Iker Casillas, ex portiere del Real Madrid e della nazionale spagnola e ambasciatore della campagna “Uefa Euro 2024 Beyond Glory”, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport della gara di questa sera.
Intervista a Casillas
Euro 2024?
«Per ora sono rimasto impressionato dal fatto che la Germania abbia vinto così facilmente, segnando così tanti gol, contro la Scozia, per poi ripetersi - anche se meno agevolmente - contro l’Ungheria. Mi ha anche colpito la vittoria della Spagna 3-0 sulla Croazia, cosa che mi incoraggia ovviamente da tifoso spagnolo quale ovviamente sono. Per il resto, forse non ne sono rimasto così impressionato, ma comunque mi hanno dato all’occhio pure Italia, Inghilterra e Francia».
Dove possono arrivare? Possono vincere l’Europeo?
«Non lo so, c’è ancora molta concorrenza. Adesso dobbiamo giocare contro l’Italia. Credo sia una sfida più complicata e dura rispetto a quella contro la Croazia. A dire il vero anche la partita contro la nazionale a scacchi era stata un po’ complessa, con i nostri rivali che avevano provato a recuperare, ma alla fine sono stati sfortunati. Vediamo come si comporterà la Spagna nella prossima partita. È qui contro l’Italia che andremo davvero a misurare la forza».
Cosa pensa in generale dell’Europeo sinora?
«Non ha ancora raggiunto il livello massimo di passione. Dai quarti in poi vedremo davvero le squadre le migliori confrontarsi, dopo questa fase a gironi e gli ottavi di finale: lì ci divertiremo moltissimo. Ho sempre amato questa competizione e mi piace molto quando restano solo otto nazionali in lotta per vincere l’Europeo».
Lamine Yamal?
«Soltanto lui potrà dimostrare di poter diventare un grande giocatore: solo ed esclusivamente lui, con fiducia e impegno. È bello vedere come i giovani giocatori continuino ad emergere nel calcio. In Spagna sono considerati le stelle del futuro. Fanno bene a tutta la squadra. Vediamo se Yamal, con la fiducia e la maturità che ha, assieme al sostegno dei compagni di squadra, potrà diventare un top player per la Spagna».
Tra i portieri ancora Manuel Neuer?
«Lui è un punto di riferimento, il portiere veterano della competizione. Questo è quello che sarebbe potuto succedere a me e a Gigi Buffon. Speriamo che continui a giocare ancora per molti anni».
Cosa vuol dire per lei l’Europeo?
«Il format è cambiato, il che significa un aumento delle squadre. Sia il calcio, che i tifosi ne hanno beneficiato: siamo capaci di vivere questo momento attraverso la passione e il tifo. Godersi un torneo come questo è privilegio, è sempre divertente».