Spettatore per gran parte del match, deve intervenire due volte nel recupero su Dossena e Pavoletti e a conti fatti è decisivo per permettere al Frosinone di mantenere il vantaggio.
- Sulemana I. 27’
- Mazzitelli 64’
- Soule' 75’
- Kaio Jorge 95’
Un po' in difficoltà nel finale dopo una prestazione positiva per lunghissimi tratti, si dimostra comunque ancora un punto di riferimento per i suoi.
Ingaggia con Petagna un duello rusticano che lo vede vincitore più volte; poi entra Pavoletti e la musica non cambia.
All'esordio con la nuova maglia si disimpegna con accortezza e attenzione, spingendo poco nel primo tempo e mostrandosi più propositivo nella ripresa. Suo l'assist per il 3-1 di Kaio Jorge.
Di Francesco vuole più uomini in area e lui esegue scegliendo con gran tempismo l'inserimento per il gol dell'1-1. Per il resto la sua è una partita di buonissima sagacia tattica.
Inizia mezzala sinistra, poi fa l'esterno alto poi viene abbassato a terzino. In tutti i casi il suo contributo di grinta e tenacia non manca.
Inizia mezzala sinistra, poi fa l'esterno alto poi viene abbassato a terzino. In tutti i casi il suo contributo di grinta e tenacia non manca.
Parte largo a sinistra e non trova spazi, viene spostato in mezzo dietro Cheddira e ugualmente tocca pochi palloni. Pomeriggio da dimenticare.
In pochi minuti riesce a fare tutto quello che Reinier non è riuscito a fare, in primis l'assist al millimetro per la testa di Mazzitelli.
In ritardo su Sulemana in occasione dello 0-1, impiega parecchi minuti prima di riprendere il filo con la partita. Meglio nella ripresa quando tiene alto il baricentro dei suoi.
Non è un terzino sinistro ma si adegua per quel che può; va decisamente meglio quando può giocare più avanzato. Non è preciso al momento del tiro ma il suo contributo al secondo tempo del Frosinone è tangibile.
Si procura la punizione del 2-1, corre e pressa come un ossesso, segna il 3-1, è un incubo per la difesa del Cagliari.
Primo tempo in affanno anche per meriti di Azzi. Nella ripresa si trova di fronte Augello e allo stesso tempo ha più confidenza con la partita. La punizione magistrale del 2-1 è il giusto coronamento.
È certamente dei suoi quello più vivo lì davanti, impegna Scuffet tre volte nel primo tempo ma paga l'imprecisione al tiro finisce per essere un peso sulla sua partita.
È certamente dei suoi quello più vivo lì davanti, impegna Scuffet tre volte nel primo tempo ma paga l'imprecisione al tiro finisce per essere un peso sulla sua partita.
Pochi minuti in campo ma sufficienti per lasciare il segno, con l'azione del 3-1 che è quasi tutta merito suo.
Cambia assetto, tattiche e uomini ma alla fine trova la conformazione giusta per avere la meglio sul Cagliari. Importante anche il ruolo delle sostituzioni.
Quello che può parare para, su Cheddira nel primo tempo tre volte e su Gelli nella ripresa. Sui tre gol subiti, invece, non ha colpe.
Il suo minutaggio è caratterizzato da tanti errori, tra passaggi sbagliati e interventi in ritardo.
A fronte di qualche sortita offensiva interessante - sono suoi i due cross per Dossena e Pavoletti nel finale -, dietro soffre terribilmente sia Soulé che Zortea, offrendo così un contributo complessivo non sufficiente.
Il migliore della retroguardia rossoblu: non compie interventi prodigiosi ma è sempre al posto giusto al momento giusto.
Il migliore della retroguardia rossoblu: non compie interventi prodigiosi ma è sempre al posto giusto al momento giusto.
Partita senza infamia e senza lode, con poche occasioni per farsi vedere.
La sua è una partita solida, attenta e senza sbavature tranne una che però è pesantissima: il fallo su Kaio Jorge da cui nasce il gol del 2-1 di Soulé. Lì si fa buggerare troppo facilmente.
Imbriglia Soulé impedendogli per gran parte del primo tempo di liberarsi ed è puntuale in fase d'attacco, in primis nell'azione del gol. Esce all'intervallo.
Se nel primo tempo Reinier non gli crea grandi ansie, nella ripresa Gelli e Harroui si dimostrano clienti più scomodi contro cui il polacco fa fatica.
Se nel primo tempo Reinier non gli crea grandi ansie, nella ripresa Gelli e Harroui si dimostrano clienti più scomodi contro cui il polacco fa fatica.
Dai suoi piedi dovrebbero partire le giocate di qualità ma il lavoro dei centrocampisti del Frosinone finisce per ingabbiarlo e spegnerli la luce.
Solita partita gagliarda lottando su ogni pallone come se fosse l'ultimo sulla faccia della terra. Però nel primo tempo spreca malamente un contropiede e nella ripresa cala vistosamente.
Trova il gol leggendo bene lo sviluppo dell'azione e concludendo con stile. Moto perpetuo in mezzo al campo, è l'ultimo dei suoi a cedere.
Nella partita prettamente difensiva del Cagliari è chiamato in primis a pressare e a compattare le linee: il compito lo esegue senza fronzoli.
Nella partita prettamente difensiva del Cagliari è chiamato in primis a pressare e a compattare le linee: il compito lo esegue senza fronzoli.
Discreto lavoro in fase di non possesso, palla al piede invece fatica a trovare continuità e dare ordine alle ripartenze.
Discreto lavoro in fase di non possesso, palla al piede invece fatica a trovare continuità e dare ordine alle ripartenze.
Una ventina abbondante di minuti in campo per lasciare il segno e di sicuro non si può dire che non ci provi. Ha pure una buona occasione nel finale ma Turati gli nega una gioia.
A differenza della gara con il Bologna, questa volta non riesce a fare reparto da solo, non riesce a far salire la squadra e quei pochi palloni che gli arrivano non vengono sfruttati a dovere. A parziale discolpa c'è che la solitudine lì davanti non è sempre facile da gestire.
Nei minuti in cui è in campo lascia il segno solo per un fallo su Barrenechea. L'attenuante del rientro dopo l'infortunio conta fino ad un certo punto.
Nel primo tempo va tutto per il verso giusto, nella ripresa invece si muove tardi con i cambi quando è ormai chiaro che il vento è cambiato.