Sei gol sul groppone, eppure è uno dei pochi a salvarsi nel Verona. Nel primo tempo è protagonista di due ottimi interventi su Dzeko e D'Ambrosio, poi deve sprofondare sotto i colpi di compagni (Gaich) e avversari. Indeciso nel finale su Lautaro Martinez, ma cambia poco.
- Gaich aut 31’
- Calhanoglu 37’
- Dzeko 38’
- Martinez L. 55’
- Dzeko 61’
- Martinez L. 92’
Sei gol sul groppone, eppure è uno dei pochi a salvarsi nel Verona. Nel primo tempo è protagonista di due ottimi interventi su Dzeko e D'Ambrosio, poi deve sprofondare sotto i colpi di compagni (Gaich) e avversari. Indeciso nel finale su Lautaro Martinez, ma cambia poco.
Sei gol sul groppone, eppure è uno dei pochi a salvarsi nel Verona. Nel primo tempo è protagonista di due ottimi interventi su Dzeko e D'Ambrosio, poi deve sprofondare sotto i colpi di compagni (Gaich) e avversari. Indeciso nel finale su Lautaro Martinez, ma cambia poco.
Comincia con una buona chiusura, poi si perde per strada. Il Verona risulta vulnerabile sia al centro sia sui lati, poco concentrato anche nel finale, quando dovrebbe cercare di reggere il timone.
Comincia con una buona chiusura, poi si perde per strada. Il Verona risulta vulnerabile sia al centro sia sui lati, poco concentrato anche nel finale, quando dovrebbe cercare di reggere il timone.
Partita difensiva orrenda, che fa il paio con la gestione del pallone in uscita: regala il pallone del quarto gol con un disimpegno inspiegabile. Totalmente annichilito dagli attaccanti nerazzurri.
Partita difensiva orrenda, che fa il paio con la gestione del pallone in uscita: regala il pallone del quarto gol con un disimpegno inspiegabile. Totalmente annichilito dagli attaccanti nerazzurri.
È vero che oggi Dumfries non spinge come al solito, ma spesso appare in affanno quando deve ripiegare sugli attacchi nerazzurri. In attacco non produce alcunché.
Disastroso, come tutta la difesa del Verona. Gli attaccanti dell'Inter fanno quello che vogliono contro la retroguardia scaligera, oggi irriconoscibile. Perde quasi tutti i duelli e fa fatica a stare dietro a Lautaro, che gli sguscia via da tutte le parti.
Disastroso, come tutta la difesa del Verona. Gli attaccanti dell'Inter fanno quello che vogliono contro la retroguardia scaligera, oggi irriconoscibile. Perde quasi tutti i duelli e fa fatica a stare dietro a Lautaro, che gli sguscia via da tutte le parti.
Rileva Hien nel corso del secondo tempo, cerca di opporsi come può a un'Inter decisamente superiore. Contribuisce al caos finale sul gol di Lautaro Martinez.
Entra al posto di Lazovic, ma fa più danni che altro. Male in fase di spinta, peggio in difesa: lascia tirare Dzeko senza la minima opposizione, permettendo al bosniaco di segnare il quinto gol della gara.
Entra al posto di Lazovic, ma fa più danni che altro. Male in fase di spinta, peggio in difesa: lascia tirare Dzeko senza la minima opposizione, permettendo al bosniaco di segnare il quinto gol della gara.
Si ricorderà di Dzeko per un bel pezzo: il bosniaco lo porta a scuola, il difensore del Verona non riesce mai a prendergli le misure. Serata da dimenticare alla svelta.
Si ricorderà di Dzeko per un bel pezzo: il bosniaco lo porta a scuola, il difensore del Verona non riesce mai a prendergli le misure. Serata da dimenticare alla svelta.
Si ricorderà di Dzeko per un bel pezzo: il bosniaco lo porta a scuola, il difensore del Verona non riesce mai a prendergli le misure. Serata da dimenticare alla svelta.
Confeziona una palla d'oro per Verdi al 18', Handanovic si fa trovare pronto. Tra i pochi a salvarsi in un Verona preso a pallate dall'Inter: almeno lui ci mette l'orgoglio.
Confeziona una palla d'oro per Verdi al 18', Handanovic si fa trovare pronto. Tra i pochi a salvarsi in un Verona preso a pallate dall'Inter: almeno lui ci mette l'orgoglio.
L'unico a creare pericoli dalle parti di Handanovic, con un tiro che mette alla prova i riflessi del portiere nerazzurro. Inspiegabilmente tolto dal campo dopo l'intervallo.
L'unico a creare pericoli dalle parti di Handanovic, con un tiro che mette alla prova i riflessi del portiere nerazzurro. Inspiegabilmente tolto dal campo dopo l'intervallo.
Entra nella ripresa, un bel filtrante in profondità dimostra che possiede le qualità per giocare a questi livelli; a mancare però è la continuità. Va troppo a sprazzi, mancando di incisività.
Tra i principali responsabili della sconfitta, perde nettamente il duello con il centrocampo nerazzurro, sbaglia continuamente in uscita sul pressing nerazzurro e regala almeno due gol. Una sciagura.
Per giocare a questi livelli serve una personalità ben diversa. I centrocampisti nerazzurri lo pressano e lo portano all'errore, non riesce a trovare spazio e in difesa fa fatica a seguire i tagli.
La sua deviazione è la giocata-chiave del match: devia nella sua porta un cross non irresistibile di Dimarco con un intervento goffo e scoordinato. In avanti non combina molto, anche se almeno ci prova.
La sua deviazione è la giocata-chiave del match: devia nella sua porta un cross non irresistibile di Dimarco con un intervento goffo e scoordinato. In avanti non combina molto, anche se almeno ci prova.
Entra al posto di Gaich, prova a farsi valere con il suo tipico gioco: battaglia per la posizione, sponde, difesa del pallone. Ma De Vrij e Acerbi oggi sono in serata di grazia.
Entra al posto di Gaich, prova a farsi valere con il suo tipico gioco: battaglia per la posizione, sponde, difesa del pallone. Ma De Vrij e Acerbi oggi sono in serata di grazia.
Il Verona incassa tre gol per tempo davanti al suo pubblico; la partita era proibitiva, ma non a tal punto. I cambi sono poco comprensibili, trasmettono alla squadra il messaggio che la partita è ormai persa. E loro recepiscono in pieno.
Il Verona incassa tre gol per tempo davanti al suo pubblico; la partita era proibitiva, ma non a tal punto. I cambi sono poco comprensibili, trasmettono alla squadra il messaggio che la partita è ormai persa. E loro recepiscono in pieno.
Dopo la parata su Verdi al 18', un riflesso che lo riporta indietro nel tempo, vive una partita di ordinaria amministrazione. La reazione del Verona non arriva, dunque può dormire sonni tranquilli.
Dopo la parata su Verdi al 18', un riflesso che lo riporta indietro nel tempo, vive una partita di ordinaria amministrazione. La reazione del Verona non arriva, dunque può dormire sonni tranquilli.
Dopo la parata su Verdi al 18', un riflesso che lo riporta indietro nel tempo, vive una partita di ordinaria amministrazione. La reazione del Verona non arriva, dunque può dormire sonni tranquilli.
Sempre positivo nell'atteggiamento, accorcia sull'avversario diretto e costringe l'Hellas a diversi errori nel palleggio. Va anche vicino al gol al 28', Montipò gli dice di no.
Propizia l'autogol di Gaich con uno dei suoi cross affilati. Spinge con costanza a sinistra, mette in mezzo palloni interessanti e non si risparmia mai.
Non lascia spazio a Gaich, costretto a girare al largo dall'area di rigore. Bene anche nella fase di palleggio, sembra tornato il difensore costante di qualche tempo fa.
Bene sia nell'accorciare in avanti sia nel gestire il pallone a inizio manovra, si regala una cavalcata in bello stile, che culmina nell'assist per Dzeko.
Entra al posto di D'Ambrosio, contribuisce ad abbassare i ritmi e a gestire i minuti finali. Sicuro negli interventi quando è chiamato in causa.
Entra al posto di Dimarco, gioca a sinistra. Non ha tantissime occasioni per mettersi in mostra, ma fa quello che deve, vista anche la situazione di punteggio.
Meno intraprendente del solito, si limita a dialogare con i compagni, senza mai affondare il colpo. Oggi i protagonisti sono altri, ma lo spazio per provarci c'era.
Rileva Dumfries, si fa notare per alcune buone iniziative. In difesa non soffre particolarmente, in avanti riesce a creare pericoli sulla fascia.
Prestazione d'annata per il centrocampista croato, che regala due assist e sfodera una partita a tutto tondo. Recuperi, palleggio, smarcamenti: il centrocampo nerazzurro va a mille stasera.
Prestazione d'annata per il centrocampista croato, che regala due assist e sfodera una partita a tutto tondo. Recuperi, palleggio, smarcamenti: il centrocampo nerazzurro va a mille stasera.
Prestazione d'annata per il centrocampista croato, che regala due assist e sfodera una partita a tutto tondo. Recuperi, palleggio, smarcamenti: il centrocampo nerazzurro va a mille stasera.
Entra nel corso della ripresa, commette qualche intervento falloso di troppo. Non deve strafare, la partita ormai è saldamente nelle mani dei nerazzurri.
Si inventa un gol stupendo dalla distanza, tirando praticamente da fermo. Sempre pericoloso anche sui calci piazzati, intelligente nello scambiarsi con Brozovic nel ruolo di playmaker. Partita mostruosa.
Si inventa un gol stupendo dalla distanza, tirando praticamente da fermo. Sempre pericoloso anche sui calci piazzati, intelligente nello scambiarsi con Brozovic nel ruolo di playmaker. Partita mostruosa.
Solita qualità, ma anche quantità: il pallone recuperato dall'armeno è decisivo per il secondo gol dell'Inter, quello che indirizza la partita. È sempre al posto giusto nel momento giusto.
I movimenti sono sempre quelli giusti, sopperisce all'età che avanza con una partita di rara intelligenza. Sfrutta al meglio gli assist di Lautaro e Acerbi, porta a spasso Hien e sa sempre cosa fare con il pallone tra i piedi.
Un assist, due gol, una prestazione da autentico trascinatore. Generoso nel passaggio decisivo per Dzeko, splendido nello scavetto con cui supera Montipò; nel finale vuole a tutti i costi la doppietta, la sigla di rabbia e di voglia.
Una vittoria in trasferta convincente, un'ottima gestione delle energie; non ha bisogno di spremere i suoi giocatori, che oggi sfoderano una prestazione super e gli permettono di operare i cambi che servono.
Una vittoria in trasferta convincente, un'ottima gestione delle energie; non ha bisogno di spremere i suoi giocatori, che oggi sfoderano una prestazione super e gli permettono di operare i cambi che servono.