Il Napoli doveva difendere il primato nelle tre gare d’alta classifica prima della sosta. La sconfitta interna con l’Atalanta è stato l’unico passo falso in mezzo ai quattro punti conquistati a Milano. Adesso c’è la Roma, con Claudio Ranieri in panchina e i suoi nuovi propositi.
L’inatteso ritorno in panchina del tecnico giallorosso giunge e tentare di riformare un gruppo apparso in grandi difficoltà in questo primo terzo di stagione. La classifica dice di una Roma al dodicesimo posto con appena quattro punti sopra la zona retrocessione. Alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato i capitolini protagonisti di un andamento così negativo.
La Roma non vince a Napoli dall’annata in cui i partenopei videro sfumare il sogno scudetto in quel testa a testa con la Juventus condito da tante polemiche. Nel 2018 i giallorossi vinsero a Fuorigrotta con un 4-2 che condizionò non poco lo sprint finale. Così come nel campionato 1987\88 il Napoli fu sconfitto in casa proprio dalla Roma dando il là a una caduta libera che determinò un tricolore clamorosamente perduto a vantaggio del Milan.
Nella corsa al titolo la Roma per il Napoli ha sempre significato qualcosa. Statisticamente i giallorossi sono un campione potenzialmente decisivo negli equilibri della classifica dei partenopei. E non mancano gli sgambetti. Ecco che la gara del Maradona assume una prospettiva delicata. Le apparenze potrebbero ingannare davanti a una crisi così profonda, quella della squadra adesso allenata da Ranieri, e al primato di Antonio Conte.
Gli azzurri vengono da una risposta di grande carattere nel pareggio di Milano con l’Inter, ma, al tempo stesso, l’aver tenuto botta al ciclo terribile dei tre turni precedenti ha comunque significato aver perso terreno rispetto alle inseguitrici. La classifica nelle zone alte si è accorciata e ha messo insieme una mischia terribile in cui il Napoli si tiene staccato grazie a un punto. E gli uomini di Conte hanno l’assoluta necessità di ritrovare una vittoria che avrebbe il sapore della ripartenza e della conservazione. Uno stato di cose che richiama il Napoli a un’estenuante difesa di quel primato.
La complessa psicologia di questo incontro si incrocia con il suo tema tattico. È molto probabile che Ranieri non andrà ad aprirsi con disinvoltura, optando per un assetto prudente e utilitarista. Il Napoli delle ultime uscite è apparso in difficoltà quando ha cercato di fare la partita, esponendosi a rischi che non sempre sono stati scongiurati da reazioni difensive diverse da quelle che appaiono più solide quando gli azzurri sono chiamati a un atteggiamento più basso e serrato.
L’urgenza dei tre punti pende maggiormente dalla parte dei padroni di casa, mentre sulla sponda giallorossa conterà anche ritrovare carattere e identità. Appuntamento importante per entrambe. Col Napoli che sa quanto sia stato prezioso onorarlo nei precedenti felici.