Di fatto chiamato in causa seriamente una sola volta con un tiro da fuori di Soriano in apertura di match, non si fa sorprendere, per il resto è di fatto uno spettatore non pagante che ringrazia la traversa sulla punizione di Barrow.
E' per larghi tratti l'uomo più pericoloso dell'Atalanta, sono i suoi inserimenti che danno fastidio alla retroguardia del Bologna, mentre dietro soffre poco anche per demeriti altrui.
E' per larghi tratti l'uomo più pericoloso dell'Atalanta, sono i suoi inserimenti che danno fastidio alla retroguardia del Bologna, mentre dietro soffre poco anche per demeriti altrui.
In sofferenza sui disimpegni tecnici, per il resto non si discute né a livello di attenzione, né a livello di fisicità: non va mai in sofferenza neanche contro la velocità di Barrow.
Capisce da subito che non sarebbe stata la sua migliore serata stagionale, ed allora si rende più prezioso dal punto di vista tattico che della spinta secca. Nel finale raccoglie un giallo evitabile.
L'attacco del Bologna vive probabilmente una delle serate meno movimentate della stagione, forse perché la squadra è troppo attenta a fare il compitino dopo le scoppole col Milan: lui ringrazia e porta a casa la sufficienza.
Ha tanto spazio sulla fascia di competenza, ma non riesce mai ad affondare il colpo come potrebbe: spreca con qualche cross sballato di troppo, mentre dietro riesce a non soffrire particolarmente i capovolgimenti di fronte.
Partita di alti e bassi dal punto di vista tecnico, è comunque una buona presenza per il centrocampo nerazzurro, continui punto di riferimento. Prende un giallo evitabile.
Nel momento in cui prova ad andare al di là dell'ordinaria amministrazione, arriva puntuale l'errore su ogni giocata: il Papu stasera non conferma le belle cose mostrate lungo tutto l'arco della stagione.
Forse stanco fisicamente, il centrocampista nerazzurro non riesce a rendersi pungente ed ordinato come solitamente è capace di fare. Forse meglio nella ripresa, ma non riesce a trovare mai la giusta frequenza.
Nel primo tempo la manovra offensiva dell'Atalanta lascia molto a desiderare soprattutto dalla trequarti in avanti, molto è demerito suo, seppur non sia protagonista di particolari disastri. Avrebbe potuto fare meglio al 29' su assist di Zapata.
Entra in campo con tanta voglia di fare, probabilmente è questo il fattore che gli crea più di un problema nelle giocate offensive che non lo vedono mai trovare la giusta via per la porta avversaria.
Entra a metà ripresa per ridare imprevedibilità all'attacco nerazzurro, si fa vedere con buona continuità, ma la sua prestazione è caratterizzata da due episodi in particolare: un'occasione sprecata a tu per tu con Skorupski, una simulazione in area che gli costa il giallo.
Entra ad inizio ripresa e mostra subito la sua pericolosità con un sinistro respinto a fatica da Skorupski. Le azioni pericolose lo vedono sempre protagonista, non a caso la firma che decide il match è la sua.
Impreciso e stanco, e non potrebbe essere altrimenti considerando quanto Gasperini ha puntato su di lui ultimamente, ma vive di strappi che mettono in difficoltà gli avversari. Da uno di questi nasce l'assist per il gol di Muriel.
Lo show con Mihajlovic è poco apprezzabile, la gestione della partita è decisamente migliore: avvio così così, poi riesce a gestire i suoi pescando le giuste carte dalla panchina, vedi Muriel.
Il Bologna resta in partita praticamente sino al fischio finale grazie alla sua prestazione: nessuna parata miracolosa, ma tanti interventi di discreta qualità su Pasalic, Muriel e Colley soprattutto.
Il Bologna resta in partita praticamente sino al fischio finale grazie alla sua prestazione: nessuna parata miracolosa, ma tanti interventi di discreta qualità su Pasalic, Muriel e Colley soprattutto.
Senza infamia e senza lode, entra ad un quarto d'ora dalla fine per presidiare la zona e dare copertura ai compagni davanti: lo fa senza particolari sbavature sino al fischio finale.
Senza infamia e senza lode, entra ad un quarto d'ora dalla fine per presidiare la zona e dare copertura ai compagni davanti: lo fa senza particolari sbavature sino al fischio finale.
Primo tempo ordinatissimo e puntuale in marcatura su Zapata, regge fisicamente, ma con Muriel in campo cambia la musica, e comincia una partita di sofferenza finita col gol del neo-entrato.
Primo tempo ordinatissimo e puntuale in marcatura su Zapata, regge fisicamente, ma con Muriel in campo cambia la musica, e comincia una partita di sofferenza finita col gol del neo-entrato.
Il suo movimento confuso in occasione del gol di Muriel risulta decisivo sull'equilibrio del match: non è una serataccia, ma è l'episodio che decide la partita.
La prestazione in sé è tutt'altro che da disprezzare, bene soprattutto nelle sovrapposizioni offensive, ma spesso e volentieri tende a portare troppo palla rallentando inevitabile l'azione del Bologna.
Solita quantità in mezzo al campo, prova addirittura a proporsi con qualità, ma non è quella la sua caratteristica principale ed in queste circostanze si vede abbastanza chiaramente.
Altra occasione persa per darsi una dimensione, per provare a far capire con continuità quali sono le sue reali potenzialità. Forse contribuisce il fatto che non sia la sua posizione naturale, ma cambia poco considerando lo svuotamento mentale mostrato.
Parte bene con un bel tiro da fuori, nella ripresa rifinisce una sovrapposizione di Tomiyasu, per il resto sembra quasi non essere fra i protagonisti di questa partita.
Nel primo tempo è sicuramente fra i migliori in campo, l'ingresso di Muriel sconvolge l'equilibrio del match anche dal punto di vista tattico, il Bologna abbassa il baricentro e lui non riesce più ad esprimersi come nella prima frazione.
Entra per dare la scossa tattica e tecnica alla squadra da poco passata in svantaggio, di fatto non trova mai lo spazio, la giocata, la posizione per poter risultare utile.
La fisicità della difesa dell'Atalanta non gli fa fare una bella figura, soffre parecchio sia in velocità che appunto sul gioco da fermo, non riesce mai a dare la scossa al suo attacco.
Entra in campo provando a recuperarla da solo, è così che prova ad affrontare in un paio di occasioni la difesa dell'Atalanta sempre schierata, il risultato non può che essere uno: ci sbatte contro senza successo.
Il suo ingresso in campo dà una lieve scossa all'attacco rossoblù, ma è più confusione ed apparenza che altro, di fatto Gollini non corre comunque nessun rischio nonostante la sua presenza.
Il suo ingresso in campo dà una lieve scossa all'attacco rossoblù, ma è più confusione ed apparenza che altro, di fatto Gollini non corre comunque nessun rischio nonostante la sua presenza.
La sensazione è che possa rendersi pericoloso in qualunque momento, lo è anche con una punizione stoppata dalla traversa, ma l'occasione migliore la spreca sparando alto da buona posizione su assist di Tomiyasu.
Schierato nel tridente dei trequartisti dietro a Palacio, non riesce a trovare la continuità necessaria per creare problemi all'ordinata linea difensiva dell'Atalanta.
Il confronto con Gasperini lo vede protagonista più sulla diatriba dialettica che quella tattica: nel primo tempo regge meglio, ma la mossa Muriel di fatto stravolge il match, lui non sa trovare la contromossa.
Il confronto con Gasperini lo vede protagonista più sulla diatriba dialettica che quella tattica: nel primo tempo regge meglio, ma la mossa Muriel di fatto stravolge il match, lui non sa trovare la contromossa.