Il portiere di riserva del Milan diventa protagonista assoluto della partita al 27' del primo tempo quando ipnotizza Lautaro Martinez respingendo la sua conclusione dal dischetto.
- Calhanoglu rig 11’
- De Vrij aut 17’
Il capitano del Milan bada molto al sodo cercando di arginare il nascere delle manovre avversario, accorciando spesso sugli esterni interisti per evitare che possano prendere velocità e puntarlo.
Altra prestazione di spessore del centrale danese. Di fronte ad una coppia di attaccanti come Dzeko e Lautaro riesce ad arginarli evitando che Tatarusanu possa correre più rischi di quelli fisiologici.
Altra prestazione di spessore del centrale danese. Di fronte ad una coppia di attaccanti come Dzeko e Lautaro riesce ad arginarli evitando che Tatarusanu possa correre più rischi di quelli fisiologici.
Altra prestazione di spessore del centrale danese. Di fronte ad una coppia di attaccanti come Dzeko e Lautaro riesce ad arginarli evitando che Tatarusanu possa correre più rischi di quelli fisiologici.
Prova a prendersi il merito dell'autorete di De Vrij, ma non riesce realmente a deviare il pallone. Brilla in fase difensiva dove la sua fisicità si mette al servizio dell'intelligenza tattica di Kjaer riuscendo ad arginare una coppia di attaccanti variegata e pericolosa come quella interista.
Entra per un Ballo-Touré poco lucido e si rende protagonista del match con un salvataggio sulla linea su una conclusione a botta sicura di Vidal.
Prima commette un'enorme doppia sciocchezza sbagliando il posizionamento sulla ripartenza dell'Inter e poi affossando Darmian nell'azione che porta al rigore, poi sbagliato, calciato da Lautaro Martinez. L'errore lo turba particolarmente e dopo non sembra più essere lucido e tranquillo. Si riscatta parzialmente sul finire del primo tempo quando respinge sulla linea una conclusione a botta sicura di Barella.
L'ex Empoli non trova lo spazio giusto per incidere sull'andamento della partita. Risulta troppo impreciso in fase di costruzione cercando spesso soluzioni cervellotiche che fanno svanire quanto di buono costruito dai suoi compagni.
Serata da dimenticare quanto prima per il centrocampista del Milan. Prima provoca il rigore trasformato da Calhanoglu regalando il vantaggio all'Inter, nel finale avrebbe l'occasione di riscattarsi sul tiro di Saelemaekers respinto dal palo, ma non è lucido e non riesce ad inquadrare la porta da posizione molto favorevole.
Entra per un Tonali un po' stanco cercando di aiutare il Milan nell'assalto finale verso la porta di Handanovic. Prova anche a concludere a rete, ma senza esito positivo.
Entra per un Tonali un po' stanco cercando di aiutare il Milan nell'assalto finale verso la porta di Handanovic. Prova anche a concludere a rete, ma senza esito positivo.
L'ex Brescia dimostra in una partita importante come il derby di Milano di aver finalmente completato il suo ciclo di maturazione. Comanda il centrocampo con il piglio del giocatore navigato e provoca l'autorete dell'1-1 con un calcio di punizione insidioso sfiorato da Tomori ed insaccato da De Vrij.
L'ex Brescia dimostra in una partita importante come il derby di Milano di aver finalmente completato il suo ciclo di maturazione. Comanda il centrocampo con il piglio del giocatore navigato e provoca l'autorete dell'1-1 con un calcio di punizione insidioso sfiorato da Tomori ed insaccato da De Vrij.
Il fantasista del Milan viene spostato più largo per fare spazio a Krunic nel mezzo, questa nuova posizione non sembra calzargli a pennello e resta per lunghi tratti della partita al di fuori del gioco. Ogni tanto prova ad accendersi con qualche iniziativa personale, ma senza mai trovare il guizzo giusto per incidere sull'andamento della partita.
Il fantasista del Milan viene spostato più largo per fare spazio a Krunic nel mezzo, questa nuova posizione non sembra calzargli a pennello e resta per lunghi tratti della partita al di fuori del gioco. Ogni tanto prova ad accendersi con qualche iniziativa personale, ma senza mai trovare il guizzo giusto per incidere sull'andamento della partita.
Entra e riesce a rendersi subito protagonista della partita trovando lo spazio giusto per concludere a rete. Il suo tiro è molto pericoloso e batte Handanovic prima di terminare la sua corsa sul palo.
Entra e riesce a rendersi subito protagonista della partita trovando lo spazio giusto per concludere a rete. Il suo tiro è molto pericoloso e batte Handanovic prima di terminare la sua corsa sul palo.
Entra e riesce a rendersi subito protagonista della partita trovando lo spazio giusto per concludere a rete. Il suo tiro è molto pericoloso e batte Handanovic prima di terminare la sua corsa sul palo.
Entra e si mette subito a disposizione della squadra, permettendo al Milan di tornare pericoloso dopo il fisiologico calo dovuto alla stanchezza. Dimostra di aver voglia di incidere quando sbaglia e si lancia subito all'inseguimento degli avversari.
Una partita che ha richiesto un grande dispendio di energie fisiche. Costretto a lottare da solo in mezzo al terzetto dei difensori avversari si mette in mostra soprattutto nel finale con diverse iniziative importanti, tra tutte la punizione che viene respinta attentamente da Handanovic.
Inizia la partita con diversi guizzi sull'out di sinistra rossonero usando la sua velocità per mettere in difficoltà Darmian e chiunque tenti di raddoppiarlo. Però quando si tratta di andare alla conclusione non riesce mai ad angolare il tiro, dando la possibilità a Handanovic di disinnescare il pericolo senza troppi problemi.
Visto il pareggio del Napoli il suo Milan riesce a mantenere la testa della classifica affrontando un'altra squadra pericolosa come l'Inter, facendolo a viso aperto e non abbattendosi neanche dopo la rete del grande ex Calhanoglu.
Il Milan non tira moltissime volte nello specchio, il capitano dell'Inter respinge quando è possibile e capitola unicamente sotto il fuoco amico di De Vrij. Fortunato nel finale quando la conclusione di Saelemaekers va ad incocciare sul palo.
Non un derby da ricordare per l'olandese. Parte bene, ma poi macchia indelebilmente la sua prestazione realizzando la rete che regala il pareggio al Milan. Nella ripresa si limita ad un lavoro ordinario.
Non un derby da ricordare per l'olandese. Parte bene, ma poi macchia indelebilmente la sua prestazione realizzando la rete che regala il pareggio al Milan. Nella ripresa si limita ad un lavoro ordinario.
Trovarsi di fronte un gigante come Ibrahimovic non è facile per nessun difensore, eppure il central dell'Inter non sfigura dando vita ad un bel duello senza esclusione di colpi e da cui esce vincitore.
Trovarsi di fronte un gigante come Ibrahimovic non è facile per nessun difensore, eppure il central dell'Inter non sfigura dando vita ad un bel duello senza esclusione di colpi e da cui esce vincitore.
Trovarsi di fronte un gigante come Ibrahimovic non è facile per nessun difensore, eppure il central dell'Inter non sfigura dando vita ad un bel duello senza esclusione di colpi e da cui esce vincitore.
Non parte benissimo, ma la sua prestazione cresce con il passare dei minuti. Nel finale del primo tempo si rende protagonista di una bella iniziativa nella metà campo del Milan, peccato che Barella la sprechi facendosi ribattere il tiro sulla linea.
L'esterno dell'Inter si rende protagonista dell'ennesima prestazione di sostanza ed intelligenza. Nel primo tempo viene spesso puntato da Leao senza permettere all'attaccante avversario di saltarlo facilmente, in fase di possesso è utile per allargare le maglie della difesa avversaria ed approfitta alla perfezione del doppio errore di Ballo-Touré per anticiparlo e farsi abbattere dall'esterno difensivo avversario e quindi farsi assegnare il rigore che poi verrà sbagliato da Lautaro.
Entra quando Darmian inizia a sentire la stanchezza, non riuscendo però a ripetere quanto di buono fatto dal compagno.
Entra quando Darmian inizia a sentire la stanchezza, non riuscendo però a ripetere quanto di buono fatto dal compagno.
Partita sottotono del regista nerazzurro, il pressing portato dai centrocampisti avversari e la presenza di Krunic che spesso portava un raddoppio gli lasciava poco spazio di manovra.
Partita sottotono del regista nerazzurro, il pressing portato dai centrocampisti avversari e la presenza di Krunic che spesso portava un raddoppio gli lasciava poco spazio di manovra.
Partita attenta per l'esterno nerazzurro che si applica in entrambe le fasi di gioco risultando utile sia in fase di costruzione e, sorprendentemente, anche in quella difensiva. Quando vede i compagni in difficoltà si abbassa per aumentare la densità nella propria metà campo per disinnescare le iniziative rossonere.
Partita attenta per l'esterno nerazzurro che si applica in entrambe le fasi di gioco risultando utile sia in fase di costruzione e, sorprendentemente, anche in quella difensiva. Quando vede i compagni in difficoltà si abbassa per aumentare la densità nella propria metà campo per disinnescare le iniziative rossonere.
Partita attenta per l'esterno nerazzurro che si applica in entrambe le fasi di gioco risultando utile sia in fase di costruzione e, sorprendentemente, anche in quella difensiva. Quando vede i compagni in difficoltà si abbassa per aumentare la densità nella propria metà campo per disinnescare le iniziative rossonere.
Uomo ovunque della squadra nerazzurra, riesce a sdoppiarsi con efficacia in entrambe le fasi di gioco. Quando il Milan prova a costruire lui si alza sul portatore di palla avversario garantendo un pressing asfissiante per poi lanciarsi nella metà campo rossonera a rimorchio degli attaccanti. Ha sulla coscienza una mancata occasione sul finire del primo tempo su cui salva Ballo-Touré. Esce anzitempo per problemi muscolari.
Era l'uomo più atteso di questo derby. Il suo passaggio tra le due sponde del Naviglio non è stato digerito dai tifosi milanisti che lo fischiano ad ogni occasione. Lui risponde guadagnandosi un calcio di rigore e poi chiedendo a Lautaro di calciarlo, trasformandolo e portando i suoi in vantaggio.
Entra per l'infortunato Barella, avrebbe l'occasione di riportare l'Inter in vantaggio, ma il suo tiro a botta sicura è stato respinto da Kalulu a pochi centimetri dalla linea.
Entra quando il Milan aumenta molto i giri del motore alla ricerca della vittoria. Ha poche occasioni per andare verso la porta difesa da Tatarusanu e cerca di sfruttarle per alleviare la pressione sulla sua difesa.
Nel primo tempo ha denunciato di avere qualche problemino fisico che ne limitava sia la mobilità che la pericolosità offensiva. Nonostante questo stringe i denti e resta in campo fino alla ripresa, ma non riuscendo comunque ad incidere sulla partita.
Partita difficile per l'attaccante dell'Inter arginato con continuità dalla granitica difesa del Milan. Avrebbe comunque l'occasione per segnare presentandosi dal dischetto, ma Tatarusanu lo ipnotizza impedendo all'Inter di tornare in vantaggio. Poco presente anche nella ripresa prima di essere sostituito nel finale.
La sua Inter parte molto bene trovando il vantaggio con il rigore trasformato da Calhanoglu e sfiorando la seconda rete ancora su calcio di rigore con Lautaro. I suoi poi arrivano ancora pericolosamente dalle parti di Tatarusanu con Barella nel primo tempo e Vidal nella ripresa, ma in entrambe le occasioni i difensori del Milan respingono sulla linea. La sua squadra appare comunque viva ed intenzionata a rimontare la distanza che la divide dalle capolista.