Ci mette la mano in un paio di occasioni. Tiene la porta inviolata e ferma il Lecce quando si avvicina dalle sue parti.
Ci mette la mano in un paio di occasioni. Tiene la porta inviolata e ferma il Lecce quando si avvicina dalle sue parti.
Spinge, nel primo tempo colpisce anche una traversa. Chiude con puntualità ed è sempre al posto giusto in fase difensiva. I compagni di reparto lo aiutano, gioca abbastanza sereno.
Spinge, nel primo tempo colpisce anche una traversa. Chiude con puntualità ed è sempre al posto giusto in fase difensiva. I compagni di reparto lo aiutano, gioca abbastanza sereno.
Entra, si becca un giallo, ma tiene bene la posizione. Spinge quando chiamato in causa ed entra col piglio giusto: buon impatto sulla gara in entrambe le fasi di gioco.
Dopo il brivido nel primo tempo, quando commette un errore in impostazione, torna a comandare la retroguardia dell'Udinese. Chiude sempre su Krstovic.
Partita più che positiva per lui: chiusure puntuali ed anticipi precisi. Dal suo lato il Lecce passa quasi mai.
È sicuramente il giocatore difensivo più sollecitato dal Lecce: nonostante un leggero affanno rispetto al solito, non commette alcuna sbavatura particolare.
È sicuramente il giocatore difensivo più sollecitato dal Lecce: nonostante un leggero affanno rispetto al solito, non commette alcuna sbavatura particolare.
La punizione magistrale è la ciliegina sulla torta di una prestazione vivace. Gioca con personalità, carattere e mette grinta su ogni pallone.
La sua è una gara sufficiente: non ruba l'occhio, ma è al posto giusto, al momento giusto. Tiene la posizione e fa da diga a centrocampo.
La sua è una gara sufficiente: non ruba l'occhio, ma è al posto giusto, al momento giusto. Tiene la posizione e fa da diga a centrocampo.
Contiene gli attacchi del centrocampo del Lecce. Resta sulla sua mattonella a protezione della difesa. Prova l'incursione in avanti quando il Lecce concede spazio.
Lotta a centrocampo, imposta, cambia gioco e si inserisce. La sua personalità col pallone tra i piedi è decisamente interessante. Tra i migliori dei friulani in mezzo al campo.
Entra all'intervallo e parte subito in quinta. Due le occasioni pericolose con cui prova a pungere il Lecce, ma pecca di cinismo. Il suo sprint cala col passare dei minuti.
La sua gara dura solamente un tempo. Quarantacinque minuti di gioco dove non ruba l'occhio, non vince particolari duelli contro la difesa del Lecce. In affanno.
Resta troppo isolato, Gaspar e Baschirotto lo sovrastano. Non ha l'appoggio in attacco e fa fatica. Per forza di cose va in affanno contro l'intera difesa del Lecce.
La sua Udinese vince e convince. Lo 0-0 sembrava quasi scritto, ma alla fine riesce a vincerla con una magia di Zemura. Si affida alla giocata dei singoli quando l'avversario chiude gli spazi.
Subito una parata interessante dopo pochi minuti, poi si affida alla traversa che lo salva nel primo tempo. Sul gol di Zemura resta a guardare e non accenna il tuffo.
Subito una parata interessante dopo pochi minuti, poi si affida alla traversa che lo salva nel primo tempo. Sul gol di Zemura resta a guardare e non accenna il tuffo.
Con il passare del tempo ingrana la marcia giusta. Spinge fino in fondo, arriva anche alla conclusione. Non trova lo specchio della porta quando prova la conclusione.
Con il passare del tempo ingrana la marcia giusta. Spinge fino in fondo, arriva anche alla conclusione. Non trova lo specchio della porta quando prova la conclusione.
La sua prestazione è interessante. I margini di miglioramento si vedono, anche se col passare dei minuti cala il ritmo e cala anche il voto della sua prestazione. Gara attenta, senza errori.
Una sua deviazione fa sbattere il pallone contro il palo e fa venire la pelle d'oca a Falcone. Per il resto annulla Lucca e gli altri attaccanti dell'Udinese.
Prova l'azione personale, ma la difesa dell'Udinese lo tiene a bada sempre. Spesso fa quel tocco in più che fa perdere l'attimo.
Prova l'azione personale, ma la difesa dell'Udinese lo tiene a bada sempre. Spesso fa quel tocco in più che fa perdere l'attimo.
Parte non al top, ma poi giganteggia in difesa. Comanda la retroguardia salentina, lotta su ogni pallone, prova sempre l'anticipo e ci riesce. Gara attenta e puntuale, non lo si supera.
Nel primo tempo lotta a centrocampo, ma nella ripresa quasi scompare tra la folla. Nei secondi quarantacinque minuti di gioco non riesce a farsi vedere e resta intrappolato tra le maglie dell'Udinese.
Entra nell'ultima mezz'ora di gioco e non fa malaccio. Il suo impatto sulla gara è buono, ma è chiamato anche alla fase difensiva per provare ad arginare l'Udinese.
Il vantaggio dell'Udinese arriva da un suo errore. Commette un fallo ingenuo al limite dell'area di rigore, l'arbitro lo grazia, ma Zemura no. Errore che macchia la gara.
Poco già di un'ora di gioco in campo: non ruba la scena, ma fa densità a centrocampo e prova ad arginare le offensive dell'Udinese.
Parte bene, è il più vivace dei suoi, soprattutto nel primo tempo. Poi col passare dei minuti cala il ritmo e la sua prestazione ne risente. Si becca un giallo per la troppa irruenza.
Prova l'azione personale, lotta contro l'intera difesa avversaria, si abbassa per ricevere palla. Ma non può reggere tutto il peso dell'attacco da solo. Ne esce fuori una prestazione sotto la sufficienza.
Subentra nella ripresa, ma non riesce ad incidere in alcun modo. Bijol e compagni lo tengono a bada: mai pericoloso.
I suoi tengono botta finché possono, ma davanti bisogna fare di più se si vuol provare a vincere.