Un solo intervento ma risolutore su Bastoni quando la partita era ancora in equilibrio. Per il resto controllo della situazione senza sudare troppo.
Passare dalle sue parti è un esercizio sconsigliabile perché si rischia seriamente di fare brutta figura. Chiude tutti i varchi possibili e anche qualcuno non possibile.
Il duello con Dumfries non lo vede quasi mai battere l'avversario, anzi finisce spesso per andare in affanno; anche in fase d'attacco si vede poco e male.
Un gradino sotto i suoi compagni di reparto, sia per il fallo da cui nasce la punizione di Barella sia per qualche sbavatura di troppo quando la palla arriva dalle sue parti
Un gradino sotto i suoi compagni di reparto, sia per il fallo da cui nasce la punizione di Barella sia per qualche sbavatura di troppo quando la palla arriva dalle sue parti
Il primo gol in Serie A arriva al termine di una partita nella quale non ha sbagliato praticamente nulla, limitando Dzeko e Lautaro e chiunque passasse dalle sue parti.
Resta più coperto rispetto a Pereyra senza spingere troppo, dando priorità a coprire la propria fascia.
Qualità e corsa sulla fascia destra in appoggio a Lovric per mandare in tilt Mkhitaryan e a Deulofeu per mandare nel panico Bastoni.
Partita poco costante, con qualche buono spunto ma anche qualche svarione di troppo soprattutto in fase di non possesso.
Poco appariscente ma dà il suo contributo sia nei break offensivi che nel tenere compatta la mediana quando l'Inter tenta, inutilmente, l'affondo.
Poco appariscente ma dà il suo contributo sia nei break offensivi che nel tenere compatta la mediana quando l'Inter tenta, inutilmente, l'affondo.
Entra, fa sentire i muscoli in mezzo al campo e trova anche la gioia del gol che chiude i conti.
Il suo compito è quello di far legna e quello lo fa bene come spesso gli capita. Pecca ogni tanto di cattivo posizionamento ma riesce a cavarsela.
Meno preciso di altre partite ma ugualmente dà il proprio contributo al centrocampo con determinazione e costanza.
Meno preciso di altre partite ma ugualmente dà il proprio contributo al centrocampo con determinazione e costanza.
Un palo, mille accelerazioni, due assist al bacio, tantissimi applausi: è lui l'uomo copertina dell'Udinese spettacolo di Sottil.
Nella ventina di minuti in cui è in campo non ha molti palloni per mettersi in mostra ma è comunque utile per come fa da punto di riferimento in attacco.
Lotta e si sbatte, su questo non c'è dubbio: tuttavia il suo apporto alla causa non va molto al di là di qualche duello individuale vinto e qualche pallone smistato ai compagni.
Quinta vittoria consecutiva per la sua Udinese che viaggia come una macchina: anche oggi tosti, concentrati e cinici.
La parata su Walace ancora sull'1-1 è l'unico intervento degno di nota della sua partita: gli basta comunque per strappare una sufficienza perché va a bilanciare le sbavature sui gol subiti.
Finisce presto anche lui nel gorgo negativo di un pomeriggio per lo più da dimenticare per i nerazzurri.
Finisce presto anche lui nel gorgo negativo di un pomeriggio per lo più da dimenticare per i nerazzurri.
Un po' più vivo e vispo rispetto ai compagni, sia quando si piazza nel terzetto difensivo sia quando viene spostato più avanti sulla sinistra. Nulla di che, intendiamoci, ma nel marasma generale si fa notare.
Dieci minuti in campo più che sufficienti per regalare all'Udinese il gol del 2-1, prima cincischiando e concedendo il corner poi dormendo in marcatura su Bijol.
Nonostante Beto non sia in grande giornata, la sua è una gara di imprecisioni e disattenzioni che non aiutano a tenere la barra dritta.
Al netto dell'autorete, nella quale c'è una componente di sfortuna, la sua è una partita di errori, svarioni, difficoltà con tipologie diverse di avversari.
Gli avversari lo puntano con regolarità e l'affanno è continuo, a nulla serve aver impegnato Silvestri nell'unica sortita offensiva. Ammonito, sostituito dopo 30 minuti.
Si guadagna la punizione da cui nasce il gol di Barella, affronta a testa alta il duello con Pereyra e prova anche a dare un po' di vivacità ad una squadra in difficoltà.
Ogni tanto bene, ogni tanto male, ogni tanto benissimo, ogni tanto da mandare in tribuna seduta stante. Non sai mai cosa aspettarti da lui.
In grande difficoltà nell'uscita dal basso sul pressing degli avversari, pecca poi di lucidità quando ha spazio per poter impostare. Ammonito, salterà la Roma dopo la sosta.
In grande difficoltà nell'uscita dal basso sul pressing degli avversari, pecca poi di lucidità quando ha spazio per poter impostare. Ammonito, salterà la Roma dopo la sosta.
Chiedergli di dare qualità alla manovra è come pretendere ad una lumaca di correre a 100 all'ora. Il problema è che non riesce a dare neanche un contributo accettabile in termini di quantità.
La punizione con cui apre le danze è magistrale e viene in parte mitigata dalla poca lucidità con cui spesso si muove in mezzo al campo.
La punizione con cui apre le danze è magistrale e viene in parte mitigata dalla poca lucidità con cui spesso si muove in mezzo al campo.
La punizione con cui apre le danze è magistrale e viene in parte mitigata dalla poca lucidità con cui spesso si muove in mezzo al campo.
Soffre tantissimo il dinamismo dei centrocampisti avversari, non fa filtro e non aiuta l'uscita dal basso. Ammonito, sostituito dopo 30 minuti.
Riassumere la sua partita è esercizio molto semplice: non ne azzecca una che sia una.
Farsi notare per qualche sponda di testa o di piede non può bastare per strappare la sufficienza. Di fatto una mano vera alla sua squadra non riesce a darla.
Farsi notare per qualche sponda di testa o di piede non può bastare per strappare la sufficienza. Di fatto una mano vera alla sua squadra non riesce a darla.
Contro la difesa dell'Udinese così attenta e concentrata va a sbattere ripetutamente senza costrutto. Pochi palloni giocabili, tutti ciccati.
Contro la difesa dell'Udinese così attenta e concentrata va a sbattere ripetutamente senza costrutto. Pochi palloni giocabili, tutti ciccati.
I due cambi dopo mezz'ora sono indicativi di come la partita non stesse andando per il verso sperato. In generale non riesce a mettere mano per invertire la tendenza.
I due cambi dopo mezz'ora sono indicativi di come la partita non stesse andando per il verso sperato. In generale non riesce a mettere mano per invertire la tendenza.