Battuto dal colpo di testa di Acerbi, che arriva da distanza troppo ravvicinata. Para la conclusione di Mkhitaryan, centrale, è graziato da Lautaro e Thuram nel primo tempo. Al 49' si fa sorprendere da Thuram sul suo palo: è il gol del raddoppio, il suo errore pesa.
Stuzzica i riflessi di Sommer con una bella conclusione di prima intenzione al 40'. Soffre quando l'Inter affonda dalle sue parti, ma almeno ci prova nella metà campo offensiva. Nel finale sente troppo il peso del match e commette una follia, facendosi espellere.
Stuzzica i riflessi di Sommer con una bella conclusione di prima intenzione al 40'. Soffre quando l'Inter affonda dalle sue parti, ma almeno ci prova nella metà campo offensiva. Nel finale sente troppo il peso del match e commette una follia, facendosi espellere.
Si fa bruciare da Pavard in occasione del gol, presidiando il primo palo con poca attenzione. Vuole riscattarsi, ma finisce per intestardirsi nelle progressioni palla al piede, perdendo il pallone e concedendo ripartenze letali all'Inter. Espulso nel finale per un parapiglia con Dumfries.
Le ripartenze in velocità dell'Inter non gli lasciano scampo. Sempre in affanno, lascia Thuram e Lautaro liberi di battere a rete senza grandi ostacoli.
Le ripartenze in velocità dell'Inter non gli lasciano scampo. Sempre in affanno, lascia Thuram e Lautaro liberi di battere a rete senza grandi ostacoli.
Regala una palla gol a Mkhitaryan al 40', recapitandogli il pallone con una respinta maldestra. Si fa saltare con troppa facilità da Thuram in occasione del raddoppio, è decisamente impreciso rispetto al solito. Si riscatta solo con il gol che illude i rossoneri.
Regala una palla gol a Mkhitaryan al 40', recapitandogli il pallone con una respinta maldestra. Si fa saltare con troppa facilità da Thuram in occasione del raddoppio, è decisamente impreciso rispetto al solito. Si riscatta solo con il gol che illude i rossoneri.
Mai in partita. Nel primo tempo tocca pochissimi palloni, sparendo tra le pieghe del match; nella ripresa ha la palla buona al 74', ma spara altissimo da ottima posizione. Stecca malamente l'appuntamento più importante.
Entra nella ripresa e dà geometrie al Milan nel momento di massima pressione rossonera. Non ha colpe nella sconfitta, forse andava inserito prima.
Poco coinvolto nella manovra rossonera, non riesce a combinare granché. Come altri compagni, forse sente troppo la partita, perché non riesce mai a rendersi utile alla squadra.
Entra bene in partita, scodella il pallone da cui nasce il gol di Tomori. Dimostra di avere voglia e di poter essere un'arma utile in futuro.
Inizia bene il match, con spunti interessanti sulla destra. Limita Dimarco ed è tra i migliori del Milan nel primo tempo, poi però si spegne e soffre le ripartenze nerazzurre.
Inizia bene il match, con spunti interessanti sulla destra. Limita Dimarco ed è tra i migliori del Milan nel primo tempo, poi però si spegne e soffre le ripartenze nerazzurre.
Inserito da Pioli per assicurare geometrie al Milan, appare troppo lento per reggere l'urto del centrocampo nerazzurro. Nervoso, litiga con gli avversari nei primi minuti: lo si nota solo per quello.
Assente ingiustificato. Non lo si vede mai, se non quando perde un pallone e scatena il contropiede dell'Inter. A inizio ripresa si esibisce in un tacco per nessuno. Pioli lo toglie per disperazione.
Entra troppo tardi. Dà peso all'attacco rossonero, si batte fino all'ultimo, ma i compagni non lo servono a dovere. Lui, già in passato uomo derby, meritava una chance dall'inizio.
Entra troppo tardi. Dà peso all'attacco rossonero, si batte fino all'ultimo, ma i compagni non lo servono a dovere. Lui, già in passato uomo derby, meritava una chance dall'inizio.
Schierato punta centrale, non rende come si aspetta il suo allenatore. Si divora un'occasione al 29' con un tiro troppo centrale, ma soprattutto nel finale della prima frazione, quando Pavard recupera prodigiosamente. Si salva solo per la sponda da cui nasce il gol di Tomori.
Entra nel finale, ha una mezza occasione con Sommer bravo in uscita, cincischia troppo con il pallone tra i piedi negli ultimi minuti, permettendo a Pavard di recuperare.
Cambia pelle al Milan, ma non azzecca la mossa. Inzaghi gli dà scacco in due mosse, trovando il doppio vantaggio; quando ritorna a un modulo più consono alla sua squadra, è ormai troppo tardi.
Cambia pelle al Milan, ma non azzecca la mossa. Inzaghi gli dà scacco in due mosse, trovando il doppio vantaggio; quando ritorna a un modulo più consono alla sua squadra, è ormai troppo tardi.
Un intervento difettoso sul tiro centrale di Leao al 29', ma anche una strepitosa parata su Calabria al 40'. Attento a inizio ripresa su Theo Hernandez, poco dopo il raddoppio nerazzurro. Para anche il colpo di testa di Gabbia, deviandolo sul palo, ma non può nulla sulla rete di Tomori.
Un intervento difettoso sul tiro centrale di Leao al 29', ma anche una strepitosa parata su Calabria al 40'. Attento a inizio ripresa su Theo Hernandez, poco dopo il raddoppio nerazzurro. Para anche il colpo di testa di Gabbia, deviandolo sul palo, ma non può nulla sulla rete di Tomori.
Parte lentamente, ben controllato da Musah, ma poi prende le misure all'avversario e comincia a martellare sulla sinistra. Assist per Lautaro al 25', che colpisce male; nella ripresa è sempre in movimento ed esce stremato.
Parte lentamente, ben controllato da Musah, ma poi prende le misure all'avversario e comincia a martellare sulla sinistra. Assist per Lautaro al 25', che colpisce male; nella ripresa è sempre in movimento ed esce stremato.
Firma il gol che sblocca la partita, facendosi trovare pronto all'appuntamento a centro area. Controlla bene sia Leao sia Giroud: centralmente non si passa. Un pizzico di distrazione sul colpo di testa di Gabbia, che porta al gol di Tomori.
Oggi non spicca particolarmente, è impegnato nel presidiare la sua zona e lo fa con la solita applicazione. Ma ha avuto serate migliori.
Partita di grande sacrificio, a inizio gara regala un bel pallone a Lautaro, che spreca. Presidia la sua fascia con attenzione, non soffre praticamente mai, ma è sovrastato da Leao in occasione della rete di Tomori.
Partita di grande sacrificio, a inizio gara regala un bel pallone a Lautaro, che spreca. Presidia la sua fascia con attenzione, non soffre praticamente mai, ma è sovrastato da Leao in occasione della rete di Tomori.
Partita di grande sacrificio, a inizio gara regala un bel pallone a Lautaro, che spreca. Presidia la sua fascia con attenzione, non soffre praticamente mai, ma è sovrastato da Leao in occasione della rete di Tomori.
Mette lo zampino nell'azione del gol di Acerbi, anticipando Theo Hernandez e liberando il compagno al centro dell'area. Decisivo con un intervento sontuoso su Leao nel finale del primo tempo. In ritardo sul gol di Tomori, ma anche nella ripresa sbroglia un paio di situazioni pericolose.
Mette lo zampino nell'azione del gol di Acerbi, anticipando Theo Hernandez e liberando il compagno al centro dell'area. Decisivo con un intervento sontuoso su Leao nel finale del primo tempo. In ritardo sul gol di Tomori, ma anche nella ripresa sbroglia un paio di situazioni pericolose.
Entra giusto in tempo per perdere la testa e farsi espellere. I suoi fantallenatori non saranno contenti.
Entra giusto in tempo per perdere la testa e farsi espellere. I suoi fantallenatori non saranno contenti.
Entra al posto di Dimarco, presidia la sua fascia di competenza, spazza senza tanti complimenti quando serve: utile nel finale nella gestione del pallone e dei ritmi.
Il motore del gioco di Inzaghi, smista il pallone con tocchi di prima, sempre sapienti. Se le ripartenze dell'Inter sono sempre letali, gran parte del merito è suo: sa sempre cosa fare con largo anticipo sugli avversari.
Governa il centrocampo, detta i ritmi della squadra e, soprattutto, fa da schermo davanti alla difesa, neutralizzando i trequartisti rossoneri. Un po' in affanno nella seconda parte della gara.
Governa il centrocampo, detta i ritmi della squadra e, soprattutto, fa da schermo davanti alla difesa, neutralizzando i trequartisti rossoneri. Un po' in affanno nella seconda parte della gara.
Si divora un gol sparando addosso a Maignan al 40'; il primo tempo non è al livello delle sue solite prestazioni, ma sale di colpi nella ripresa, quando ci si aspetterebbe che fosse stanco.
Si divora un gol sparando addosso a Maignan al 40'; il primo tempo non è al livello delle sue solite prestazioni, ma sale di colpi nella ripresa, quando ci si aspetterebbe che fosse stanco.
Entra nel finale, si mette al servizio della squadra. Buona gestione del pallone, provoca l'espulsione di Calabria.
Si mangia un gol al 25', è più impreciso del solito nel dialogo con i compagni, ma nel secondo tempo è fondamentale: tiene il pallone, fa salire la squadra, carica di falli e di cartellini i difensori rossoneri.
Si mangia un gol al 25', è più impreciso del solito nel dialogo con i compagni, ma nel secondo tempo è fondamentale: tiene il pallone, fa salire la squadra, carica di falli e di cartellini i difensori rossoneri.
Nuovo incubo della difesa rossonera: Gabbia e Tomori non lo prendono mai. Un palo scheggiato, un gol di furbizia e perseveranza, suggerimenti per i compagni e tanti strappi per allungare la retroguardia rossonera. Imprime il suo marchio nel derby.
Conquista lo scudetto con una prova corale, aggiustando il modulo e le indicazioni di fronte a un Milan inedito. Dimostra di essere cresciuto nella lettura della gara e di avere il controllo perfetto del gruppo.