Sorpreso dalla splendida punizione di Ranocchia, sulla quale non arriva per pochi centimetri. Nel primo tempo para bene un tiro violento di Sensi, mette una pezza sul colpo di testa centrale di Carlos Augusto; sicuro quando chiamato in causa.
Contro un Mota non particolarmente ispirato deve limitarsi all'ordinaria amministrazione. Tiene alta la linea, impedisce al Monza di lavorare sulla trequarti e lascia il grosso del lavoro a Tomori, con il quale forma una coppia ben assortita.
Primo tempo tutt'altro che scoppiettante, cresce nella ripresa, soprattutto dopo l'ingresso di Leao. Da una sua discesa arriva il quarto e ultimo gol del Milan, ottimo l'assist per Leao, che ringrazia e insacca con il piattone.
Costretto a qualche uscita in extremis da un centrocampo non sempre attento nel fare filtro, si fa trovare pronto. Si concede qualche rischio calcolato, ma ha ragione lui, perché esce sempre con il pallone tra i piedi.
Entra bene in partita: schierato da terzino destro, limita Carlos Augusto e si fa sempre trovare nel posto giusto, dimostrando di essere ormai imprescindibile per la squadra rossonera.
Lascia intravedere buone capacità in fase di spinta, ma commette qualche errore di troppo nella fase difensiva, soprattutto in marcatura; spesso si intestardisce nel dribbling, finendo per perdere il pallone. Nel complesso non fa danni.
Lascia intravedere buone capacità in fase di spinta, ma commette qualche errore di troppo nella fase difensiva, soprattutto in marcatura; spesso si intestardisce nel dribbling, finendo per perdere il pallone. Nel complesso non fa danni.
L'uomo della partita, firma una doppietta sontuosa, indirizzando nettamente la gara. Prima la cavalcata dell'1-0, in cui è bravo e astuto nel disorientare la difesa avversaria, poi il raddoppio d'autore. C'è spazio anche per un superbo assist per Rebic, non sfruttato, prima dell'infortunio che lo mette fuori causa.
L'uomo della partita, firma una doppietta sontuosa, indirizzando nettamente la gara. Prima la cavalcata dell'1-0, in cui è bravo e astuto nel disorientare la difesa avversaria, poi il raddoppio d'autore. C'è spazio anche per un superbo assist per Rebic, non sfruttato, prima dell'infortunio che lo mette fuori causa.
Partito in sordina, più attento all'applicazione difensiva che alle sortite nell'area avversaria, è protagonista dell'azione che porta al gol di Origi con un bel dribbling e l'assist. Nel finale offre a De Ketelaere un cioccolatino, che il belga non gradisce: sarebbe stato un assist prelibato.
Tra i più in difficoltà in casa Milan, non fa filtro in modo adeguato e ricorre spesso a interventi fallosi. Tiene meglio il campo nella ripresa, anche se non brilla particolarmente.
Trotterella senza costrutto, lontano parente del trequartista arrivato in Italia con attorno aspettative altissime. Nel finale di gara si divora un gol incredibile, ciccando clamorosamente l'assist gentilmente offerto da Messias.
Trotterella senza costrutto, lontano parente del trequartista arrivato in Italia con attorno aspettative altissime. Nel finale di gara si divora un gol incredibile, ciccando clamorosamente l'assist gentilmente offerto da Messias.
Alterna buoni spunti a giocate imprecise, sempre sul filo del rasoio. Non riesce a lasciare la firma sulla partita al 48', vanificando un assist di Brahim Diaz.
Prima da titolare, esce dal campo con un gol e un assist all'attivo: cosa chiedergli di più? Prima il passaggio decisivo per Diaz, poi la rete del provvisorio 3-0, una sassata che non lascia scampo a Di Gregorio. In mezzo tante giocate interessanti e qualche pausa, ma fa capire di poter dire la sua.
Entra al posto di Rebic, è sempre pericoloso quando punta l'avversario. Segna il gol del definitivo 4-1 finalizzando l'azione di Theo Hernandez ed entrando così nel tabellino del match.
Azzecca la mossa Origi, opera i cambi giusti e controlla la gara senza troppi patemi. Il suo Milan gioca a memoria anche con le seconde linee, come se ormai avesse inserito il pilota automatico.
Incerto sul primo gol, non riesce a mettere una pezza quando servirebbe. Costantemente impegnato da Origi e compagni, è colpevole anche nel finale, quando lascia troppo spazio a Leao per prendere la mira e tirare.
Entra al posto di Caldirola, è bruciato da Messias in occasione del gol di Origi. Un ritorno in campo non felice per l'ex Cagliari, anche nel finale spesso superato in velocità.
Il confronto in velocità con Diaz è impari, ma è da rimproverare per la facilità con cui lascia passare il portoghese. Spesso fuori posizione, non ha la rapidità necessaria per riprenderla quando serve; il risultato? Praterie a disposizione del Milan.
Il confronto in velocità con Diaz è impari, ma è da rimproverare per la facilità con cui lascia passare il portoghese. Spesso fuori posizione, non ha la rapidità necessaria per riprenderla quando serve; il risultato? Praterie a disposizione del Milan.
Colpevole sul primo e sull'ultimo gol, gioca una partita ben al di sotto dello standard richiesto. Lascia troppo spazio a Diaz, perde un pallone sanguinoso in occasione della quarta rete: dal suo lato la difesa brianzola è un colabrodo.
Colpevole sul primo e sull'ultimo gol, gioca una partita ben al di sotto dello standard richiesto. Lascia troppo spazio a Diaz, perde un pallone sanguinoso in occasione della quarta rete: dal suo lato la difesa brianzola è un colabrodo.
Ha un'occasione colossale, ma non la sfrutta a dovere: il suo colpo di testa da pochi metri finisce addosso a Tatarusanu. Complessivamente perde il confronto sulla fascia di competenza.
Palladino gli affida le chiavi della squadra, ma le sue giocate sono spesso imprecise e prevedibili; troppi i palloni persi, che espongono il Monza al contropiede avversario.
Nel primo tempo è tra i pochi a salvarsi, impegna Tatarusanu con una conclusione violenta al 24' e riesce a cucire il gioco con tocchi di prima. Nella ripresa perde troppi palloni e finisce per entrare in confusione.
Nel primo tempo è tra i pochi a salvarsi, impegna Tatarusanu con una conclusione violenta al 24' e riesce a cucire il gioco con tocchi di prima. Nella ripresa perde troppi palloni e finisce per entrare in confusione.
Riscatta con un buon secondo tempo una prima frazione giocata così così. Cerca di essere sempre nel vivo dell'azione, ma inizialmente sembra frenato; si scioglie con il passare dei minuti, facendo girare meglio la squadra, soprattutto dopo il cambio di modulo.
Volenteroso ma poco preciso, deve vedersela con Theo Hernandez e non regge il confronto, soprattutto fisicamente. Troppi palloni persi, anche se si riscatta parzialmente con un bel cross per Carlos Augusto.
Volenteroso ma poco preciso, deve vedersela con Theo Hernandez e non regge il confronto, soprattutto fisicamente. Troppi palloni persi, anche se si riscatta parzialmente con un bel cross per Carlos Augusto.
Entra nella ripresa e si fa notare per la sua facilità di calcio. Fulmina Tatarusanu con una sassata dalla distanza, un calcio di punizione magistrale che per qualche minuto illude i tifosi del Monza su una possibile rimonta dei brianzoli.
Entra al posto di Sensi, mettendo energia nelle sue giocate e guadagnando qualche calcio di punizione. Costretto a fermare una ripartenza avversaria, riceve una giusta ammonizione.
Entra al posto di Mota, prova a fare a sportellate con i difensori rossoneri, ma non riesce a incidere. Pochi palloni giocabili, pochissime possibilità di mettersi in mostra: non era la sua partita.
Prova a galleggiare tra la linea di centrocampo e quella dell'attacco per non dare punti di riferimento ai difensori avversari. Pochi guizzi, nessuna conclusione in porta: una partita al di sotto delle sue potenzialità
Entra al posto di Caprari, non fa molto meglio del compagno. Avrebbe la palla giusta in area, ma manca la conclusione nel finale di gara: certe occasioni andrebbero sfruttate meglio.
Poco servito dai compagni, ci mette del suo, finendo per essere sistematicamente anticipato da Tomori. Lavora pochi palloni, senza riuscire a legare il gioco; esce nella ripresa per lasciare spazio a Petagna.
Il Monza è troppo rinunciatario nel primo tempo, gioca a sprazzi ed è inconsistente in avanti: ha bisogno di trovare automatismi e solidità difensiva, altrimenti incapperà nuovamente in partite come quella di oggi.
