Alberto Gilardino è sulla panchina del Genoa da un anno ormai e i risultati sono più che ottimi. L'allenatore del Grifone è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni sul momento del club ligure:
Genoa: le parole di Gilardino
«Ci pensavo in questi giorni, sino a un anno e mezzo fa calpestavo campi di Serie C e D, poi con la chiamata del Genoa è cambiata la mia vita. La mia storia può essere anche utile per i giovani alla ricerca dei loro sogni: credeteci sempre, io desideravo questo. Allenare, puntando sempre più in alto».
Le parole di Gilardino su Retegui
«Mateo sta crescendo, non dimentichiamoci che giocava ininterrottamente dal gennaio scorso. Ora deve riprendere il suo percorso, in questi ultimi due mesi ha potuto recuperare. Deve aiutarci a fare i gol per raggiungere il nostro obiettivo poi lo consegneremo all’Italia al massimo. Ha fisicità, gioca bene spalle alla porta, fa salire la squadra, attacca la profondità: ci aspettiamo tanto da lui e lo sa».
Gilardino su Frendrup
«È un box to box , ha fatto una crescita incredibile, ma me l’aspettavo: è intelligente e dall’anno scorso gioca con due elementi super come Badelj e Strootman, imparando tanto».
Gilardino su Gudmundsson
«Di ciò sono orgoglioso. Prima che prendessi la squadra, Albert giocava poco e non aveva ancora espresso tutto il suo potenziale. Gli ho lasciato libertà e lui è sbocciato come una rosa. Ma penso anche alla crescita di Bani, Sabelli, Dragusin, Vogliacco, De Winter, Vasquez. Cerco di far sentire tutti partecipi».