
Un intervento prodigioso su Ngonge, ma una disattenzione di troppo in occasione del momentaneo pareggio avversario. Prestazione positiva, ma mai perdere la concentrazione.
Un intervento prodigioso su Ngonge, ma una disattenzione di troppo in occasione del momentaneo pareggio avversario. Prestazione positiva, ma mai perdere la concentrazione.
Prestazione lineare senza eccessi né acuti. il capitano si conferma essenziale, senza strafare.
Bene in fase offensiva dove, tuttavia, manca sempre l'ultimo passaggio. Disastroso dietro, dove si fa superare da Faraoni in occasione del momentaneo pari avversario.
Bene in fase offensiva dove, tuttavia, manca sempre l'ultimo passaggio. Disastroso dietro, dove si fa superare da Faraoni in occasione del momentaneo pari avversario.
Essenziale nella retroguardia rossonera, non sbaglia un colpo e a modo suo propizia anche il gol del secondo vantaggio rossonero.
Male in fase di copertura già nel primo tempo, quando Ngonge lo mette in difficoltà Nella ripresa si fa trovare impreparato in occasione del gol subito.
Corsa e sacrificio al servizio della squadra in una gara di sacrificio giocata sempre da dietro le quinte.
Non manca un intervento né un pallone che transita dalle sue parti, il Milan a tratti balbetta ma lui risponde sempre presente.
Partita a tratti impeccabile, è ovunque e riesce sempre a rendersi pericoloso quanto una spina del fianco per gli avversari. Si procura il penalty che vale il provvisorio vantaggio.
Entra per ridare spinta alla fascia di destra e vi riesce, nonostante il poco tempo a disposizione con un bell'assist che vale il 3-1 finale.
Parte a razzo con conclusioni e giocate da numero 7 classico. Alla lunga spegne i motori fino al cambio forzato per debito d'ossigeno.
Parte a razzo con conclusioni e giocate da numero 7 classico. Alla lunga spegne i motori fino al cambio forzato per debito d'ossigeno.
Pioli chiede quantità in mezzo al campo e il giovane rossonero la garantisce a modo suo, con una prestazione di sacrificio.
Gioco di sponda e tanta quantità. A tratti appare sofferente, ma a conti fatti è impeccabile dal dischetto e sempre attento in fase offensiva.
Assente non giustificato fino al minuto 85, quando si fa carico della squadra sulle proprie spalle e con due individualismi da antologia tramortisce l'avversario, lasciandolo esanime su un San Siro che ripete il suo nome a squarciagola.
Oggi gli occhi sono tutti per il Milan e per Zlatan Ibrahimovic, ma a fari spenti trova l'ennesimo successo e corona una stagione -a conti fatti- più che positiva.
Spiazzato dal dischetto da Giroud al termine del primo tempo è senza responsabilità, anche nei due gol successivi, nella sconfitta odierna.
Getta il cuore oltre l'ostacolo e non si ferma dinanzi ad alcun imprevisto. Alla fine non ottiene il risultato sperato, ma l'impegno è certamente da premiare. Perfetto in occasione del gol, meno negli errori successivi che lasciano strada a Leao.
Grinta, forza e corsa, ma alla fine alza bandiera bianca anche lui, con qualche imprecisione di troppo.
Grinta, forza e corsa, ma alla fine alza bandiera bianca anche lui, con qualche imprecisione di troppo.
Con le buone e con le cattive, prova a tenere a bada la fascia sinistra rossonera e tiene agli avversari testa con alti e bassi, pur con qualche sbavatura di troppo.
Equilibrato a più riprese, duro quando occorre. il Milan non punge e il merito è anche suo. non è un caso che la sua sostituzione coincide con i gol della vittoria avversaria.
Nella complicatissima trasferta rossonera è il migliore del reparto difensivo veronese, tenendo a bada a più riprese l'attacco del Diavolo. Nel finale crolla sotto i colpi avversari, ma senza troppe responsabilità.
Nella complicatissima trasferta rossonera è il migliore del reparto difensivo veronese, tenendo a bada a più riprese l'attacco del Diavolo. Nel finale crolla sotto i colpi avversari, ma senza troppe responsabilità.
Entra per dar manforte ai suoi con il suo dinamismo e la sua intensità e vi riesce con l'assist della speranza.
Il suo piede fatata illude il Verona, ma a conti fatti il suo ingresso è a tratti evanescente.
Nella -probabilmente- sua ultima gara in maglia del Verona e -forse- su un terreno di gioco da professionista saluta mestamente il suo pubblico, con una prestazione sottotono.
Come molti dei compagni di reparto, bene in fase difensiva, ma troppo disattento quando c'è da impostare l'azione per quel gol tanto atteso quanto sperato.
A livello difensivo a tratti impeccabile, ma qualche errore di troppo in fase di impostazione e di lettura dell'azione.
Centimetri al servizio della squadra e tanto lavoro sporco, ma non funziona e alla fine lascia il campo a capo chino.
Procura un rigore ingenuo e sbaglia l'occasione più ghiotta per i suoi. Non in giornata, nonostante la gamba non manchi mai.
Ce la mette tutta il suo Verona, ma alla fine sarà spareggio, che in fondo tanto male non è!