Partita di ordinaria amministrazione, poi esce con i tempi sbagliati su Sansone e causa il rigore della speranza bolognese.
Skov Olsen non è in una giornata tale da impensierirlo; per lo svizzero dunque nessun tipo di problema, tutto sotto controllo.
Non ci sono grandi cose da fare perché il Bologna attacca pochissimo o per nulla per quasi tutta la ripresa; quelle poche cose però le fa bene senza sbavature.
Il duello con Arnautovic lo vede protagonista in positivo per lunghi tratti: di fatto l'austriaco non entra in partita. Esce all'intervallo per un infortunio.
Il duello con Arnautovic lo vede protagonista in positivo per lunghi tratti: di fatto l'austriaco non entra in partita. Esce all'intervallo per un infortunio.
La connection con Praet non sempre funziona alla perfezione ma è comunque una spina nel fianco nella difesa bolognese. L'esterno spinge con regolarità e difende con pulizia.
Non spinge moltissimo sulla fascia, tuttavia dà una mano importante nel dare ampiezza alla manovra. Finisce pari il duello con De Silvestri.
Non spinge moltissimo sulla fascia, tuttavia dà una mano importante nel dare ampiezza alla manovra. Finisce pari il duello con De Silvestri.
Parte bene, limitando non poco Barrow e facendosi vedere con continuità in attacco. Nella ripresa cala vistosamente fino a farsi sfuggire Sansone in occasione del rigore.
Dominatore del centrocampo, insieme a Pobega sovrasta i dirimpettai ed è sempre nel vivo del gioco. Entra da protagonista in entrambe le azioni dei gol granata.
È dalle sue parti che il Torino crea più situazioni pericolose e non può essere un caso. Sempre aggressivo, gli manca giusto un pizzico di brillantezza nelle giocate.
È dalle sue parti che il Torino crea più situazioni pericolose e non può essere un caso. Sempre aggressivo, gli manca giusto un pizzico di brillantezza nelle giocate.
È dalle sue parti che il Torino crea più situazioni pericolose e non può essere un caso. Sempre aggressivo, gli manca giusto un pizzico di brillantezza nelle giocate.
Se il Torino non lascia fiato al Bologna è gran parte per merito suo e del lavoro incessante che fa in mezzo al campo. Fosse anche più preciso negli ultimi 20 metri contenderebbe a Lukic la palma di migliore in campo.
Un gol, una traversa, un palo sfiorato, due parate di Skorupski a dirgli di no. Il bilancio complessivo non può che essere ottimale.
Un gol, una traversa, un palo sfiorato, due parate di Skorupski a dirgli di no. Il bilancio complessivo non può che essere ottimale.
Meno brillante rispetto a molti dei suoi compagni, è comunque utilissimo nella fase di non possesso a tenere alto il pressing e nei raddoppi sui mediani bolognesi.
Per 80 minuti il suo Torino domina incontrastato non rischiando praticamente nulla, ma con poca lucidità sotto porta rispetto alla mole di occasioni create. Nel finale subisce le iniziative disperate del Bologna ma senza soffrire molto.
Se il Bologna resta in partita lo deve esclusivamente al suo portiere, decisivo in bello stile in almeno 3 occasioni. Sui due gol responsabilità molto limitate.
Se il Bologna resta in partita lo deve esclusivamente al suo portiere, decisivo in bello stile in almeno 3 occasioni. Sui due gol responsabilità molto limitate.
Il suo è forse l'unico duello diretto che non finisce male per il Bologna: contro Vojvoda, infatti, non subisce e non sovrasta.
Il suo è forse l'unico duello diretto che non finisce male per il Bologna: contro Vojvoda, infatti, non subisce e non sovrasta.
Pur avendo di fronte l'avversario meno brillante, ovvero Pjaca, fa una gran fatica a rimanere concentrato. Si innervosisce troppo, si becca un giallo e finendo per pasticciare in occasione dell'autorete del 2-0.
Contro Singo non può opporre il fisico ma non riesce a metterci nemmeno velocità e grinta. Spinge davvero una volta sola, andando al tiro e sfiorando il palo.
Contro il connazionale Praet va troppo spesso in difficoltà, non chiude a dovere su Sanabria sull'1-0 ed è molto impreciso in fase d'impostazione.
Contro il connazionale Praet va troppo spesso in difficoltà, non chiude a dovere su Sanabria sull'1-0 ed è molto impreciso in fase d'impostazione.
Come spesso accaduto è una spanna sopra i compagni, non solo quelli di reparto. Pochi fronzoli e tanta sostanza contro avversari che gli sbucano da tutte le parti.
Entra per mettere ordine e qualità alla manovra: pur con un'autonomia limitata qualcosina riesce a combinare.
Si prende d'autorità il pallone del rigore e lo realizza con forza e grinta: primo gol stagionale per lui.
Messo in mezzo al campo per l'assenza di Dominguez, finisce per essere sovrastato da Pobega e Lukic sbagliando tanto e non riuscendo mai a dare un segno di vita.
Come Soriano, finisce per essere travolto dal centrocampo avversario. Prende mezzo voto in più rispetto al compagno per il passaggio filtrante che lancia Sansone verso il rigore del 2-1.
Il pallone che perde malamente e dal quale nasce l'azione dell'1-0 è la fotografia della sua partita: scialba, senza nerbo e senza lasciare traccia.
Il pallone che perde malamente e dal quale nasce l'azione dell'1-0 è la fotografia della sua partita: scialba, senza nerbo e senza lasciare traccia.
Molto più vivo di Barrow, anche se ci vuole poco, mette a disposizione qualche giocata di qualità e soprattutto si procura il rigore del 2-1 che quantomeno riaccende la fiammella di speranza rossoblu.
Gira in tondo a cercare disperatamente un pallone giocabile, uno spunto degno di nota, una cosa qualsiasi per entrare in partita. Il giro si conclude con un nulla di fatto.
Gira in tondo a cercare disperatamente un pallone giocabile, uno spunto degno di nota, una cosa qualsiasi per entrare in partita. Il giro si conclude con un nulla di fatto.
Mossa legata a far riposare Arnautovic, il paraguaiano ci mette tutto sé stesso che al momento è poco ma gli va dato atto di provarci.
Rientra dall'infortunio e si vede, perché i suoi movimenti sono limitati e in più i compagni lo lasciano solo al suo destino senza riuscire a servirlo mai per bene.
Rientra dall'infortunio e si vede, perché i suoi movimenti sono limitati e in più i compagni lo lasciano solo al suo destino senza riuscire a servirlo mai per bene.
Il furioso e improduttivo forcing finale non può bastare per considerare sufficiente la partita dei suoi, costantemente in balia degli avversari.
Il furioso e improduttivo forcing finale non può bastare per considerare sufficiente la partita dei suoi, costantemente in balia degli avversari.