3 gol sul groppone, ma ne salva almeno altrettanti. Al 20' è autore di un ottimo intervento su Cutrone, al 29' si distende sul diagonale velenoso di Sergi Roberto. Incassa due reti e un autogol, ma nel finale evita il poker con uno strepitoso doppio intervento.
Poche colpe per l'esterno sinistro, che si inventa un gol pazzesco al 18', un capolavoro per coordinazione e potenza. Uno dei pochi a salvarsi tra gli uomini di Gasperini, esce per far posto a Cuadrado: mossa poco azzeccata.
Il suo ingresso in campo è più che altro dannoso per la squadra. Ferma troppo il pallone, sbaglia la misura dei cross, prova il tiro colpendo sempre in modo sporco: pessimo spezzone di partita.
Travolto dal Como nella ripresa, come tutta l'Atalanta. Fadera e compagni entrano nella difesa orobica come un coltello nel burro, l'albanese non riesce a opporsi in maniera credibile.
Travolto dal Como nella ripresa, come tutta l'Atalanta. Fadera e compagni entrano nella difesa orobica come un coltello nel burro, l'albanese non riesce a opporsi in maniera credibile.
Più sfortunato che colpevole sull'autogol. Prima aveva disputato una partita gagliarda, dopo l'episodio non trova più le contromisure a un avversario arrembante.
Sembra poter fare sfracelli sulla destra, invece anche quando riesce a liberarsi del suo marcatore sbaglia costantemente il cross. In difesa è un colabrodo e nel secondo tempo fa più danni della grandine.
Inizio promettente, nella ripresa però non trova mai la posizione e il tempo per l'intervento. In costante ritardo, si fa superare con troppa facilità e perde Cutrone in un paio di occasioni. Non basta una potente conclusione dal limite sul risultato di 1-3.
Inizio promettente, nella ripresa però non trova mai la posizione e il tempo per l'intervento. In costante ritardo, si fa superare con troppa facilità e perde Cutrone in un paio di occasioni. Non basta una potente conclusione dal limite sul risultato di 1-3.
Inizio promettente, nella ripresa però non trova mai la posizione e il tempo per l'intervento. In costante ritardo, si fa superare con troppa facilità e perde Cutrone in un paio di occasioni. Non basta una potente conclusione dal limite sul risultato di 1-3.
Fadera lo manda al bar con le sue finte, segnando il gol che chiude la partita. Si innervosisce e incassa anche un cartellino giallo: dopo un primo tempo di grande attenzione nelle diagonali difensive, crolla senza scusanti nella ripresa.
Gasperini gli concede soltanto un tempo. Non che avesse brillato particolarmente, ma finché era in campo l'Atalanta era sopra di un gol: sicuri che il problema fosse il croato?
Rileva Pasalic, non riesce a reggere il ritmo indiavolato degli ospiti. Sempre in ritardo, mai concreto, oggi compie diversi passi indietro rispetto alle prime partita con la maglia dell'Atalanta.
Entra al posto di De Ketelaere, ma combina anche lui pochissimo. Non riesce a prendere per mano la squadra come ci si aspetterebbe da un giocatore del suo talento: poche iniziative, tutte scontate.
Gioca con le marce basse, senza mai riuscire a ingranare. La vivacità del Como nella ripresa lo mette in crisi ed è evidente il ritardo nelle chiusure, soprattutto in occasione della prima rete.
Gioca con le marce basse, senza mai riuscire a ingranare. La vivacità del Como nella ripresa lo mette in crisi ed è evidente il ritardo nelle chiusure, soprattutto in occasione della prima rete.
Non dà la scossa che ci si aspetterebbe con il suo ingresso e l'Atalanta sotto nel punteggio. Ci prova con qualche serpentina, ma manca sempre il guizzo finale; tuttavia realizza con freddezza il rigore del 2-3.
Prova sempre a inventare, questo è innegabile; tuttavia oggi non gli riesce quasi niente, spesso si fa fermare sul più bello e rischia anche di combinarla grossa al 35', quando perde un pallone davanti all'area di rigore e Cutrone per poco non ne approfitta.
Vorrebbe riscattarsi dopo il calcio di rigore fallito in Champions. L'inizio è promettente, con una conclusione respinta d'istinto da Audero, ma la sua partita è tutta lì; per il resto non combina quasi nulla, sbagliando a volte stop elementari. Sostituzione inevitabile.
Mossa della disperazione di Gasperini, almeno si batte senza paura e va a conquistare un calcio di rigore che, per quanto inutile per il risultato, permette a Lookman di incrementare il suo bottino e rende meno amaro il passivo dell'Atalanta.
Mossa della disperazione di Gasperini, almeno si batte senza paura e va a conquistare un calcio di rigore che, per quanto inutile per il risultato, permette a Lookman di incrementare il suo bottino e rende meno amaro il passivo dell'Atalanta.
La squadra si scioglie alla prima difficoltà; dopo essere passata in vantaggio, l'Atalanta rinuncia a giocare e lascia il campo al Como, che ne approfitta. I cambi aggravano la situazione, perché si rivelano ben poco azzeccati e contribuiscono a una prestazione davvero sotto le aspettative.
La squadra si scioglie alla prima difficoltà; dopo essere passata in vantaggio, l'Atalanta rinuncia a giocare e lascia il campo al Como, che ne approfitta. I cambi aggravano la situazione, perché si rivelano ben poco azzeccati e contribuiscono a una prestazione davvero sotto le aspettative.
Ha un buon riflesso su Retegui all'8', si ripete nella ripresa con una parata di puro istinto su Kossounou. Deve capitolare sull'eurogol di Zappacosta e nel finale sul rigore di Lookman.
Entra nel finale per assicurare maggiore protezione alla porta di Audero. Il Como subisce un altro gol nel finale di gara, ma non certo per colpa sua.
Inventa un colpo di tacco strepitoso per il gol di Strefezza: si tratta dell'episodio che cambia l'andamento del match, la vera svolta della partita. Si fa valere anche in difesa, nel secondo tempo è semplicemente insuperabile.
Il giallo ricevuto nel primo tempo potrebbe essere un campanello d'allarme, invece da quel momento non sbaglia un intervento. Puntuale nelle chiusure, intelligente nel posizionarsi, rimedia con il mestiere a una condizione fisica ancora lontana da quella dei giorni migliori.
Prestazione nel complesso buona, rovinata dall'intervento su Vlahovic, che causa un calcio di rigore. Per sua fortuna non c'è più tempo per le velleità di rimonta dell'Atalanta, resta però un'ingenuità che pesa sulla valutazione finale.
Prestazione nel complesso buona, rovinata dall'intervento su Vlahovic, che causa un calcio di rigore. Per sua fortuna non c'è più tempo per le velleità di rimonta dell'Atalanta, resta però un'ingenuità che pesa sulla valutazione finale.
Sempre al posto giusto, si fa valere sui palloni alti ed è bravo anche nell'impostazione dal basso. Oggi è dominante contro un attacco esplosivo come quello atalantino: prestazione di alto livello.
Presidia la fascia preoccupandosi soprattutto della fase difensiva. È attento e concentrato, protagonista di una buona chiusura dopo pochi minuti, ma soffre contro l'intraprendenza di Zappacosta.
Entra per dare maggiore sostanza al centrocampo della squadra di Fabregas. Missione compiuta: l'Atalanta non riesce a creare occasioni credibili, trovando un muro nella fascia centrale del campo.
Migliore in campo della formazione di Fabregas, è encomiabile per come si applica nella fase difensiva, proteggendo la palla dopo averla recuperata e facendo respirare la squadra. In avanti è imprendibile, mentre il gol è una perla, un tiro a effetto che gira lontano da Carnesecchi e si insacca all'angolino.
Forma insieme a Sergi Roberto la diga centrale della formazione lariana. Si limita a eseguire i compiti che Fabregas gli ha affidato, senza mai strafare: poco appariscente, ma di sostanza.
Riscatta una prestazione altalenante con un gran gol, che si rivela decisivo per la vittoria del Como. Il potenziale c'è, a volte eccede nel dribbling e vanifica buone giocate; sul gol disorienta De Roon e non sbaglia davanti a Carnesecchi.
Riscatta una prestazione altalenante con un gran gol, che si rivela decisivo per la vittoria del Como. Il potenziale c'è, a volte eccede nel dribbling e vanifica buone giocate; sul gol disorienta De Roon e non sbaglia davanti a Carnesecchi.
Una gioia per gli occhi. Dribbling, tocchi vellutati, visione di gioco: alla fine la cosa peggiore della sua partita è proprio il tiro sbilenco che colpisce Kolasinac ed entra in porta per il gol dell'1-2. Ottimo l'assist per Fadera.
Quando esce dal campo sembra estremamente dispiaciuto: avrebbe voluto un gol stasera, che non arriva soprattutto per la sua poca concretezza vicino alla porta. Quello che non manca è l'impegno, sempre massimo; sfianca i difensori orobici con continui movimenti e tagli alle spalle, dando comunque il suo contributo per la vittoria.
Quando esce dal campo sembra estremamente dispiaciuto: avrebbe voluto un gol stasera, che non arriva soprattutto per la sua poca concretezza vicino alla porta. Quello che non manca è l'impegno, sempre massimo; sfianca i difensori orobici con continui movimenti e tagli alle spalle, dando comunque il suo contributo per la vittoria.
Entra al posto di Cutrone, è più statico rispetto al compagno di squadra, prova comunque a impensierire un non irreprensibile Kossounou e trovare gloria personale.
Il suo Como inizia in modo timido, ma poi letteralmente esplode: il gol di Zappacosta dà la scossa ai lariani, che macinano gioco già a partire dalla metà del primo tempo. I cambi sono perfetti, da consumato stratega.