Nel gruppo E termina in parità la sfida tra Slovacchia e Romania: entrambe qualificate agli ottavi di finale. Il gol iniziale di Duda, il pareggio di Razvan Marin su rigore, poi nella ripresa meno rischi possibili. Grazie al pareggio tra Belgio e Ucraina, tutte le quattro squadre terminano a quattro punti: Romania prima nel girone (agli ottavi una tra Slovenia e Olanda), Slovacchia terza (affronterà una tra Spagna e Inghilterra).
Slovacchia-Romania 1-1, cronaca del primo tempo
Calzona rilancia Strelec e punta su Haraslin e Bozenik inizialmente, mentre la Romania rispolvera Hagi Junior dal 1', per sostenere Dragus davanti. La Slovacchia parte meglio, spingendo molto a destra con Pekarik: due cross insidiosi, conclusi non bene da Schranz e Hancko. La prima grande chance arriva all'11': Ratiu entra dentro il campo e poi da sinistra piazza il destro, costringendo Dubravka alla grande parata. I ritmi rimangono abbastanza bassi, la Slovacchia controlla il possesso, la Romania fatica a distendersi. Una punizione tagliata da sinistra col destro da Haraslin al 22', passa nella mischia centrale e si spegne vicinissima al palo difeso da Nita. La gara si sblocca al 24': cross da destra perfetto di e inserimento centrale del centrocampista dell'Hellas Duda, che con un colpo di testa sorprende la difesa rumena e infila all'angolino. Il vantaggio galvanizza la già ottima Slovacchia e spaventa una Romania troppo imprecisa. Al 35' Hancko atterra Hagi al limite, inizialmente l'arbitro Siebert assegna punizione, ma secondo il VAR il contatto è all'interno dell'area. Rigore per la Romania e trasformazione perfetta del centrocampista dell'Empoli Razvan Marin, che spiazza Dubravka. 1-1. Sul finale di frazione la squadra di Iordanescu prende fiducia e al 43' va addirittura vicina al vantaggio con Dragus, che non angola bene il destro in contropiede. Ultima emozione di un bel primo tempo, giocato ad alta intensità da entrambe e chiuso in parità.
Slovacchia-Romania 1-1, cronaca del secondo tempo
Nella ripresa la tensione rimane alta, ma i ritmi si abbassano decisamente. Al 52' Haraslin si incaponisce in un'azione personale e conclude sul primo palo: Nita para, Schranz reclama perché era solo in mezzo. Il risultato, favorevole per entrambe, ovviamente rende prudenti sia Slovacchia che Romania, che tendono a non scoprirsi. A Francoforte aumenta anche la pioggia, al 61' sempre Razvan Marin impegna Drubavka da fuori e poi Dragus alza troppo la mira da buona posizione. Risponde subito dopo la Slovacchia, con Strelec che va al tiro dal limite, ma Nita è bravissimo a respingere con i piedi. La gara si infiamma, al 65' Haraslin riparte in contropiede, rientra sul destro e spara: palla che sibila il palo, con Nita a sospirare. Al 71' ancora pericolosa la Slovacchia: Bozenik, appena entrato, ruba palla al disastroso Burca e si invola, ma al momento del tiro non trova il tempo per calciare. Si entra nel quarto d'ora finale, sempre con l'1-1 che qualificherebbe entrambe, e l'attenzione rimane massima. Entrambe si gestiscono e alla fine non si creano altre occasioni. Pareggio felice sia per la Romania che per la Slovacchia, rispettivamente prima e terza nel gruppo E.