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Alessandro Buongiorno, 22enne centrocampista del Torino, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. In questi giorni Juric lo ha seguito con particolare attenzione in attesa di lanciarlo da titolare come accaduto con tanti giovani al Verona. Il centrale potrebbe essere la rivelazione dei granata anche al Fantacalcio.

Intervista a Buongiorno sulla prossima stagione

 Buongiorno: è finalmente arrivato il momento di raccogliere tutto quello che ha seminato negli anni scorsi? 
 

 «Comincio con il dire che sono orgoglioso di indossare questa maglia e di giocare per la squadra della mia città. E della mia famiglia, visto che sono tutti tifosi granata. Però so bene che adesso diventa tutto più difficile, devo continuare ad allenarmi con grande impegno, come del resto ho sempre fatto». 

 Oltretutto c’è Juric che vede bene i giovani, basti pensare a tutti quelli che ha lanciato. 
 

 «Vero. E questo mi dà forza. Aiuta molto». 
 

Intervista a Buongiorno sulla prossima stagione

 Obiettivi? 
 

 «Come tutti mi piacerebbe giocare. Ma non faccio proclami, non mi piacciono. Alle parole preferisco i fatti. Sto zitto e lavoro». 
 

 Qualche sogno? 
 

 «I sogni preferisco tenerli per me. Penso ad impegnarmi al massimo per poi non avere rimpianti». 
 

 La posizione che predilige? 
 

 «Centro sinistra nella difesa a tre. Ma nel mio breve cammino ho ricoperto altri ruoli». 

Intervista a Buongiorno sulla Nazionale

 In Nazionale, in difesa, ha esordito un certo Bastoni, giovanissimo. Significa che Mancini punta molto sui ragazzi, con molti di loro infatti ha costruito il sogno europeo. Questo aiuta, dà più forza, ad un ragazzo come lei e tanti altri? 
 

 «Sicuramente sì. Ovvio che il mio sogno è quello di indossare, un giorno, la maglia azzurra. Il commissario tecnico ha dimostrato come possono convivere giovani e meno giovani, come possono aiutarsi, fare gruppo, non avere paura di niente. Si è vista subito la forza del gruppo azzurro e si è subito capito che poteva fare tanta strada. Sì, le scelte di Mancini danno speranza a tutti noi ragazzi». 
 

 C’è qualche giocatore del passato a cui si è ispirato? 
 

 «Maldini e Nesta». 
 

 E al Toro? 
 

 «Moretti e Burdisso. Non potrò mai dimenticare una frase d’incoraggiamento di Nico. In una circostanza mi disse: se entri gioca come uno di noi, non sentirti giovane, non avere paura. Un consiglio che mi porto ancora dietro». 
 

 Giampaolo ha ammesso di aver sbagliato nei suoi confronti, dicendo che avrebbe meritato più spazio. 
 

 «Il suo riconoscimento mi ha fatto molto piacere».