Antonio Conte ha deciso: come accaduto l'anno scorso per Romelu Lukaku, in questa stagione ha scritto il primo nome della lista per il mercato in entrata. E' quello di Arturo Vidal, già cercato a gennaio prima dell'arrivo del "surrogato" Eriksen. Rispetto a quella che ha portato l'attaccante belga a Milano, l'operazione per il centrocampista cileno si preannuncia più "facile", visto che Vidal è uno di quei nomi in rotta con la società blaugrana in questo clamoroso momento di assestamento.
Le possibili cifre dell'operazione
E' un Conte pragmatico, che preferisce per ora avere Vidal piuttosto che sognare Messi. Il contratto in scadenza al 2021 del centrocampista cileno può moderare le richieste del Barça. I nerazzurri sono pronti a offrire 15 milioni di euro, che potrebbero essere sufficienti per la società catalana. Lo scoglio più alto è l'ingaggio che si aggira sugli 8,5 milioni di euro. E in quel caso toccherà a Vidal spalmare il suo compenso, accontentandosi di una cifra ben inferiore a fronte della sottoscrizione di un triennale. Dopodiché, Antonio Conte potrà riavere il centrocampista dinamico con cui ha trasformato nove anni fa la Juventus in una corazzata vincente. Un po' più "stagionato" (Vidal ha 33 anni), ma anche con molta esperienza in più.
Kolarov: c'è da convincere la Roma
Nel frattempo l'Inter sta intavolando una trattativa simile per arrivare al difensore serbo Aleksandar Kolarov. Anche lui è in scadenza nel 2021 e sta cercando nuovi stimoli dopo una stagione in chiaroscuro a Roma, spesso all'ombra di Spinazzola, proprio quel calciatore che ha incrinato i rapporti tra la società giallorossa e quella nerazzurra. L'Inter ha in mano il sì di Kolarov, e ora ci sarà da limare la richiesta della Roma per il cartellino del serbo. Per Conte sarebbe un innesto di esperienza, capace di coprire due ruoli: centrale difensivo di sinistra in sostituzione di Bastoni, o esterno sinistro, vista anche la difficoltà di trovare l'accordo con la Fiorentina per la permanenza di Biraghi in nerazzurro. In più, una garanzia per le punizioni, una specialità tramite la quale l'Inter non segna dal 2018.