Per il Napoli la sfida con la Juve torna ad assumersi certe responsabilità. È bastato un anno per separarsi da quella che due campionati fa consacrò il Napoli in testa a una classifica che fu dominata fino al trionfo finale. Allora quel 5-1 targato chi non gioca più con gli azzurri, di fatto, staccò i bianconeri come ultima possibilità di trovare una squadra antagonista al Napoli di Spalletti. Dopo la cinquina alla Juve, tutti lontani e partenopei irraggiungibili.
Adesso gli equilibri sono molto diversi. La Juve non è seconda e il Napoli corre in compagnia di un’Inter che non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. La vittoria degli azzurri a Bergamo ha lanciato la possibilità che stavolta la lotta per il titolo potrebbe essere un duello punto a punto fino alla fine. Ogni partita può pesare come determinante in una conta che non è ancora iniziata, ma pare distinguere i contendenti su un ring che all’inizio ci si aspettava più affollato.
La Juventus imbattuta e dai molti, troppi pareggi fa visita a un Napoli che da alcuni anni si è abituato a batterla al Maradona. Ecco che una partita di grande rivalità porta con sé il doppio fondo di una cabala dai più risvolti. Tuttavia quello che è più importante di tutto è il valore dei punti in palio. Se la Juve insegue un posto Champions che una classifica sia pur corta al momento rivede i bianconeri in piena lotta (la Juve è quinta a 2 punti dalla Lazio), il Napoli di Antonio Conte sa che questa gara fa parte di quella serie di incontri dal peso specifico non indifferente. Soprattutto se relazionato al calendario che aspetta gli azzurri e che a Bergamo è stato interpretato già con successo.
I 13 punti che separano Napoli e Juve se da una parte rispecchiano il rendimento delle due squadre, dall’altra non devono trarre nell’inganno per cui il Napoli potrebbe essere considerato favorito con troppa facilità. La squadra di Motta oltre a non avere ancora perso una gara di campionato, è la seconda difesa del torneo, con 3 gol in più subiti rispetto a quella della capolista. Se i bianconeri fino a questo momento hanno fatto fatica a vincere, di sicuro hanno dimostrato di non essere affatto semplici da battere. Due aspetti che indurranno il Napoli a valutare la complessità di un avversario del genere.
Thiago Motta per la partita a Napoli avrà a disposizione Conceiçao, ormai recuperato, e il nuovo arrivato Kolo Muani. Antonio Conte, invece, dovrà fare nuovamente a meno di Olivera, ancora una volta infortunato. Il terzino uruguaiano, che era tornato in campo nella vittoriosa trasferta di Bergamo, si è procurato l’ennesimo stop a causa di un problema muscolare. Con Buongiorno sulla via del rientro, ma non ancora utilizzabile, il Napoli dovrà affrontare la sfida con la Juve senza metà difesa titolare. Pronti Juan Jesus e Spinazzola.
Dopo l’Atalanta, il calendario propone al Napoli un’altra sfida complicata, promettendo tensione anche per la prossima trasferta. Tutto a cavallo di una trasfigurazione parziale ancora in attesa di eventuali e ipotetici interventi sul mercato di gennaio. Tuttavia poco importa in un momento in cui gli azzurri sanno quanto questa fase potrebbe risultare incidente e, per certi versi, determinante. E la Juve a Fuorigrotta mai è capitata invano come lettura definitiva. Al di là dei numeri. Il Napoli sa quanto è necessario questo salto.