La Roma si appresta a vivere un cambiamento epocale. Si è infatti appena chiusa l'era Pallotta, una parentesi della storia del club che se da un lato ha potuto vantare traguardi importanti, dall'altro ha visto capitoli piuttosto dolorosi per il cuore dei tifosi, dall'addio di Totti (e le sue conferenze stampa) a quello di De Rossi, dai giocatori ceduti per gli equilibri finanziari al progetto stadio mai decollato.
Inizia ora un nuovo capitolo: ma come sarà la Roma di Friedkin? Questi quelli che potrebbero essere i punti saldi della nuova proprietà giallorossa che promette scintille.
Una nuova Roma: Zaniolo e Pellegrini non si toccano
E' facile immaginare che la nuova proprietà, nonostante le difficoltà di bilancio, non si presenterà ai nuovi tifosi cedendo i pezzi pregiati della rosa e quelli che più di altri i tifosi così come l'ambiente tutto identifica come nuovi simboli del club. Pellegrini è stato designato più volte da Totti e De Rossi come possibile colonna futura (a volte a discapito anche di Florenzi, negli ultimi 6 mesi volato a Valencia), mentre Zaniolo rappresenta un capitale appena esploso e che davanti a sé conserva ancora ottimi margini di miglioramento.
Su questo si può star sicuri: la Roma di Friedkin non venderà Zaniolo e Pellegrini.
Gli obiettivi di mercato della Roma di Friedkin
Difficile stabilirli al momento, ma la considerazione generale è che trattative da Pallotta virtualmente chiuse e non percorribili potrebbero invece essere riprese. Esemplificativo potrebbe essere il caso di Smalling, destinato a lasciare la Roma in caso di permanenza della vecchia proprietà e che ora potrebbe invece ritornare al centro delle intenzioni di mercato del club.
Ma non si tratterà solo di giocatori: sebbene resti complicato per tutta una serie di motivi, anche di natura personale, il ritorno di Petrachi non è da escludere con l'arrivo della nuova proprietà.
E attenzione anche al possibile ritorno societario che farebbe emozionare tutti i tifosi: Francesco Totti non ha mai escluso un suo ritorno in quella che considera la sua casa. In passato è stato lui stesso a spiegare di come la sua figura resti un qualcosa di importante con cui costantemente confrontarsi, ma è innegabile che la storia di Totti sia indissolubilmente legata al club. E senza l'ostacolo Pallotta, la nuova proprietà potrebbe anche pensare di affidarsi a Francesco e alle sue conoscenze dell'ambiente per risalire velocemente la china.