La parata del primo tempo su Kamada ha un peso specifico ben più elevato di quello che si potrebbe pensare. Grazie al polacco i bianconeri mantengono il momentaneo 1-0 prima di prendere il largo con la rete di Chiesa.
- Vlahovic 10’
- Chiesa 26’
- Luis Alberto 65’
- Vlahovic 67’
La parata del primo tempo su Kamada ha un peso specifico ben più elevato di quello che si potrebbe pensare. Grazie al polacco i bianconeri mantengono il momentaneo 1-0 prima di prendere il largo con la rete di Chiesa.
Nel primo tempo il brasiliano non riesce mai a far vedere palla a Immobile. Nella ripresa macchia la sua prestazione con un errore in costruzione che porta Luis Alberto ad accorciare, momentaneamente, le distanze.
Nel primo tempo il brasiliano non riesce mai a far vedere palla a Immobile. Nella ripresa macchia la sua prestazione con un errore in costruzione che porta Luis Alberto ad accorciare, momentaneamente, le distanze.
Nonostante la titolarità di Gatti Allegri decide di non rinunciare al suo capitano spostato ormai nel ruolo di braccetto sinistro. Un po' in difficoltà sugli inserimenti di Kamada, ma la sua intelligenza calcistica riesce a porre comunque rimedio.
Ha un po' di responsabilità nella rete del momentaneo 2-1 laziale. L'errore più evidente è quello di Bremer, ma anche l'esterno interviene in ritardo permettendo a Kamada di recuperare il possesso e aprire le porte al gol di Luis Alberto.
Alla seconda consecutiva da titolare il numero 4 bianconero dimostra di essere cresciuto molto in personalità ed attenzione. Qualche discesa nella metà campo avversaria, ma soprattutto una chiusura decisiva su Immobile in avvio di ripresa.
Nel primo tempo i suoi cambi di gioco, spesso a cercare McKennie, riescono a tagliare la difesa della Lazio. Mette un mattoncino importante sulla vittoria juventina con l'assist per la prima rete di Vlahovic.
Un altro degli intoccabili di Allegri, mette lo zampino sulla rete di Chiesa nonostante il mancato controllo. Nella ripresa sfiora per due volte il gol con Provedel che gli nega la gioia in entrambe le occasioni.
Un altro degli intoccabili di Allegri, mette lo zampino sulla rete di Chiesa nonostante il mancato controllo. Nella ripresa sfiora per due volte il gol con Provedel che gli nega la gioia in entrambe le occasioni.
Entra bene in partita con qualche movimento interessante alle spalle della difesa della Lazio. La partita si chiude dopo la terza rete bianconera e lui si limita a controllare la propria zona di competenza.
Entra bene in partita con qualche movimento interessante alle spalle della difesa della Lazio. La partita si chiude dopo la terza rete bianconera e lui si limita a controllare la propria zona di competenza.
Nel finale avrebbe l'occasione di mettere a segno la quarta rete juventina alzando troppo la sfera a pochi centimetri dalla linea di porta. Un errore perdonabile considerato il punteggio finale.
Nel primo tempo riesce a combinare molto bene con Chiesa alternandosi con il numero 7 e sfiorando il gol. Nella ripresa soffre un po' la volontà della Lazio di alzare il baricentro ed Allegri lo richiama in panchina.
In molti non lo consideravano un'alternativa credibile a Weah, invece il numero 8 bianconero sta dimostrando partita dopo partita di trovarsi sempre più a suo agio nel ruolo di esterno. Oggi mette lo zampino in tutte e tre le reti juventine regalando a Vlahovic l'assist per la rete del 3-1.
I suoi inserimenti alle spalle dei centrocampisti della Lazio costringono spesso la difesa capitolina a muoversi lasciando scoperte zolle di campo su cui si inseriscono gli esterni, principalmente McKennie. Mette lo zampino sulla seconda rete juventina, ma con il passare dei minuti sembra perdere un po' di lucidità.
Fino a questo momento la decisione di Allegri di avvicinarlo alla porta appare decisamente giusta. Oggi il numero 7 ha trasformato un pallone vagante nell'area di rigore laziale nella rete del momentaneo 2-0 indirizzando definitivamente la partita verso la vittoria juventina.
Fino a questo momento la decisione di Allegri di avvicinarlo alla porta appare decisamente giusta. Oggi il numero 7 ha trasformato un pallone vagante nell'area di rigore laziale nella rete del momentaneo 2-0 indirizzando definitivamente la partita verso la vittoria juventina.
Partita a dir poco sontuosa del centravanti serbo. Sblocca il punteggio con una conclusione al volo che anticipa tutti lasciando senza scampo Provedel. La vera perla di giornata è però la seconda rete personale: sul lancio di McKennie l'attaccante controlla e sfida da solo mezza difesa della Lazio trovando una conclusione che batte ancora una volta il portiere capitolino.
Contro la Lazio si è vista una Juventus affamata, vogliosa di schiacciare i capitolini nella loro metà campo. I bianconeri hanno chiuso con un possesso palla decisamente inferiore, ma hanno saputo sfruttare nel migliore dei modi le azioni da gol.
Prende tre gol su cui non ha alcuna responsabilità. Mantiene i suoi in partita con due parate importanti su Rabiot ad inizio ripresa, di cui la seconda con un quoziente di difficoltà decisamente elevato.
I cambi di gioco della Juventus lo colgono spesso troppo stretto permettendo a McKennie di controllare e pensare alla mossa migliore prima che il laziale lo possa arginare, non a caso i due gol dei padroni di casa nascono proprio da quella zona di campo.
I cambi di gioco della Juventus lo colgono spesso troppo stretto permettendo a McKennie di controllare e pensare alla mossa migliore prima che il laziale lo possa arginare, non a caso i due gol dei padroni di casa nascono proprio da quella zona di campo.
Il più attento della retroguardia laziale, riesce a mettere qualche toppa anche sulle sbavature dei compagni di reparto.
La Juventus gioca spesso sulla sua zona di campo cercando di ribaltare poi il fronte di gioco sul lato opposto. Le combinazioni tra Kostic e Chiesa lo mettono in difficoltà e lui ha pochissime possibilità di farsi vedere nella metà campo avversaria.
La Juventus gioca spesso sulla sua zona di campo cercando di ribaltare poi il fronte di gioco sul lato opposto. Le combinazioni tra Kostic e Chiesa lo mettono in difficoltà e lui ha pochissime possibilità di farsi vedere nella metà campo avversaria.
Mandato in campo ad inizio ripresa al posto di un Hysaj non impeccabile e con qualche problema fisico l'esterno laziale non riesce mai ad incidere e si fa notare solamente per qualche battibecco.
Mandato in campo ad inizio ripresa al posto di un Hysaj non impeccabile e con qualche problema fisico l'esterno laziale non riesce mai ad incidere e si fa notare solamente per qualche battibecco.
In ritardo sulla prima rete di Vlahovic, ma soprattutto sovrastato in occasione della seconda rete personale del serbo. Una partita da mettere presto nel dimenticatoio.
La Lazio chiude il primo tempo con il 66% di possesso palla, ma sotto di due reti. Il regista capitolino non trova mai una soluzione differente che non sia quella di affidarsi al talento di Luis Alberto o Zaccagni.
Nel primo tempo è per lunghi tratti l'elemento meno in palla del tridente laziale, non riuscendo mai ad accendersi anche per merito dell'attenta difesa juventina. Nella ripresa avrebbe l'occasione di segnare, ma sul suo tiro Kostic si immola in scivolata.
Spesso e volentieri si allarga per ricevere e puntare nell'uno contro uno il suo diretto avversario. Non molto efficace come in altre occasioni, anche per le prestazioni non proprio eccellenti dei compagni di reparto.
Il migliore della Lazio per tutto l'arco della partita. I capitolini lo cercano continuamente con una risposta davvero eccellente e delle giocate da leccarsi i baffi. Sfrutta nel migliore dei modi l'errore di costruzione della Juventus trovando la rete del momentaneo 2-1.
Mandato in campo al posto di Kamada entra quando la partita è già indirizzata verso la vittoria della Juventus. Controlla qualche pallone dimostrando di poter stare in Serie A, ma nulla più.
Mandato in campo al posto di Kamada entra quando la partita è già indirizzata verso la vittoria della Juventus. Controlla qualche pallone dimostrando di poter stare in Serie A, ma nulla più.
Il confronto con Cataldi porge nettamente a suo favore, nello stesso tempo giocato tocca quasi il doppio dei palloni del compagno di reparto. Il futuro è certamente dalla sua parte, ma oggi è parso un po' troppo riflessivo.
Non ha certamente la fisicità di Milinkovic-Savic ma il giapponese ha comunque dei tempi di gioco propositivi e che riescono a cogliere alla sprovvista la difesa della Juventus. Peccato per la Lazio che il numero 6 non riesca a trasformare questi movimenti in gol o assist.
Partita molto difficile per il centravanti della Lazio, con McKennie e Kostic a rintanare su Zaccagni e Felipe Anderson il capitano della squadra di Sarri si è ritrovato spesso a lottare da solo in mezzo ai tre difensori centrali bianconeri, uscendone nettamente sconfitto.
Entrato quando la partita era già ampiamente indirizzata, avrebbe l'occasione di mettere la propria firma sul match, ma Danilo riesce a controllarlo con intelligenza.
Prova a mettersi in mostra con una rovesciata nel cuore dell'area di rigore juventina, mancando clamorosamente il pallone. Centravanti da area di rigore, come Immobile oggi è andato a sbattere contro la difesa juventina, ma con meno tempo a disposizione.
Partita difficile per la squadra capitolina con la Juventus che aggredisce i suoi portatori di palla e non lasciandogli il tempo di respirare. Prova a ribaltare le sorti del match con qualche cambio nella ripresa, ma senza avere il risultato sperato.