Si è conclusa la conferenza stampa di presentazione di Simone Inzaghi. Una conferenza inaugurata da Marotta sottolineando le difficoltà del momento, prima ancora che celebrando lo scudetto conquistato, segno inequivocabile di quanto la crisi nel calcio sia profonda.
L'Inter si adatta, e con essa il suo calciomercato. É stato compiuto un sacrificio importante, quello di Hakimi, anche se la proprietà ha promesso che non ci saranno altre cessioni dolorose. Ma le entrate? L'amministratore delegato ha chiarito un concetto: "Non sempre l'equazione è chi più spende, più vince". E se da un lato il principio appare nobile e meritocratico, dall'altro si scontra però con quello che costituisce l'inevitabile fondamento del moderno calciomercato: cessione di esuberi, acquisto di giovani e valorizzazione degli elementi in rosa.
Proviamo allora a decifrare la conferenza stampa di presentazione di Simone Inzaghi e cogliere i segnali di calciomercato, diretti e indiretti, che il tecnico dell'Inter ha lanciato.
Calciomercato Inter, servono degli esterni
Su una cosa Inzaghi è stato chiaro. Hakimi era stata già prospettata come cessione dolorosa sin dai primi colloqui con la proprietà, una circostanza che non ha impedito al mister di ribadire che per la sua idea di calcio servono esterni forti e di qualità.
Oltre alla cessione di Hakimi, infatti, anche Young è tornato in Inghilterra. Gli esterni a disposizione in rosa - prescindendo da chi potrebbe ricoprire il ruolo in determinate e circoscritte circostanze - restano allora Darmian e Perisic, oltre al rientrante Dimarco dal prestito al Verona. E proprio degli ultimi due Inzaghi ha avuto modo di parlare in conferenza stampa.
Dimarco penso abbia fatto molto bene a Verona. Un ragazzo che è cresciuto nel nostro settore, motivo d'orgoglio in più. Adesso, come per tutti gli altri, li valuterò, cercherò di farli rendere al meglio e poi ci sarà la valutazione definitiva. Ma su di lui io e la proprietà ci contiamo. Perisic da quinto? Giocatore che aspetto a braccia aperte, che secondo me farà molto bene nel nostro sistema.
Inter, Dimarco e Perisic restano
Ad una prima impressione, dunque, sembrerebbe proprio che l'Inter abbia intenzione di continuare a puntare sia su Dimarco che su Perisic. Una notizia, considerando le numerose voci di calciomercato che li avevano riguardati.
Entrambi i profili agiscono sulla corsia mancina, considerazione che unita al rinnovo di Kolarov per una ulteriore stagione - ed in ragione della sua duttilità tattica nel poter ricoprire il ruolo di terzo a sinistra quanto di laterale dei cinque di centrocampo - rende la fascia sinistra dell'Inter completa. Resta da capire chi sostituirà Hakimi a destra: alla base è rientrato Lazaro, ma si tratta di una semplice formalità di mercato. I nomi più quotati per raccoglierne la pesante eredità sono quelli di Bellerin, Zappacosta e Sergi Roberto. Il solo D'Ambrosio, specchio di Kolarov a destra, non può ovviamente bastare.
Ma come ha ribadito più volte Inzaghi, al momento non c'è fretta.
Centrocampo Inter: Sensi, Calhanoglu... e Vecino
Non che ci volesse chissà quale esperto per capirlo, ma Hakan Calhangolu è stato fortemente voluto da Inzaghi. La conferma l'ha data lo stesso mister, che a domanda diretta non solo ha confermato, ma ha anche annuito a chi gli chiedeva se potesse essere il Luis Alberto nerazzurro.
"Calhanoglu il mio Luis Alberto? Penso di si. Perchè ha caratteristiche simili, un giocatore che in questi anni l'ho affrontato. Giocatore di qualità e quantità, bravo sui piazzati. C'era nella mia testa da tempo".
Con lui, al netto di sorprese, ci sarà anche Brozovic, sebbene Inzaghi abbia evitato di ribadire messaggi, probabilmente in luogo della trattativa tra il calciatore e la società per il rinnovo. Poi, oltre all'intoccabile Barella, la questione aperta è quella sulle seconde linee.
E a questo proposito sono arrivate conferme importanti: Stefano Sensi sarà un giocatore dell'Inter. Inzaghi ha speso parole di stima nei suoi confronti, parlando già di gestione di un ragazzo che andrà inevitabilmente seguito con particolare attenzione visti i numerosi infortuni dell'ultimo anno e mezzo. Il che spiega anche perfettamente il rientro anticipato dalle vacanze del giocatore.
"Ho grandissima fiducia e stima in Sensi. Un giocatore molto, molto intelligente. Sa sempre la posizione. ho parlato con lui, sa della mia stima. In questo ultimo anno e mezzo ha avuto tantissimi problemi, dovremo essere bravi. Sensi sarà una grande risorsa per l'Inter".
Non se ne è parlato esplicitamente, ma della rosa sarà anche Matias Vecino. In assenza di fondi specifici e particolari occasioni, Vecino rappresenta una risorsa stimata da Inzaghi e che quasi certamente farà parte della rosa 2021/22. Anche perché, per questioni economiche ma anche di campo, a partire dovrebbe essere invece Vidal, il cui stipendio incide particolarmente sul bilancio nerazzurro.
Attacco Inter: nessuna novità
Di attaccanti, invece, non se ne è parlato. Primo perchè Lukaku - al momento enormemente deluso per l'eliminazione del suo Belgio, come raccontato da Simone - e Lautaro sono intoccabili, e come è stato ribadito più volte le cessioni dolorose si limiteranno ad Hakimi. Secondo perché in realtà l'arrivo - o, per meglio dire, il ritorno - di Keita dovrebbe essere effettivamente vicino come sembra.
Dovrebbe restare Sanchez, nonostante l'alto stipendio. I suoi infortuni preoccupano lo staff di Inzaghi, che però potrebbe contare, a differenza di Conte, anche su una quarta punta. Come quinto potrebbe inoltre restare Salcedo, che numericamente coprirebbe diversi problemi.