Prestazione attenta per il portiere brasiliano, bravo nel dialogo con i compagni, praticamente mai chiamato in causa per interventi difficili. Piccola indecisione in occasione dell'azione che porta al rigore della Lazio, ma la responsabilità lì è tutta di Manolas.
Prestazione attenta per il portiere brasiliano, bravo nel dialogo con i compagni, praticamente mai chiamato in causa per interventi difficili. Piccola indecisione in occasione dell'azione che porta al rigore della Lazio, ma la responsabilità lì è tutta di Manolas.
Prestazione positiva per quasi tutto l'arco del match, non è un caso che l'attacco laziale non riesce a pungere più di tanto, ma l'errore che consegna il rigore del 2-1 ad Immobile è un'ingenuità imperdonabile.
Entra per tentare di arginare la Lazio che stava cominciando a diventare pericolosa da quel lato, risulta utile nel forcing finale degli avversari arginando le avanzate di Lukaku, sino a quel momento pericolosissimo.
Partita fisica che permette di tenere a bada Immobile quando passa dalle sue parti, ma anche gli inserimenti di due calciatori temibili come Luis Alberto e Milinkovic-Savic che però stasera sono stati limitati dalla difesa giallorossa.
Un avvio di partita così così contro Marusic, migliora col passare dei minuti con un paio di ottime iniziative, e proprio da una di queste arriva il vantaggio giallorosso: rigore procurato per fallo subito da Bastos.
Danza sempre sul pallone, forse anche troppo nel primo tempo cincischiando in un paio di occasioni. Nella ripresa diventa, però, decisivo: sigla il rigore dell'1-0, costruisce l'azione del 2-0.
Danza sempre sul pallone, forse anche troppo nel primo tempo cincischiando in un paio di occasioni. Nella ripresa diventa, però, decisivo: sigla il rigore dell'1-0, costruisce l'azione del 2-0.
Mette la sua esperienza a disposizione della squadra, è un costante punto di riferimento per i compagni, prezioso anche nei duelli aerei che lo vedono uscire spesso vincitore.
Impreciso per larghi tratti, seppur dal punto di vista della quantità sia riuscito a reggere botta sino alla sostituzione, va in difficoltà soprattutto contro Lukaku: da quel lato la Lazio diventa più pericolosa, e lui difficilmente limita le avanzate biancocelesti.
Non doveva essere del match per infortunio, ed invece non solo scende in campo dal 1', ma decide anche il derby con un gol bellissimo che fra l'altro è solo una delle belle cose fatte durante i novanta minuti di stasera.
Visibilmente appannato, fallisce anche un paio di potenziali occasioni offensive, e non riesce a dare al centrocampo romanista il solito peso che stavolta non trova sfogo.
Visibilmente appannato, fallisce anche un paio di potenziali occasioni offensive, e non riesce a dare al centrocampo romanista il solito peso che stavolta non trova sfogo.
Entra nella parte finale del match rendendosi utile con la sua tecnica e col dialogo con i compagni, conferma la sua crescita, cerca anche la via del gol con un tiro da fuori rimpallato all'ultimo istante.
Partita di sacrificio, non riesce più a trovare la via del gol, stasera è Strakosha a fermarlo con una bella parata plastica. Nella ripresa sbaglia qualche pallone di troppo, in un'occasione è salvato dal portiere in uscita, prezioso nel finale nella difesa del pallone.
Non trova il guizzo vincente, prova a rendersi utile con qualche assist non andato a buon fine, alla fine però è comunque utile correndo dietro agli avversari e recuperando qualche pallone.
E' il suo primo derby d'allenatore, vince la sfida a distanza con mister Inzaghi: ha il coraggio di rischiare Nainggolan, è la mossa vincente della serata considerando poi quanto visto in campo. Gestisce bene con le sostituzioni la parte finale della partita.
Il forcing della Roma non si traduce in tantissime conclusioni nello specchio, quelle che arrivano sono ben controllate dall'estremo difensore biancoceleste, bravo soprattutto su Dzeko al 36'. Sui gol non poteva fare nulla di più.
Unica sfumatura di serata è il salto a vuoto davanti a Dzeko al 20', per il resto sempre attento, anche soffrendo, ma sempre pronto nelle chiusure e nei disimpegni.
Trova spazio nella parte finale del match tentanto di dare più peso offensivo anche al reparto arretrato, un paio di lanci buoni, ma non poteva fare molto di più perché comunque il baricentro biancoceleste è rimasto abbastanza basso.
Trova spazio nella parte finale del match tentanto di dare più peso offensivo anche al reparto arretrato, un paio di lanci buoni, ma non poteva fare molto di più perché comunque il baricentro biancoceleste è rimasto abbastanza basso.
Viene puntato spesso e volentieri dagli esterni offensivi, viene messo in difficoltà con qualche fuori-giri di tanto in tanto, ma riesce comunque a reggere risultando fra i più solidi dietro.
Cambia il volto della sua squadra con progressioni mancine che fanno male alla Roma, che però riesce a dare il giusto equilibrio nella difesa centralmente per coprire le buone cose fatte dall'esterno in fascia sinistra.
Il suo stato confusionale è apparso subito evidente dalle prime battute, nonostante fisicamente sia riuscito a contenere Dzeko. Folle il suo intervento falloso su Kolarov che porta al rigore dell'1-0, imbarazzante la palla persa da cui nasce il 2-0.
Da capitano dovrebbe dare la giusta carica alla squadra, forse esagera perdendo in lucidità anche nelle giocate. Non a caso quando esce lui, la Lazio torna a spingere pericolosamente.
Mette un po' di preoccupazioni fra difesa e centrocampo avversario con un paio di inserimenti, anche se però non trova mai lo spazio giusto per far male ad Alisson. Qualche passaggio a vuoto nella fase centrale del match, ci mette però anche un buon impegno fisico.
Mette un po' di preoccupazioni fra difesa e centrocampo avversario con un paio di inserimenti, anche se però non trova mai lo spazio giusto per far male ad Alisson. Qualche passaggio a vuoto nella fase centrale del match, ci mette però anche un buon impegno fisico.
Sembra quasi aver sbagliato la scelta dei tacchetti considerando quante volte è scivolato, mai pericoloso in zona offensiva, tanti anche gli errori in fase d'impostazione: non esattamente la sua migliore serata da quando è in Serie A.
Quel che risalta più della sua partita sono i calci d'angolo battuti uno peggio dell'altro, e tre tentativi di tiro tutti rimpallati: decisamente troppo poco per impensierire in generale qualunque difesa, figuriamoci una solida come quella della Roma.
Nei primi minuti del match riesce a mettere in difficoltà Kolarov e comunque tutta la parte sinistra della Roma, buon cross sprecato da Immobile, a lungo andare però perde in continuità finendo per non riuscire più a spingere con continuità.
Nei primi minuti del match riesce a mettere in difficoltà Kolarov e comunque tutta la parte sinistra della Roma, buon cross sprecato da Immobile, a lungo andare però perde in continuità finendo per non riuscire più a spingere con continuità.
Cerca di dare un certo ritmo al gioco laziale e contemporaneamente tentare di limitare gli inserimenti centrali dei giallorossi, ci riesce parzialmente e con tanta esperienza. Nella ripresa viene sostituito quando la Lazio prova a rientrare in partita.
Corre e si sbatte ma senza successo di nessun tipo: spreca di testa un assist di Marusic, poi girovaga lontanissimo dalla porta senza mai trovare spazio per una conclusione, ritrova confidenza con l'area avversaria solo in occasione del rigore comunque trasformato.
Segnali positivi quelli trasmessi dal portoghese: con lui in campo la Lazio è improvvisamente migliorata dal punto di vista della proiezione offensiva, suo il cross dal quale nasce il rigore, ma poi anche falloso tanto da raccogliere un giallo evitabile.
Sceglie di giocarsela praticamente in difesa e contropiede, regge per un tempo, ritorna in partita nelle battute finali, ma la gestione dei primi dieci minuti della ripresa sono quelli che lo vedono uscire sconfitto dalla sfida a distanza con Di Francesco, seppur a testa alta.
