Dal 1994 al 2024 nessuna vittoria. I croati sono per gli azzurri una bestia nera. Trent’anni di precedenti senza battere una nazionale nata molti decenni dopo quella italiana, figlia della drammatica divisione voluta da una guerra. Stranezza non da poco per una selezione che da quasi un secolo fa parte delle grandi del calcio mondiale. 

La Croazia, invece, è tra quelle nazionali che dispongono di grandi calciatori, alcuni decisivi per i trionfi dei rispettivi club di appartenenza, ma che non riescono ad aggiudicarsi un titolo che collochi quella qualità dentro i palmares che inevitabilmente scrivono e distinguono la storia dai suoi tentativi di farne parte.

I croati ai campionati del mondo hanno prima disputato una semifinale nel 1998 e poi hanno dovuto cedere il passo ai francesi nella finalissima del 2018. Come i sovietici di prima della dissoluzione (l'URSS nella sua storia ha conquistato solo un campionato europeo nel 1960), come le nazionali del blocco socialista, la scuola danubiana, in questo caso in estensione con quella dell'est intesa ampiamente, e i suoi dintorni hanno dovuto spesso assaporare la possibilità della vittoria senza raggiungerla (fa eccezione il campionato europeo vinto dall'allora Cecoslovacchia nel 1976). Un calcio che è valso tanto per la storia, ma che non è mai riuscito a farla propria come avrebbe meritato.

La qualificazione dell’Italia adesso passa per un confronto con una squadra che fino a questo momento ha molto deluso. Soprattutto il pareggio, ottenuto con molta sofferenza, con l’Albania ha consegnato un rendimento ai croati fino a questo momento al di sotto delle aspettative. La gara con gli azzurri, però, è l’ultima possibilità. In caso di successo, infatti, la selezione di Zlatko Dalić avrebbe ottime possibilità di superare il girone come seconda. Aspettando, ovviamente, anche il risultato di Spagna-Albania, dove, però, gli iberici appaiono nettamente favoriti.

L’Italia, invece, per essere sicura almeno del secondo posto, ha a disposizione due risultati su tre. Anche un pareggio consentirebbe agli azzurri di qualificarsi al secondo posto, forti del vantaggio nello scontro diretto con gli albanesi. In caso di terzo posto l’Italia avrebbe comunque delle possibilità di qualificarsi tra le migliori terze classificate, ma in questo caso ci sarebbero da tenere d’occhio i risultati di altri raggruppamenti, in particolare quello dell’Ungheria

L’eventualità del raffronto tra terze classificate tirerebbe in ballo anche il calcolo delle differenze reti. Tuttavia per gli uomini di Spalletti restano diverse possibilità di qualificazione anche in caso di risultato negativo. Molto sulla prosecuzione del torneo resta comunque nelle mani degli azzurri.