Inizia l'avventura di Kosta Runjaic sulla panchina dell'Udinese. Questa mattina il nuovo tecnico dei friulani si è presentato a stampa e tifosi nella conferenza stampa di rito.
Udinese, la conferenza stampa di Runjaic
"Sono molto felice di essere qui. Mi rende orgoglioso il fatto di essere qui nonostante io sia ancora poco conosciuto, Come avete già detto è la mia prima esperienza in Italia, ma non la prima all'estero, ho avuto l'opportunità in Polonia di crescere molto, imparando tanto sia a livello tecnico che umano, mi sento pronto per questa esperienza sia umanamente che a livello calcistico. Ora inizia una nuova stagione, una nuova sfida, non solo la famiglia Pozzo avrà aspettative su di me, ma anche io mi aspetto tanto da me stesso, voglio essere in grado fin dall'inizio di proporre uno stile di gioco aggressivo, propositivo, ho allenato già sette squadre differenti e sono sempre riuscito a far crescere i ragazzi, sono sicuro di poter portare al successo questa squadra.
Sono molto contento e curioso, voglio curare tutti i dettagli, creando uno stile di gioco riconoscibile, ma dobbiamo creare lo stile di gioco che vogliamo noi. In Serie A ci sono tante squadre importanti, anche l'Udinese ha avuto ragazzi importanti, ma la nostalgia non segnerà gol. C'è bisogno di tempo, impegno, abbiamo parlato molto con la società, bisognerà portare qualche cambiamento, sarà una grande sfida ma anche una grande opportunità. Mi interessa poco degli avversari, voglio dare un'identità di gioco a questa squadra indipendentemente da loro".
L'organico attuale
"La squadra è molto buona già al momento, ma oggi non vorrei soffermarmi più di tanto sui singoli, è il mio primo giorno qui. Sono l'allenatore e sono a capo di questa squadra, nei prossimi giorni mi confronterò con la società discutendo nel dettaglio gli aspetti legati alla squadra. Penso che in questa squadra ci sia molto talento, c'è un bel mix tra giovani ed esperti, penso che la base sia positiva, oggi è il primo giorno di una nuova stagione e si riparte da un foglio bianco, ora è importante passare tempo assieme, creare un legame, un'etica del lavoro, è importante fare non parlare".
I modelli a cui si ispira
"Klopp è stato un esempio, l'ho seguito fin dal Mainz, guardavo spesso i suoi allenamenti, ci sono molti allenatori da cui cerco di prendere spunto. Ci sono però anche tecnici del passato come Arrigo Sacchi, da giovane ho cercato di imparare molto da lui, però penso ci sia sempre da studiare. Sto seguendo gli Europei, ne parlo e mi confronto con colleghi, dirigenti, potrò imparare molto".