La Lazio ha chiuso il mercato col colpo Zaccagni. Poco prima della fine della sessione estiva il club capitolino ha regalato a Sarri l'ultimo esterno che voleva e serviva per il suo 4-3-3, sebbene lo specialista ormai ex Verona non fosse il primo della lista. La preferenza numero uno era Filip Kostic: vicinissimo, poi clamorosamente saltato. E il retroscena sulla vicenda ha dell'incredibile.
Kostic, niente Lazio a causa di una mail?
Seconda la ricostruzione riportata da "Sky Sport", l'Eintracht Francoforte aveva nei giorni scorsi aperto totalmente alla cessione dell'esterno serbo, salvo poi pentirsene in un secondo momento. Da qui il presunto escamotage, svelato dall'agente del giocatore Fali Ramadani, per far saltare la trattativa con la Lazio: il club tedesco avrebbe volutamente fornito ai biancocelesti una mail sbagliata su cui recapitare la cifra messa sul piatto per ottenere il cartellino del laterale.
Proposta, però, caduta nel vuoto. Da qui l'ammutinamento di Kostic prima dell'ultima gara di Bundesliga contro l'Arminia Bielefeld, la sanzione inflittagli dalla sua società e le recenti dichiarazioni pubbliche rilasciate proprio dalla dirigenza teutonica che negavano fermamente di aver ricevuto un'offerta da Lotito, dopo il rilancio fino a circa 20 milioni (stavolta sulla mail corretta). Nella sorpresa generale di tutti, specie del ds Tare. Che ieri pomeriggio, poco prima di chiudere per Zaccagni, alla "Bild" aveva fatto intendere che ci fosse davvero qualcosa di strano in tutta questa storia.
Kostic-Lazio, le parole di Tare
"Sono rimasto sorpreso che ora, da Francoforte, si dica che Kostic non è sul mercato e che non è una questione di prezzo del cartellino. Fino a poco fa, la situazione mi sembrava diversa. Non ho avuto l'impressione dai colloqui che abbiamo avuto che Kostic non fosse autorizzato a lasciare il club. Noi, come Lazio, saremmo anche stati disposti a negoziare nuovamente sul prezzo. Ma non si è arrivati a questo”.