Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'attaccante dell'Udinese Lorenzo Lucca ha parlato del suo momento personale in bianconero: "Mi aspettavo che potesse andar bene. Perché ho avuto le mie esperienze negative con due brutti infortuni e ho sofferto. Poi sono cresciuto. Dopo le giovanili nel Toro, al Brescia ho imparato nuove cose e a Palermo ho fatto 14 gol in C. Mi sembrava che la strada fosse in discesa, invece, cominciava la lunga salita".

Udinese, le parole di Lucca

"Sono diventato attaccante da Serie A con la testa. E con l’aiuto di una persona importante a Torino. Uno che crede in me. Analizziamo la gara al video, i gol, ma pure gli errori. Studio i movimenti di Haaland che è simile strutturalmente a me ed è mostruoso anche se è mancino. Cerco di imparare i movimenti dentro l’area; per fare gol in A contro certi difensori devi saperti muovere e capire come far male. Devi avere sempre presente palla, porta e difensore e stare nell’ombra del difensore. E capire con una mappa visiva che tu comandi il difensore".

Lucca sugli attaccanti italiani

"Dobbiamo dimostrare. Scamacca è in questo momento top. Ha fisicità, tecnica, tiro e ha il vantaggio di aver giocato in Premier League. Chi sono i difensori che mi hanno reso la vita difficile? Acerbi dell'Inter è esperto".