Giampaolo Pozzo, proprietario dell'Udinese, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport in merito all'annata del suo club.

Udinese, intervista a Pozzo

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

Sulla salvezza

"La vittoria è stata un momento di grande entusiasmo. È il più grande regalo che i ragazzi mi potevano fare. Non ho chiesto niente. Solo la salvezza della mia Udinese. È una passione vera l’Udinese. Tramandata dal padre ai figli. Non eravamo abituati a soffrire. Anche se siamo in ballo da 39 anni. Da 30 di fila in Serie A. Un vanto. Quest’anno eravamo tranquilli, poi ci hanno risucchiati".

Sugli infortunati

"Tutto parte dagli infortuni che ci hanno condizionato. Deulofeu, Brenner, Davis, Thauvin, Pereyra, Lovric, Bijol. Pensavamo di aver progettato una squadra competitiva. Invece ci sono state situazioni sul campo che ci hanno penalizzato. Certo, alcune partite non sono state buone. In alcuni finali di gara abbiamo mancato di concentrazione. Di certi risultati mi sono tra virgolette vergognato. È stata una stagione disgraziata".

Su Sottil e Cioffi

"Se penso che abbiamo fallito con loro? Non sarebbe corretto. Sono due professionisti. Non me la sento di buttar la croce addosso. Erano partiti bene, Cioffi lo abbiamo richiamato perché conosceva l’ambiente e aveva fatto bene".

Sul riscatto di Lucca

"Sì, lo riscatteremo".

Su Cannavaro

"Per quel che ha fatto è chiaro che lo terrei. Presto con mio figlio si parleranno".