
Non viene chiamato molto in causa dagli attaccanti rossoneri: il rigore lo para, magari non benissimo ma lo para, e sul secondo può poco o nulla.
Non viene chiamato molto in causa dagli attaccanti rossoneri: il rigore lo para, magari non benissimo ma lo para, e sul secondo può poco o nulla.
Leao nell'1 vs 1 lo batte regolarmente senza che ci sia una reale e concreta resistenza. Emblematica l'azione del 2-0 quando il brasiliano si libera con una finta di sopracciglio.
Un pomeriggio da incubo per l'olandese, che contro Ibrahimovic va in affanno continuo e di duelli ne vince pochini. Questa notte previsti incubi sotto forma di Zlatan.
Non ne azzecca mezza: ingenuo in occasione del rigore dell'1-0, dorme profondamente sul cross di Leao per il 2-0 e poi non si riprende più.
Vince il duello con Hernandez buttandolo sulla velocità e sulla rapidità di corsa, per lunghi tratti è il migliore dei suoi. Però poi manca di precisione al momento del cross e sbaglia un colpo di testa da posizione invitante.
Vince il duello con Hernandez buttandolo sulla velocità e sulla rapidità di corsa, per lunghi tratti è il migliore dei suoi. Però poi manca di precisione al momento del cross e sbaglia un colpo di testa da posizione invitante.
Non riesce a dettare il ritmo alla manovra, per "colpa" del gran lavoro di Calhanoglu. Anche quando il turco cala fisicamente non riesce a trovare il modo per entrare in partita e rendersi utile.
Non riesce a dettare il ritmo alla manovra, per "colpa" del gran lavoro di Calhanoglu. Anche quando il turco cala fisicamente non riesce a trovare il modo per entrare in partita e rendersi utile.
Non pare perfettamente a suo agio nel ruolo di esterno a tutta fascia e la sua prestazione non è delle migliori. Si riscatta molto parzialmente mettendo in mezzo il pallone per l'1-2 di Lukaku, ma non basta per strappare la sufficienza.
Non pare perfettamente a suo agio nel ruolo di esterno a tutta fascia e la sua prestazione non è delle migliori. Si riscatta molto parzialmente mettendo in mezzo il pallone per l'1-2 di Lukaku, ma non basta per strappare la sufficienza.
Canta e porta la croce, cercando di sopperire alle lacune di Brozovic in regia e alle difficoltà di Vidal a farsi vedere in attacco. Gli manca a volte lucidità nelle scelte.
Canta e porta la croce, cercando di sopperire alle lacune di Brozovic in regia e alle difficoltà di Vidal a farsi vedere in attacco. Gli manca a volte lucidità nelle scelte.
Lotta come sempre, dedicandosi a spegnere il più possibile Bennacer. In attacco però si vede poco: manca il suo apporto sulla trequarti.
Se questo è l'atteggiamento quando entra in campo, il posto da titolare se lo può scordare. Con tutte le spiegazioni tattiche del caso, un giocatore come lui in una partita del genere deve entrare con più vigore, più voglia di mordere il campo.
Ci prova fino al triplice fischio finale, è l'ultimo ad alzare bandiera bianca, da solo cerca di creare pericoli. Trova il gol, troverebbe anche un rigore se non partisse da posizione irregolare, si inventa persino un colpo di tacco pur di pareggiare.
Nel primo tempo scherza Kjaer come e quando vuole, andandosene via con facilità irrisoria. Gli manca giusto il saper centrare la porta, che però per un attaccante non è poco. Tuttavia, anche se nella ripresa cala, resta uno dei meno opachi dei suoi.
Con le tante assenze per Covid-19 e la panchina, di conseguenza, ridotta all'osso può inventarsi ben poco. Certo si trova di fronte una difesa che si fa imbucare troppo facilmente: urge lavorarci.
Con le tante assenze per Covid-19 e la panchina, di conseguenza, ridotta all'osso può inventarsi ben poco. Certo si trova di fronte una difesa che si fa imbucare troppo facilmente: urge lavorarci.
Sul gol ha forse, molto forse, il demerito di non tuffarsi con tempismo sul cross di Perisic. Per il resto nulla di spettacolare da inventarsi per parare i tiri altrui.
Sul gol ha forse, molto forse, il demerito di non tuffarsi con tempismo sul cross di Perisic. Per il resto nulla di spettacolare da inventarsi per parare i tiri altrui.
Partita attenta, senza sbavature e senza picchi clamorosi. Se dovesse essere sempre così affidabile, per il Milan sarebbe grasso che cola. Unica pecca: è salito molto poco.
Non si tira indietro nel duello con Lukaku e spesso ha la meglio sul belga. Anche lui però, come Kjaer, nella ripresa cala fisicamente e per questo non occupa al meglio lo spazio.
Primo tempo in grande affanno contro Lautaro, che praticamente gli sfugge sempre. Nella ripresa va un po' meglio anche se un paio di volte si fa trovare fuori posizione: per sua fortuna l'Inter lo grazia.
Primo tempo in grande affanno contro Lautaro, che praticamente gli sfugge sempre. Nella ripresa va un po' meglio anche se un paio di volte si fa trovare fuori posizione: per sua fortuna l'Inter lo grazia.
In affanno costante contro Hakimi, non tanto perché il marocchino gli scappa sempre ma perché è costretto a rinunciare ad attaccare come suo solito. In qualche modo se la cava e porta a casa una pagnotta un po' dura.
Spreca il gol del 3-1 che avrebbe chiuso la contesa ma è un errore che gli si può perdonare di fronte al fatto che aiuta molto Hernandez a tenere Hakimi e in generale contribuisce all'equilibrio della fase difensiva.
Dinamismo costante in mezzo al campo, pronto a strappare palloni a Barella e Vidal e chiunque passi dalle sue parti. Preziosissimo nel finale quando c'è da stringere i denti per difendere il vantaggio. A volte un po' troppo irruente, rischia il secondo giallo.
Gara di grande accortezza tattica del turco, che si mette al servizio della squadra giocando semplice e facendo raccordo tra centrocampo e Ibrahimovic. Nessun lampo ma non c'era necessità.
Senza fare chissà che cosa, il suo contributo alla partita e alla vittoria è comunque da evidenziare. Spirito di sacrificio e voglia di sbattersi gli permettono di strappare la sufficienza.
Senza fare chissà che cosa, il suo contributo alla partita e alla vittoria è comunque da evidenziare. Spirito di sacrificio e voglia di sbattersi gli permettono di strappare la sufficienza.
Soffre il duello con Vidal e la qualità della sua regia ne risente. In compenso però non perde mai la lucidità e resta nella partita rendendosi utile soprattutto in fase difensiva nella seconda parte della ripresa.
Soffre il duello con Vidal e la qualità della sua regia ne risente. In compenso però non perde mai la lucidità e resta nella partita rendendosi utile soprattutto in fase difensiva nella seconda parte della ripresa.
È vero che nella ripresa il suo apporto cala drasticamente ma finché il fiato gli regge si dimostra elemento molto utile alla causa. C'è il suo zampino nell'azione che porta al 2-0 di Ibra.
È vero che nella ripresa il suo apporto cala drasticamente ma finché il fiato gli regge si dimostra elemento molto utile alla causa. C'è il suo zampino nell'azione che porta al 2-0 di Ibra.
È vero che nella ripresa il suo apporto cala drasticamente ma finché il fiato gli regge si dimostra elemento molto utile alla causa. C'è il suo zampino nell'azione che porta al 2-0 di Ibra.
Non c'è solo la doppietta con cui decide di fatto la partita, che già peraltro basterebbe. C'è un senso di dominio, di supremazia totale che dura per tutti i 90 minuti. Ancora di salvataggio per i suoi compagni in difficoltà, vince tutti i duelli chiave con De Vrij.
Fa vedere i sorci verdi a D'Ambrosio non soltanto in occasione dell'assist che serve ad Ibra per il gol del 2-0. Alla fine tocca pochi palloni ma bastano e avanzano per creare apprensione ai nerazzurri.
La mossa Leao a sinistra paga dazio, la squadra gli offre un'altra prestazione convincente pur con qualche affanno dietro. Primi da soli a punteggio pieno: per il Milan non succedeva dal Pleistocene, più o meno.