Chi convinto che l'Atalanta si preparasse a risentire dell'assenza di Lookman, si è dovuto ricredere. Nel momento clou della stagione, la formazione di Gian Piero Gasperini ha preso definitivamente il volo per il quarto posto. E anche a Genova ha lanciato l'ennesimo messaggio alle altre contender: Bergamo vuole tornare in Champions.
L'exploit di Charles De Ketelaere è soltanto la punta dell'iceberg di un momento di grazia che sta vedendo gli uomini del Gasp assoluti protagonisti. Una sola domanda, ora, rischia di complicare la vita degli orobici e dei fantallenatori: come gestire tutta questa abbondanza?
Quanta qualità per Gasp, come gestire tutti
Mettiamo un po' di ordine. Negli ultimi trenta metri c'è tanta qualità per l'Atalanta, forse anche troppa (ça va sans dire). De Ketelaere ormai è un titolarissimo, stesso dicasi per Koopmeiners. Poi c'è Miranchuk che ha tirato la carretta quando chiamato in causa in questo gennaio, senza dimenticare il sempreverde Pasalic.
Tra gli attaccanti, Scamacca guadagna ancora più spazio dopo l'addio di Muriel, ma attenzione al finalmente recuperato Bilal Touré: 33' e 1 gol, alla sua prima gara ufficiale con i bergamaschi. E infine, il rientro di Lookman andrà a completare un reparto offensivo che al suo potenziale può rappresentare una vera macchina da bonus.
Gestire tutti non sarà semplice per Gasperini e per i fantallenatori, che però hanno due alleati: le cinque sostituzioni e le coppe. Soprattutto con il ritorno a breve dell'Europa League, le rotazioni dell'Atalanta si faranno sempre più larghe: tutto starà nel farsi trovare pronti e nell'avere coraggio (e fortuna) quando si andrà ad inserire la formazione. Tanto qualcosa di buono esce sempre da quelle zone lì: che sia un +1, che sia per soli 30'... Parola del Gasp.