Testato dal primo minuto al posto di Handanovic, il rumeno viene freddato da distanza ravvicinata da Mkhitaryan e per il resto non sfigura, anche se dal punto di vista tecnico c'è qualcosina su cui lavorare.
- Brozovic 11’
- Vecino 21’
- Mkhitaryan 31’
- Lukaku 90’
Testato dal primo minuto al posto di Handanovic, il rumeno viene freddato da distanza ravvicinata da Mkhitaryan e per il resto non sfigura, anche se dal punto di vista tecnico c'è qualcosina su cui lavorare.
Non sembra mai particolarmente a suo agio, fino a farsi tagliare davanti da Mkhitaryan in occasione del gol. Nella ripresa torna sui suoi livelli e guadagna la sufficienza con due buone chiusure in diagonale.
Non sembra mai particolarmente a suo agio, fino a farsi tagliare davanti da Mkhitaryan in occasione del gol. Nella ripresa torna sui suoi livelli e guadagna la sufficienza con due buone chiusure in diagonale.
Dopo un anno trascorso in panchina, continua a rispondere presente a prescindere dall'avversario che ha di fronte. Oggi ha qualche grattacapo in più ma nel finale dice la sua sventando di testa un gol fatto di El Shaarawy.
Sempre preciso negli anticipi per non parlare del gioco aereo. Nel momento più difficile sradica un pallone dai piedi di Mkhitaryan con la facilità con cui si strappa la proverbiale caramella a un bambino.
Sempre preciso negli anticipi per non parlare del gioco aereo. Nel momento più difficile sradica un pallone dai piedi di Mkhitaryan con la facilità con cui si strappa la proverbiale caramella a un bambino.
Sempre presente in fase offensiva, come quando confeziona il goloso assist per Brozovic, mentre non è altrettanto incisivo in difesa, quando non copre a dovere su Mkhitaryan in occasione del gol della Roma.
Sempre presente in fase offensiva, come quando confeziona il goloso assist per Brozovic, mentre non è altrettanto incisivo in difesa, quando non copre a dovere su Mkhitaryan in occasione del gol della Roma.
Entra bene sfruttando la stanchezza della Roma. Prima spreca un 5 contro 3 calciando su Mancini, ma poi riceve l'illuminazione sulla via di Damasco e alla seconda occasione sacrifica la gloria personale per regalare il gol numero 22 in campionato a Lukaku.
Lukaku gli confeziona una grande palla gol, ma lui la sciupa. Alla seconda occasione non sbaglia e torna al gol in campionato. Ha l'occasione della doppietta sul tacco di Sanchez, ma spara su Fuzato.
Quando c'è da impostare il pallone gravita sempre tra i suoi piedi. Impreziosisce la solita ottima prova di sostanza con un rigore in movimento che sblocca il match.
Quando c'è da impostare il pallone gravita sempre tra i suoi piedi. Impreziosisce la solita ottima prova di sostanza con un rigore in movimento che sblocca il match.
Conte gli restituisce la fiducia ma lui non la ripaga, e si rende protagonista di una prova sbiadita, resa ancora più complicata dai ritmi infernali di Karsdorp.
E' sempre stato un giocatore generoso, volenteroso e corridore, ma ora sta sviluppando una lettura del gioco incredibile. Lanci sempre perfetti dai quali nascono grandi pericoli. Sono sue le verticalizzazioni improvvise da cui scaturiscono il 2-0 e il 3-1.
Ingresso in campo non indimenticabile, soprattutto nella fase di attacco, quando sbaglia un paio di impostazioni facili o quando non arpiona un bel suggerimento di Lukaku.
Ingresso in campo non indimenticabile, soprattutto nella fase di attacco, quando sbaglia un paio di impostazioni facili o quando non arpiona un bel suggerimento di Lukaku.
Toccato duro da Darboe all'inizio (ammonito), apre l'azione dell'1-0 dei suoi e poi infiocchetta un assist di tacco pazzesco a Vecino, che spreca. Dopo quella giocata, si arrende al dolore e arriva il cambio.
Attaccante totale, con le sue spalle immense tiene sempre su una squadra che adora giocare in ripartenza. Le sue sponde sono sempre perfette e nella propria area sbroglia tutti i corner a sfavore. Dopo 90 minuti al servizio della squadra si prende il palcoscenico spingendo in rete il pallone del 3-1.
Entra al posto di Sanchez, ma poi esce nel secondo tempo per fare spazio a Pinamonti. Si arrabbia tantissimo con Conte scagliando bottigliette in panchina, ma per quanto visto in campo l'allenatore non sembra avere tutti i torti.
Non vuole fermarsi, firma la 15.a vittoria di fila in casa e ora mette nel mirino la sua ex Juventus.
Sui primi due gol si inginocchia ad altrettanti rigori in movimento e non può nulla nemmeno sul terzo di Lukaku. Fa quel che può, come quando salva su Vecino.
Nella "prima" Roma con la veste di Mourinho rimedia una figuraccia dietro l'altra. Prima gli sfila dietro Darmian, poi con l'ingresso di Hakimi è una discesa continua verso gli inferi per lui. Chissà se lo Special One riuscirà a rivitalizzarlo: impresa dura.
Sulla destra anche con la linea a 4 è un fattore determinante. Sovrapposizioni costanti e tanti cross interessanti buttati nell'area di rigore interista. Bene anche quando c'è da coprire.
Sulla destra anche con la linea a 4 è un fattore determinante. Sovrapposizioni costanti e tanti cross interessanti buttati nell'area di rigore interista. Bene anche quando c'è da coprire.
E' spaventosamente poco costante. Nel primo tempo sembra poco in partita, soprattutto per come si oppone al secondo gol nerazzurro. Nella ripresa si rimette bene in carreggiata fermando quello che c'è da fermare, ma poi cala nuovamente nel finale in cui la Roma molla la presa.
E' spaventosamente poco costante. Nel primo tempo sembra poco in partita, soprattutto per come si oppone al secondo gol nerazzurro. Nella ripresa si rimette bene in carreggiata fermando quello che c'è da fermare, ma poi cala nuovamente nel finale in cui la Roma molla la presa.
Non era assolutamente facile avere a che fare con il Lukaku di stasera, ma l'albanese ci è riuscito abbastanza bene mettendoci il fisico. In difficoltà anche lui sulle ripartenze, ma a difesa schierata è lui a tenere in piedi la difesa.
Non era assolutamente facile avere a che fare con il Lukaku di stasera, ma l'albanese ci è riuscito abbastanza bene mettendoci il fisico. In difficoltà anche lui sulle ripartenze, ma a difesa schierata è lui a tenere in piedi la difesa.
Dopo l'ottima prova di domenica, si prende una serata di riposo in cui lascia la scena ad altri. Per la sua qualità troppo pochi i pericoli portati alla porta di Radu.
Come Darboe, anche lui si distrae sull'inserimento di Brozovic e spiana la strada alla vittoria dell'Inter. Poco incisivo in difesa, ha sul groppone un gol facile sbagliato di testa.
Come Darboe, anche lui si distrae sull'inserimento di Brozovic e spiana la strada alla vittoria dell'Inter. Poco incisivo in difesa, ha sul groppone un gol facile sbagliato di testa.
Pronto sull'assist di Dzeko a siglare un altro gol; piazza un bel pallone sulla testa di Cristante. E' però poco continuo nello sciorinare la sua classe.
Difficilissimo stilare una pagella di questo ragazzo. Gioca estremamente bene il pallone, con la sicurezza del veterano e l'intelligenza dell'ottimo mediano. Peccato che però nei momenti che contano emerga tutta la sua inesperienza: troppo schiacciato sul gol di Brozovic, rimbalza su Lukaku sul gol di Vecino e quasi manda Pinamonti in porta. Deve limare queste ingenuità, ma il calciatore c'è.
Difficilissimo stilare una pagella di questo ragazzo. Gioca estremamente bene il pallone, con la sicurezza del veterano e l'intelligenza dell'ottimo mediano. Peccato che però nei momenti che contano emerga tutta la sua inesperienza: troppo schiacciato sul gol di Brozovic, rimbalza su Lukaku sul gol di Vecino e quasi manda Pinamonti in porta. Deve limare queste ingenuità, ma il calciatore c'è.
Vuole far bella impressione, immaginiamo soprattutto su Mourinho. Bello l'assist per Mkhitaryan, mentre poi è sfortunato a centrare il palo a Radu battuto.
Fa meglio di Pedro soprattutto a livello di intensità e di voglia di fare. Ranocchia gli toglie dalla testa un gol fatto, e comunque poteva essere un po' più cattivo.
Rallenta un po' troppo la manovra quando ha la palla al piede, cercando con troppa insistenza la gloria personale.
Rallenta un po' troppo la manovra quando ha la palla al piede, cercando con troppa insistenza la gloria personale.
Prova lo schema per la nuova Roma di Mourinho e non gioca una brutta gara, anche se alla fine cede alla fisicità dell'Inter.