Esordio choc per lui dal punto di vista dei gol subiti, anche se non ha colpe specifiche sulle reti degli avversari.
- Biraghi 5’
- Bonaventura 11’
- Gonzalez N. 40’
- Mandragora 56’
- Biraschi 58’
Partecipa a vario titolo al naufragio del primo tempo ma nella ripresa almeno ci mette la grinta e la faccia, segnando anche il gol della bandiera.
Partecipa a vario titolo al naufragio del primo tempo ma nella ripresa almeno ci mette la grinta e la faccia, segnando anche il gol della bandiera.
Accorcia male su Biraghi nell'1-0 e si fa uccellare da Bonaventura dormendo sul raddoppio. Poco preciso e molto ruvido, è l'anello debole della difesa.
Potrebbe spingere di più sulla fascia sinistra, ma contiene bene, complice anche una Fiorentina che predilige attaccare dall'altra parte.
Potrebbe spingere di più sulla fascia sinistra, ma contiene bene, complice anche una Fiorentina che predilige attaccare dall'altra parte.
Potrebbe spingere di più sulla fascia sinistra, ma contiene bene, complice anche una Fiorentina che predilige attaccare dall'altra parte.
Lontano parente del guerriero visto in B; l'impatto con la categoria superiore lo intimidisce e così arrivano errori a ripetizione.
Lontano parente del guerriero visto in B; l'impatto con la categoria superiore lo intimidisce e così arrivano errori a ripetizione.
Entra con il giusto piglio, soprattutto provando a sospingere la spinta offensiva.
Entra con il giusto piglio, soprattutto provando a sospingere la spinta offensiva.
Prova per più tempo possibile a tenere botta sulla fascia di Biraghi e Brekalo, ma alla fine anche lui ammaina la bandiera.
Prova per più tempo possibile a tenere botta sulla fascia di Biraghi e Brekalo, ma alla fine anche lui ammaina la bandiera.
Dovrebbe essere lo schermo della difesa, ma in realtà fa vedere troppe falle nel corso della sua partita.
Dovrebbe essere lo schermo della difesa, ma in realtà fa vedere troppe falle nel corso della sua partita.
Entra e le cose non cambiano, con tantissimi duelli persi a centrocampo.
Pessimo il suo ritorno in Serie A sull'altra sponda genovese. Fa mancare il suo apporto in impostazione e soprattutto nel gioco aereo, il suo pezzo forte. Troppo molle in uscita sul palo di Gonzalez che porta al raddoppio e in estremo ritardo su Mandragora nel gol del poker.
Alla fine dei conti a centrocampo è tra i più attivi. Serve il pallone a Biraschi per il gol, ma è grave l'errore in marcatura quando fa saltare Gonzalez in maniera troppo semplice.
Alla fine dei conti a centrocampo è tra i più attivi. Serve il pallone a Biraschi per il gol, ma è grave l'errore in marcatura quando fa saltare Gonzalez in maniera troppo semplice.
La squadra non gli dà il giusto appoggio per completare l'azione, ma ogni giocata pericolosa del Genoa nasce da lui. E' l'ultimo ad arrendersi e l'unico a creare grattacapi a Milenkovic e Ranieri.
La squadra non gli dà il giusto appoggio per completare l'azione, ma ogni giocata pericolosa del Genoa nasce da lui. E' l'ultimo ad arrendersi e l'unico a creare grattacapi a Milenkovic e Ranieri.
Non fa grandissime cose, ma almeno ha il merito di crederci su tutti i palloni (pochi) che arrivano dalle sue parti.
La serata di oggi gli farà capire la differenza tra una squadra di B (Modena) e una di A (Fiorentina). In difficoltà con la fisicità di Milenkovic, ma ha il merito di lavorare per la squadra. Ha un'occasione nel finale, ma di testa va su Terracciano.
Impatto duro, durissimo, con la Serie A, con Italiano che non lo fa respirare.
Inoperoso nel primo tempo, non può nulla su Biraghi e fa il suo su Retegui.
Inoperoso nel primo tempo, non può nulla su Biraghi e fa il suo su Retegui.
Manda un messaggio preciso a Italiano e a Parisi, trovando un gol spaziale dopo pochi minuti. Buon corner battuto sulla testa di Nico, ma nella ripresa si appiattisce un po' e si distrae sul gol di Biraschi.
Manda un messaggio preciso a Italiano e a Parisi, trovando un gol spaziale dopo pochi minuti. Buon corner battuto sulla testa di Nico, ma nella ripresa si appiattisce un po' e si distrae sul gol di Biraschi.
Prestazione di spessore del serbo, che chiude bene e imposta con precisione. Sfiora anche un gol; peccato per il giallo evitabile.
Prestazione di spessore del serbo, che chiude bene e imposta con precisione. Sfiora anche un gol; peccato per il giallo evitabile.
Non deve sudare troppe camicie per contenere l'attacco del Genoa.
Scelto al posto di Dodò, il classe 2004 si presenta con un biglietto da visita da urlo. Spinge sulla fascia, concedendo alla platea un numero "alla Redondo", mentre dietro inanella una diagonale migliore dell'altra. Sbavatura perdonabile sul gol di Biraschi.
Scelto al posto di Dodò, il classe 2004 si presenta con un biglietto da visita da urlo. Spinge sulla fascia, concedendo alla platea un numero "alla Redondo", mentre dietro inanella una diagonale migliore dell'altra. Sbavatura perdonabile sul gol di Biraschi.
Elemento chiave per il gioco di Italiano. Che stia 10 metri dietro o 20 avanti, il risultato non cambia. Segna un gol da rapinatore d'area di rigore e disegna un arcobaleno da applausi sulla testa di Mandragora. Sono solo gemme di un collier prezioso che è la sua prestazione.
Elemento chiave per il gioco di Italiano. Che stia 10 metri dietro o 20 avanti, il risultato non cambia. Segna un gol da rapinatore d'area di rigore e disegna un arcobaleno da applausi sulla testa di Mandragora. Sono solo gemme di un collier prezioso che è la sua prestazione.
Con un Arthur così al suo fianco, le cose si semplificano, e così può anche spingersi in avanti. Il gol ne è la dimostrazione.
Con un Arthur così al suo fianco, le cose si semplificano, e così può anche spingersi in avanti. Il gol ne è la dimostrazione.
Si fa trovare pronto con dribbling sempre efficaci, come quello che porta al giallo di Bani.
Pallone calamitato al piede e giocate intuite con uno o due tempi di anticipo. Vederlo giocare è una bellezza per gli occhi; a questo abbina anche una qualità nel recupero dei palloni incredibile. Esordio in viola al top.
Pallone calamitato al piede e giocate intuite con uno o due tempi di anticipo. Vederlo giocare è una bellezza per gli occhi; a questo abbina anche una qualità nel recupero dei palloni incredibile. Esordio in viola al top.
I primi 10 minuti (come il suo nuovo numero di maglia) non si vede mai, poi entra in partita scagliando un missile sul palo e propiziando il gol di Bonaventura. A fine primo tempo si toglie anche lo sfizio personale della rete con un perentorio colpo di testa.
Dopo la disastrosa seconda metà di stagione scorsa, il croato torna sui livelli di Torino. Prestazione molto fruttuosa la sua, con scorribande su tutto il fronte a mandare in tilt la difesa genoana.
Si cala subito bene nel gioco della Fiorentina, ma nella serata di festa viola si incaponisce nel cercare la rete, cestinando qualche azione buona. Prestazione comunque sufficiente la sua anche perché inizia l'azione del gol di Biraghi.
La sua Fiorentina parte in quarta, giocando un calcio fluido e propositivo. Un inizio eccellente.
La sua Fiorentina parte in quarta, giocando un calcio fluido e propositivo. Un inizio eccellente.