Vincenzo Montella, tecnico della Turchia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole dell'allenatore ex Milan e Fiorentina.

Intervista a Montella


Montella è l’unico italiano felice, adesso. Che effetto fa sentirsi unici? 
«Nessuno, sinceramente. Io non mi sento in concorrenza con l’Italia o con gli altri allenatori italiani. Spero anzi che i miei colleghi siano contenti per me. Se un italiano ha successo all’estero è un vantaggio per tutti, si creano nuovi mercati». 
 
Rivincita?
«Ma io non vivo una sfida con gli altri, semmai con me stesso. Tre anni fa ho deciso di trasferirmi in Turchia perché ho passione e volevo mettermi alla prova. Così ho solo avuto la conferma che di calcio si può parlare ovunque, non solo in Italia». 
 
Però è indiscutibile che Montella sia stato snobbato. 
«Per me è stato difficile cambiare aria. Ma ora sono contentissimo in Turchia, un Paese magnifico. Qualche soddisfazione me la sono già tolta, pur essendo abbastanza giovane: ho allenato in Champions la Roma e il Siviglia, ho vinto all’Old Trafford un ottavo di finale passando il turno, ho vissuto tre anni straordinari a Firenze proponendo un calcio innovativo, senza incontristi a centrocampo. Va bene così, davvero». 

Montella sui giovani


 
Arda Güler?
«Ha fatto una partita superba perché ha saputo snaturarsi: ha corso come non l’ho mai visto correre, lavorando per la squadra. Sono fiero di lui e gli faccio i complimenti. Ma già gli ho detto queste cose in privato». 
 
Yildiz?
«È forte, ha una grandissima tecnica in velocità. Difficile fare a meno di lui, anche se deve gestire meglio i momenti della partita e la fase difensiva. Imparerà». 
 
Olanda?
«Vediamo. Quasi tutte le partite dell’Europeo sono state in bilico fino alla fine. Mi aspetto che sia incerta anche la prossima. Tutto è possibile nel calcio e ancora di più in questo torneo. Ma dobbiamo stare attenti, la tensione ci può fregare: guarda come ci siamo complicati la vita contro la Repubblica Ceca nel girone». 
 
Siamo all'apice della carriera di Montella? 
«Mah, una vittoria non cancella un’altra. Aver alzato una coppa con il Milan è stato meraviglioso, non sono tanti gli allenatori che possono vivere certi momenti. Qui però parliamo di un’altra dimensione, siamo su un livello internazionale in cui rappresenti un Paese. Allora scelgo questo risultato, perché me lo sto godendo adesso».