Aurelio De Laurentiis parla del possibile esonero di Rudi Garcia. Il presidente del Napoli ha fatto il punto sulla crisi tecnica vissuta dagli azzurri, commentando le voci di un possibile ribaltone tecnico dopo l'incontro avvenuto con il tecnico francese nelle scorse ore. Queste le sue parole nel corso dell'intervento alla tavola rotonda organizzata da Inpiù all'università Luiss di Roma e moderata dal direttore de La Repubblica Maurizio Molinari.
Napoli, le parole di De Laurentiis su Rudi Garcia
"Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L'allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva.
Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro. L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno".
Rudi Garcia non era la prima scelta
"Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi".
La lotta scudetto
"È inutile dare la colpa a nuovi interlocutori. Il calcio non è come un palazzo in costruzione, che se è ben costruito sei sicuro che non crolla. Nel calcio ci sono incidenti, malattie, espulsioni. Non è scritto da nessuna parte che ci siano delle soluzioni matematiche per vincere nello scudetto. Io credo che anche quest'anno fino alla fine ce la giocheremo.