Nessuna parata, una sola presa alta che non lo mette in apprensione. La sua partita la si valuta anche sulla bontà del gioco di piede, chiave moderna di interpretazione del ruolo: pochi tocchi sbagliati, solo qualche lancio lungo non andato a buon fine. Ma per il resto una prestazione tranquillissima.
Sfigura in confronto a Malcuit, sebbene Mario Rui arrivi più volte vicino all'area di rigore: avrebbe anche l'occasione nel primo tempo per raddoppiare, ma la spreca e da quel momento le sue incursioni sono inferiori, ma comunque di qualità, come di consueto ultimamente.
Sfigura in confronto a Malcuit, sebbene Mario Rui arrivi più volte vicino all'area di rigore: avrebbe anche l'occasione nel primo tempo per raddoppiare, ma la spreca e da quel momento le sue incursioni sono inferiori, ma comunque di qualità, come di consueto ultimamente.
La gara non è proprio la più difficile della sua carriera, né della sua stagione e non sfodera la sua miglior prestazione: gioca probabilmente al 65% delle sue capacità e della sua cattiveria abituale, ma contro questo Parma e con Maksimovic al lato basta e avanza.
La gara non è proprio la più difficile della sua carriera, né della sua stagione e non sfodera la sua miglior prestazione: gioca probabilmente al 65% delle sue capacità e della sua cattiveria abituale, ma contro questo Parma e con Maksimovic al lato basta e avanza.
Gioca lui e non Albiol al fianco di Koulibaly, ma è lui a trascinare il compagno di reparto - in una gara comunque non impegnativa -. Sei i palloni respinti, undici duelli totali di cui 6 vinti, un giocatore che dà sicurezza al reparto e può aiutare a far tirare il fiato ai compagni.
Gioca lui e non Albiol al fianco di Koulibaly, ma è lui a trascinare il compagno di reparto - in una gara comunque non impegnativa -. Sei i palloni respinti, undici duelli totali di cui 6 vinti, un giocatore che dà sicurezza al reparto e può aiutare a far tirare il fiato ai compagni.
All'esordio con la maglia del Napoli il terzino destro si presenta come meglio non potrebbe: spinge tantissimo, recupera palloni nella metà campo avversaria e e mette in mostra anche un ottimo piede. Oltre a questo anche un positivo impatto difensivo, si candida a essere più che la riserva di Hysaj.
Il test non è dei più probanti per la sua regia visto il vantaggio immediato: la sua gara si limita a dare ordine ai movimenti dei suoi compagni di reparto con un'occhiata a possibili, ma mai avvenute ripartenze dei ducali.
La sua gara non è negativa, specialmente nel primo tempo quando accompagna sempre la manovra con piglio deciso. Dopo il primo errore inizia a calare e inizia a giocare troppo di fino come gli rimprovera anche Ancelotti e finisce con l'innamorarsi troppo dei suoi tocchi e mancando di finalizzare un'altra buona occasione nella ripresa. Forse l'unica nota stonata nella macchina azzurra di questa sera.
Pronti via si mette in mostra con alcune buone giocate e nell'immediatezza trova pure un assist pulito pulito per Milik confermando la buona integrazione all'interno degli schemi ancelottiani e il suo buon momento di forma.
Pronti via si mette in mostra con alcune buone giocate e nell'immediatezza trova pure un assist pulito pulito per Milik confermando la buona integrazione all'interno degli schemi ancelottiani e il suo buon momento di forma.
Pronti via si mette in mostra con alcune buone giocate e nell'immediatezza trova pure un assist pulito pulito per Milik confermando la buona integrazione all'interno degli schemi ancelottiani e il suo buon momento di forma.
È il solito Allan, corre tanto e recupera tanti palloni, come al solito. La solita grinta e la solita voglia di abbattere le ambizioni dell'avversario. È sempre appariscente, ma contro il Parma a tratti gioca con il freno tirato e non azzardando tanti contrasti, solo quelli necessari. Anche i palloni recuperati (7) sono quelli utili a gestire in tranquillità la partita e le energie sue e dei compagni.
Su tre gol lui mette il piede in due con servizi al bacio prima per Milik e poi per Verdi in occasione del primo e del terzo gol. Oltre a questo nel primo tempo è uomo ovunque e Gobbi se lo sogna di notte, così come anche Barillà e Stulac che se lo vedono piombare da ogni lato. Nel secondo tempo lui cala leggermente e va in gestione come la squadra, ma appena alza i giri del motore romba di nuovo.
Pronti via e spegne le velleità del Parma segnando come un bomber puro, altro che come un numero 10. Nel prosieguo della gara prova a regalare gioie anche ai compagni che però non ripagano sin quando non ci pensa Milik all'inizio del secondo tempo che raccoglie la sua sponda, lavoro da punta anche questo con il movimento a venire incontro in ripartenza. L'evoluzione di Insigne si sta vedendo giornata dopo giornata.
Era un po' che il buon Dries non partiva dalla panchina così spesso e questo incide anche sul suo rendimento, specie in partite in cui entra dopo la loro chiusura effettiva. Manca un po' di grinta nella sua gara di stasera e lo penalizza nella valutazione della sua gara.
Se Iacoponi non lisciasse à la "Mai dire..." avrebbe anche un assist nel carniere, ma a prescindere dai bonus la sua gara è eccellente per l'interazione con Insigne e i compagni di reparto offensivo (Zielinski e Ruiz su tutti) e per come dia sempre l'opzione giusta e migliore ai suoi. Il suo rientro non era scontato, specialmente a questi livelli.
Se Iacoponi non lisciasse à la "Mai dire..." avrebbe anche un assist nel carniere, ma a prescindere dai bonus la sua gara è eccellente per l'interazione con Insigne e i compagni di reparto offensivo (Zielinski e Ruiz su tutti) e per come dia sempre l'opzione giusta e migliore ai suoi. Il suo rientro non era scontato, specialmente a questi livelli.
L'intuizione del 4-4-2 panacea di tutti i problemi nel calcio gli ha consentito di far evolvere Insigne, di dare una collocazione ideale a Milik e anche una nuova lettura all'impiego di Ruiz, senza dimenticare l'impatto positivo dei terzini in quasi tutte le gare dell'anno. L'aver rimesso tutti al centro del progetto è il suo merito più grande, specialmente dopo una gara con 9 cambi rispetto a quella precedente.
Iacoponi lo taglia fuori con l'errore in apertura, Milik colpisce il pallone in maniera tale da precludergli qualsiasi intervento e il mancato intervento di Alves in estirata non gli concede di uscire in presa bassa su Milik. Incolpevole - o quasi - su tutti i gol e anzi aiuta i suoi a non prendere l'imbarcata nella prima frazione di gioco.
È l'ultimo a mollare, il migliore dei suoi per palloni respinti e riconquistati, si fa anche male nel negare a Milik la momentanea doppietta, insomma una prestazione positiva nonostante il risultato dica tutt'altro.
Malcuit e Ruiz dal suo lato fanno il bello e il cattivo tempo. Lui gioca al posto di Dimarco per dare più copertura, ma sin dal 4° minuto si vede il suo affanno quando Malcuit-Ruiz-Milik confezionano proprio sulla sua fascia il gol del vantaggio. Serata lunga per lui e non da ricordare.
Nemmeno la sua esperienza lo salva dal naufragio dei ducali al San Paolo, commette qualche errore di troppo e non aiuta la sua squadra a rialzarsi dopo il gol a freddo. Nella ripresa va in affanno maggiormente.
Nemmeno la sua esperienza lo salva dal naufragio dei ducali al San Paolo, commette qualche errore di troppo e non aiuta la sua squadra a rialzarsi dopo il gol a freddo. Nella ripresa va in affanno maggiormente.
L'errore in apertura lo segna per tutta la gara e lui non si vede in fase di spinta - presumibile - né in fase di attesa quando Zielinski e Mario Rui fanno quello che vogliono. Lui prova a rimediare, ma nel finale cade nuovamente nel loop negativo a causa di Verdi.
Malcuit su di lui fa un'ottima prestazione in copertura e lo mette in affanno - oltremodo in affanno - in fase offensiva. Si abbassa tantissimo, non riesce a ripartire e quando lo fa sbaglia troppi palloni non aiutando il Parma ad alzarsi nemmeno in un'occasione.
Ex della partita (almeno contrattualmente parlando) rientra dopo un periodo di inattività e si vede. Era la partita peggiore in cui rientrare e si è visto. Differentemente da Di Gaudio si rende più utile in fase difensiva contenendo in parte Mario Rui, almeno nei primi metri e tentando di far respirare la squadra.
Allan, Ruiz e Zielinski gli piovono da ogni lato. Ogni tanto pure Insigne e Milik si abbassano nella sua zona a metterlo in difficoltà e ci riescono alla perfezione. Prestazione in linea con quella della squadra.
Allan, Ruiz e Zielinski gli piovono da ogni lato. Ogni tanto pure Insigne e Milik si abbassano nella sua zona a metterlo in difficoltà e ci riescono alla perfezione. Prestazione in linea con quella della squadra.
Dal suo lato le scorazzate di Ruiz sono infinite, ma lui non ci sta e prova a non farsi trascinare dentro il vuoto. Corre tanto ed è anche l'unico con più di un tiro all'attivo fra i suoi, sintomo di come almeno ci abbia provato.
Dal suo lato le scorazzate di Ruiz sono infinite, ma lui non ci sta e prova a non farsi trascinare dentro il vuoto. Corre tanto ed è anche l'unico con più di un tiro all'attivo fra i suoi, sintomo di come almeno ci abbia provato.
Lasciato solo contro Maksimovic e Koulibaly senza sostegno da parte delle ali: ci si poteva aspettare realmente di meglio da lui? Qualche pallone lo tiene anche su, ma la squadra è troppo lunga e il suo lavoro risulta inutile, quindi meglio farlo riposare.
Subentra a gara praticamente finita, ma ci prova a guadagnare qualche posizione nelle gerarchie uber-intasate del Parma dove l'unico inamovibile pare essere Gervinho. Meglio di Ciciretti e Di Guadio questa sera anche in fase di ripartenza, una soluzione interessante.
Ci prova a dare un po' di brio con il suo ingresso, ma poi finisce due volte in fuorigioco nel giro di 3' e si spegne immediatamente, seguendo l'andazzo della squadra.
Ci prova a dare un po' di brio con il suo ingresso, ma poi finisce due volte in fuorigioco nel giro di 3' e si spegne immediatamente, seguendo l'andazzo della squadra.
Alla prima contro Ancelotti il conto lo si paga. La scelta di far riposare Gervinho è emblematico di come il Parma sperasse di arrivare a buon punto per poi inserirlo, ma non ci è riuscito causa pressione altissima del Napoli che è saltato addosso alla mediana a 3 del Parma prima allargandola a dismisura e poi infilandosi nei tanti varchi lasciati. Cambiare contro il Napoli non sarebbe stata una brutta idea, ma evidentemente manca di esperienza. Non capiterà più, si spera per lui.
Alla prima contro Ancelotti il conto lo si paga. La scelta di far riposare Gervinho è emblematico di come il Parma sperasse di arrivare a buon punto per poi inserirlo, ma non ci è riuscito causa pressione altissima del Napoli che è saltato addosso alla mediana a 3 del Parma prima allargandola a dismisura e poi infilandosi nei tanti varchi lasciati. Cambiare contro il Napoli non sarebbe stata una brutta idea, ma evidentemente manca di esperienza. Non capiterà più, si spera per lui.
Alla prima contro Ancelotti il conto lo si paga. La scelta di far riposare Gervinho è emblematico di come il Parma sperasse di arrivare a buon punto per poi inserirlo, ma non ci è riuscito causa pressione altissima del Napoli che è saltato addosso alla mediana a 3 del Parma prima allargandola a dismisura e poi infilandosi nei tanti varchi lasciati. Cambiare contro il Napoli non sarebbe stata una brutta idea, ma evidentemente manca di esperienza. Non capiterà più, si spera per lui.
