, dimostrando una grande forma fisica ed una grande voglia di mettersi a disposizione della squadra.
Tutti lo elogiano per le sue splendide qualità balistiche, correttamente per altro come dimostra l'assist fornito a De Vrij, ma contro la Sampdoria il centrocampista turco unisce quantità alla qualità, dimostrando una grande forma fisica ed una grande voglia di mettersi a disposizione della squadra.
Si fa vedere soprattutto nel primo tempo duettando spesso con Calhanoglu per la prima costruzione della manovra nerazzurra per poi lanciarsi verso l'area di rigore avversaria.
Entra e dopo pochi minuti mette definitivamente in ghiaccio la partita con la rete del 3-0. L'argentino riceve nella propria metà campo e si lancia in quella avversaria con il solo obiettivo di segnare, riuscendoci con un bel tracciante che non lascia alcun scampo ad Audero.
Entra e dopo pochi minuti mette definitivamente in ghiaccio la partita con la rete del 3-0. L'argentino riceve nella propria metà campo e si lancia in quella avversaria con il solo obiettivo di segnare, riuscendoci con un bel tracciante che non lascia alcun scampo ad Audero.
Il vero regista offensivo della squadra nerazzurra. L'ex Roma si abbassa spesso sulla trequarti per mettere a disposizione tutto il suo fisico e la sua intelligenza calcistica per dialogare con i compagni ed allargare le maglie difensive della Sampdoria. Peccato che questo lavoro lo renda poco presente e cinico in fase conclusiva.
Il belga torna ad essere protagonista del campionato dopo i diversi infortuni che lo hanno costretto per lungo periodo al box. Non è ancora al massimo della forma e si vede, ma con un'Inter così ha tutto il tempo di recuperare con calma.
Il belga torna ad essere protagonista del campionato dopo i diversi infortuni che lo hanno costretto per lungo periodo al box. Non è ancora al massimo della forma e si vede, ma con un'Inter così ha tutto il tempo di recuperare con calma.
Il numero 10 dell'Inter si sbatte in lungo ed in largo alla ricerca del varco giusto per timbrare il cartellino. La presenza di Dzeko lo aiuta nel creare diverse situazioni pericolose, come quella nella ripresa quando sfiora la terza rete.
Il numero 10 dell'Inter si sbatte in lungo ed in largo alla ricerca del varco giusto per timbrare il cartellino. La presenza di Dzeko lo aiuta nel creare diverse situazioni pericolose, come quella nella ripresa quando sfiora la terza rete.
Il tecnico nerazzurro si mette definitivamente alle spalle il periodo di crisi. I suoi uomini danno vita ad una prestazione senza sbavature in nessun frangente di gioco, segnano tre reti e rischiano pochissimo in fase difensiva.
Il portiere della Sampdoria non può nulla contro le tre reti messe a segno da De Vrij, Barella e Correa. All'inizio della ripresa si esalta compiendo un bell'intervento su Dzeko, ma rinviando solamente di qualche minuto la definitiva capitolazione.
Partita da mettere presto nel dimenticatoio per il difensore centrale della Sampdoria. Coinvolto negativamente in tutte le reti dell'Inter si fa prima battere di testa da De Vrij, poi non alza il fuorigioco su Barella ed infine invita Correa a raggiungere il limite dell'area prima di lasciargli tutto lo spazio per calciare in porta.
Partita di sofferenza per l'esterno blucerchiato che trova pochissimo spazio per farsi vedere nella metà campo avversaria. Difensivamente soffre un po' troppo i movimenti degli avversari ed ogni tanto si fa cogliere fuori posizione.
Stankovic gli chiede di seguire a tutto campo Lautaro Martinez, il difensore blucerchiato esegue il compito. Tuttavia il numero 10 nerazzurro gli sguscia speso via e costringe il gambiano ad intervenire in ritardo finendo con il farsi ammonire.
Nonostante il suo passato da centrale Stankovic lo schiera esterno difensivo cercando di limitare le sortite degli esterni avversari. Il risultato è una prestazione mediocre in entrambe le fasi di gioco: spesso viene preso in mezzo dai movimenti dei nerazzurri ed offensivamente si dimostra non avere quelle qualità tecniche sufficienti per mettere in difficoltà la retroguardia meneghina.
Entra per dare maggiore densità al centrocampo blucerchiato nella speranza di arginare i contropiedi nerazzurri ed aumentare la pressione sui portatori di palla.
Avrebbe tutte le qualità per accendere la manovra blucerchiata, invece si intestardisce in soluzioni improbabili permettendo ai centrocampisti ed ai difensori avversari di bloccarlo senza troppi sforzi.
Avrebbe tutte le qualità per accendere la manovra blucerchiata, invece si intestardisce in soluzioni improbabili permettendo ai centrocampisti ed ai difensori avversari di bloccarlo senza troppi sforzi.
Nel primo tempo si accende diverse volte, dimostrando di essere piuttosto in palla e senza dubbio il migliore dei suoi. Con il passare dei minuti sparisce dai radar e nella ripresa si fa notare unicamente per il cartellino giallo che riceve dopo pochi minuti.
L'esterno blucerchiato non trova mai il pertugio giusto per mettere in difficoltà il proprio avversario diretto, anzi spesso è costretto ad inseguirlo per aiutare i compagni del reparto difensivo.
Stankovic lo manda in campo durante l'intervallo al posto di un Yepes molto negativo. Anche il numero 14 blucerchiato però non brilla in nessuna fase di gioco ed anzi trova il tempo di farsi ammonire per un fallo commesso molto lontano dalla propria porta.
Stankovic lo manda in campo durante l'intervallo al posto di un Yepes molto negativo. Anche il numero 14 blucerchiato però non brilla in nessuna fase di gioco ed anzi trova il tempo di farsi ammonire per un fallo commesso molto lontano dalla propria porta.
Stankovic lo manda in campo durante l'intervallo al posto di un Yepes molto negativo. Anche il numero 14 blucerchiato però non brilla in nessuna fase di gioco ed anzi trova il tempo di farsi ammonire per un fallo commesso molto lontano dalla propria porta.
L'ex Roma dovrebbe essere l'uomo che detta i tempi della manovra blucerchiata, invece trova poco spazio e soprattutto non riesce a dare il ritmo di gioco giusto ai propri compagni di squadra anche per merito dell'intelligente pressione portata dai centrocampisti avversari.
L'ex Roma dovrebbe essere l'uomo che detta i tempi della manovra blucerchiata, invece trova poco spazio e soprattutto non riesce a dare il ritmo di gioco giusto ai propri compagni di squadra anche per merito dell'intelligente pressione portata dai centrocampisti avversari.
Si trova ad incrociare spesso la sua strada con Barella, perdendo evidentemente il confronto diretto. La rete del 2-0 nerazzurro nasce proprio da una sua marcata copertura sull'ex Cagliari che si infila senza troppi problemi tra i due difensori avversari prima d battere a rete.
Serata da "Chi l'ha visto" per l'attaccante blucerchiato. Praticamente mai in partita, resta spesso larghissimo diventando una sorta di regista offensivo esterno, ma nonostante il posizionamento ibrido non riesce mai a trovare la giocata giusta per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Serata da "Chi l'ha visto" per l'attaccante blucerchiato. Praticamente mai in partita, resta spesso larghissimo diventando una sorta di regista offensivo esterno, ma nonostante il posizionamento ibrido non riesce mai a trovare la giocata giusta per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Partita difficilissima per l'attaccante blucerchiato che viene lasciato praticamente da solo a combattere contro tutto il pacchetto difensivo dell'Inter. Gabbiadini e Djuricic girano troppo lontano dall'area di rigore nerazzurra per dargli supporto, lui prova a sfruttare l'unica incertezza di Onana, ma non riesce neanche a toccare il pallone.
Fin troppo preciso: nel finale avrebbe l'occasione di regalare la rete della bandiera alla sua squadra, invece il suo tiro in porta è talmente lineare e pulito che permette ad Onana di intervenire di piede ed allontanare il pericolo. La sensazione è che se avesse colpito un po' meno bene il punteggio sarebbe cambiato, seppur di poco.
Il giovanissimo attaccante sampdoriano viene mandato in campo nei minuti finali di gioco. Si mette in mostra per la sua buona volontà, ma non può nulla contro i ben più esperti difensori dell'Inter intenzionati a difendere a tutti i costi l'imbattibilità di Onana.
Nonostante l'affetto che gli dimostrano i suoi ex tifosi, l'Inter non ha alcuna pietà di lui. La differenza tecnica tra le due squadre è evidente seppure i blucerchiati provino a restare in partita per almeno i primi venti minuti di gioco.
Nonostante l'affetto che gli dimostrano i suoi ex tifosi, l'Inter non ha alcuna pietà di lui. La differenza tecnica tra le due squadre è evidente seppure i blucerchiati provino a restare in partita per almeno i primi venti minuti di gioco.