Sono 12 i calciatori di Serie A indagati dalla Procura di Milano nel nuovo filone del caso scommesse.
Oltre a Fagioli e Tonali, i nomi finiti nel mirino della Procura sarebbero quelli di Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo (Fiorentina), Weston McKennie (Juventus), Mattia Perin (Juventus), Samuele Ricci (Torino), Raoul Bellanova (Atalanta), Leandro Paredes (Roma), Matteo Cancellieri (Parma), Angel Di Maria (alla Juve all’epoca dei fatti), Cristian Buonaiuto (oggi al Padova, all'epica alla Cremonese). Spunta anche il nome di Pietro Marinoni, arbitro dilettantistico che avrebbe fatto da intermediario per le scommesse illegali.
Un nuovo terremoto che scuote il mondo del calcio italiano dopo il primo filone che ha portato alle squalifiche di Fagioli e Tonali. A differenza del precedente, in questo caso i giocatori sarebbero rimasti coinvolti in un giro di poker, dunque non si tratterebbe di scommesse su eventi sportivi.
Caso scommesse, cosa rischiano i calciatori coinvolti
Dal punto di vista penale, Fagioli e Tonali rischierebbero 3 mesi di reclusione e 500 euro di multa. Gli altri sarebbero accusati di aver partecipato a giochi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: in questo caso la contravvenzione può essere sanata con una oblazione, dunque pagando la metà dell'ammenda massima prevista, ovvero 250 euro.
Per quanto riguarda l'aspetto sportivo, nessuno rischierebbe alcuna squalifica se dovesse essere confermata l'assenza di scommesse su eventi sportivi. Così accadde in passato con Zaniolo, il quale aveva ammesso di frequentare piattaforme illegali per giocare a poker o a black jack.